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Laura Maira
Le 110 poesie di Laura Maira
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Sabbie mobili inghiottono le albe
nelle paludi incerte dei ricordi
fragili suoni si muovono fra steli di canne al vento
il lamento del tempo veste il silenzio
Un sole giallo ocra dipinge l'atmosfera cupa
la mente invoca la notte
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In quelle lacrime che mi affogavano di amarezza
in quella stretta al cuore
sotto una coltre di neve
tra le spine e le parole soffocate
hai trovato la mia voce
Il silenzio vesti di Luce
apri scrigni di pace
la bocca mia ha sete di rugiada
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Non abbandonarmi muta, seduta tra la nebbia
coperta dal cielo gonfio di pioggia
Non avvolgermi di bianco lino
stanca come una foglia
in balia del destino
Non lasciarmi bere il freddo
di rose congelate
bianco calice di silenzio
di stelle
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Dolci oleandri di veleno fioriti
voi che conoscete i miei pianti
i defunti sorrisi
che porgete gentili i petali mortali
ascoltate i miei desideri e portatemi fuori
annegatemi nei vostri profumi
Invitanti giardini silenziosi
dove alberi Antichi
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| Dopo tante salite
corse a perdifiato e mani vuote
dopo tante candele consumate
e le stelle rubate
per una fragile ora di pace
dopo tutto il tragitto
che d'un folle disegno aveva l'aspetto
ecco, ho trovato ora il mio posto
la dimora
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Annego nel lago d'argento
che la luna ha pianto per me
nascondo le mie intenzioni col manto della notte
lascio che le stelle ingannino di luce la mia morte
ricamando gli ultimi bagliori
negli abissi dei tuoi occhi neri
Mi perdo e mi ritrovi
tra
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Queste perle di rugiada così fragili e bianche
queste mani stanche di congiungersi in preghiera
questa triste ora che segna rughe sulla luna
è tutto il susseguirsi d'una trama ingiusta
d'una folla corsa
che a nessun porto
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Viaggio tra le pieghe a ventaglio
del mio desiderio
e tra di esse ti vedo
lucido di passione e oro
bello come il mio credo
come il giorno nascosto da un velo
come quel cielo estivo
Corro oltