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Daniele Piredda
Le 239 poesie di Daniele Piredda
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[b]Non basta alla memoria
quest'aria di bagnato
a ricordar che tutto
quello che è stato, è andato.
O non darei, sicuro,
colpetti con le dita
al ritmo dei ricordi
sullo schermo di una vita.
Pioveva anche la notte
dello stupido
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[b]Parole, parole, parole;
parole scivolose
su lingue preparate
che han leccato quintali di dita
quando pagina fosse finita.
Parole, parole, parole;
parole rabbiose
fra denti serrati
che han morso bestemmie a fatica
quando alba sarebbe
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Scusa,
sono un uomo vecchia maniera
e m'innamoro.
Certo,
ho dei figli, una moglie e li amo,
ma m'innamoro.
Di occhi che sviano il pensiero,
di labbra che celano il mistero,
di frasi che prendono il volo
e non tornano giù.
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Ti avrei dovuto dire
ch'eri il mio raggio di sole,
il centro esatto del mio cuore
e che senza te,
non saprei stare.
Ti avrei dovuto dare
ancora sguardi di attenzione,
notti dolci di passione
e giorni intensi
di parole.
Avrei dovuto
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E’ vero, lor signori,
stò per distrugger tutto;
ma il mio umore, oggi,
s’è vestito a lutto.
E’ morta ogni speranza
di un viver dignitoso,
insieme alla credenza
dell’ “essere facoltoso“.
E’ stato andando in giro,
urtando nei discorsi,
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Controllo er risurtato
de li sforzi mia interiori;
poi distraggo li penzieri
guardanno er monno fòri.
Er tempo è 'na schifezza:
piove su li barconi
e sull'umori neri
de li passanti ignari.
Ignari de sti occhi
che li stanno a
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Con mio figlio per mano
ed un litro di latte,
uscendo dal bar
scavalchiamo motorette.
Chiaramente accese
sotto ai culi scoperti
-almeno fino a tre quarti-
di tredicenni ruminanti.
Ragazzine truccate
con tette enormi al vento,
si urlano
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Mi dissocio:
dal calore dell'amore,
dal dolore in fondo al cuore
e dal fiore con il suo odore;
dalla vita tra le dita,
sempre in salita o ferita,
non capita oppur tradita.
E dal mondo sempre tondo,
dal profondo di un secondo
e dallo
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Calda nottata romana
mentre la piazza si sfolla
e ruzzola gi? una bottiglia
per le scale di Santa Maria.
L?uomo mi parla vicino,
sento la barba all?orecchio
e il puzzo di fumo e di vino
mi obbliga ad aprire un occhio.
Squallida immagine
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Sfioro inattesi capelli stregati
stupito da immediato effetto estasiante;
culturalmente ritraggo pensieri
e desideri di volo distante.
Ma imbecco nel complice sguardo
che cuore impazzito cattura
e fede e principio e cultura
risucchiano in
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Cerco di mantenere
un aspetto dignitoso
(ed è il momento in cui l'orgoglio
mostra il suo lato positivo) .
Mentre il mare dentro
è inquinato da paure
e negli occhi trattengo a stento
le impetuose onde oscure.
Così, con
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Elegante danzatrice
sulle note della vita
sia che suonino leggere
o cruenti e senza tono.
Io ti ho vista andare in giro
con le ali di farfalla
e posarti anche su fiori
che nessuno posa mai.
Ho ascoltato la tua voce
recitare per il mondo
ed
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Se oggi non so dove guardare,
non vuol dire che sono distratto;
c'era gente qui attorno,
quando ho spento la luce
ed ero certo, domani,
che l'avrei ritrovata.
Ho finito le Camel
e le dovrei ricomprare:
non mi va che mia madre
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Non lasciarmi da solo con me,
perché
non so difendermi;
molto meglio lottare con te,
che affrontare i miei dèmoni.
Un sorriso,
non è sempre un sorriso,
a volte è solo un permesso
per passare,
senza esser
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[i][center][b][left]Al riparo di un balcone sfiorito
sento l'aria rubarmi i pensieri
mentre godo del brivido freddo
d'improvviso temporale in febbraio.
Come avvolto da somma preghiera
lascio il corpo ad aspettare che spiova
e m'involo, come
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Frasi disperate
che non vengono dal cuore
come:"maledizione!
ma perché non sei normale? "
e subito seguite
da fitte di dolore
come morte dentro,
più grave di ogni male.
Un uomo piange solo
e solo, un padre prega,
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In tema d'amore Autori Vari
Cinque temi, più di cento poesie in cui si esprime la passione amorosa in poesia: - Il primo amore - Le parole che non ti ho mai detto - Dammi la buona notte! - Uno sguardo per dirti “Ti amo” - Ti lascio un mio sospiro
Pagine: 156 - € 12.17 Anno: 2008 - ISBN: 978-88-95160-15-3
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Daniele Piredda.
Lascio solo spifferi
di brevi parole
uscir da guarnizioni
ben strette sui denti.
Manovro carrarmati
di laici pensieri
in direzioni scelte
opposte al vero.
E canto col sorriso
di un pianto muto
lasciando al dolore
il degno riposo.
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| Prima di rincoglionire
ho bisogno di capire
se l'amor che ho ricevuto
lo abbia tutto meritato.
Prima che si faccia scuro
nei pensieri e nella mente
voglio essere sicuro
di non avanzare niente.
Voglio avere la certezza
finch' è viva
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| Odio San Valentino,
come ogni festa dettata
che sottrae, al sentimento,
la bellezza dell'impulso cretino.
(G) Rossi affari truccati
di cuori, di baci e sorrisi,
ma tristi, come pescatori
ai bordi di laghi ghiacciati.
Sprofondo in
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| Stupide rughe
di espressioni malate:
bastava sorridere
qualche volta di più.
Ruvide mani
di essenziali fatiche:
si poteva decidere
con maggior volontà.
Sguardi in attesa
di bramosi tramonti:
servivano sogni
di miglior
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| Desideri imbustati
in diverse misure
messi lì a congelare
come cene future
a favore di pasti
consumati veloci
tra decine di piedi
in caotici bar.
Argomenti archiviati
in polverosi faldoni
con sistemi alfabetici
tipo ”A come Amici”
stile
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| Estasi cerebrale
rincorrere il buio
e una musica a guidare
l’assurdo ritorno.
Fino al punto cruciale
di un reale ricordo:
un lontano Natale...
se non il primo, il secondo.
Ma la musica stenta
e mi sento un po’perso;
forse non era il
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| Dei giorni che non gradii
mi piacque la tristezza,
che ne raccolse i pezzi
e l’incollò a poesia.
Entrava nella stanza,
chiudeva le finestre,
si rannicchiava a feto
e penetrava il cuore.
Le lacrime insapore
eran di astratto misto:
venivano
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| Fango,
nient'altro che fango,
impastato nel fondo
del mio bicchiere,
dove ho smesso e rismesso
tante volte di bere.
Limpida l'acqua
della mia intenzione,
si mischia alla terra
di dove son nato
e dove ritorno
...ogni volta che
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| Amore mio ti odio,
perché mi togli il fiato,
perché mi metti l’ansia
ed io non dormo più.
Coi tuoi cent’anni in meno
mi arrivi come un treno,
violenti i miei paesaggi
e non ti fermi mai.
La mia coetanea noia,
seduta a me vicino,
mi
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| Sei la stessa che una sera,
mentre parlavamo,
prese la chitarra
e cantò una mia poesia.
La stessa che poi rise,
fino a starne male,
quando, eiaculando,
volai giù dal divano.
E son gli stessi occhi
che guardavano lontano,
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| Sbrigati ragazzino
e non dar retta a quei poeti
che vedon solo positivo,
o s’improvvisano profeti.
Sbrigati a capire
che il mondo tuo si è trasformato
e non è come,
chi adesso scrive,
per te lo aveva desiderato.
Sono felice quando mi
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| Le inconfidate intimità di donna
iniettano fugacia nel suo sguardo
che il mio
distratto
fende come laser
bruciando lampi d'istantaneo silenzio.
E avrà
chissà di quant'istanti ancora
sottratto occhi senza dar parola
prima di
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| Viso allungato da soffio felice,
contorno, sicuro, di canto parente;
tre candeline di fiamma vibrante
nell’attimo prima di essere spente.
Sbiadita nel dorso, al par dell’ innanzi,
di chissà quale mano, di chissà quale inchiostro,
svetta,
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| Ho visto figli
ridati alla terra
ancora prima
di mutare i dentini
e madri velate
picchiarsi da sole
come se fosse
di carne il dolore.
Ho udito voci
di tanti colori
gridare al cielo
l'assenza di un dio
ed echi di bombe
provenir da ogni
leggi
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239 poesie trovate. In questa pagina dal n° 151 al n° 180.
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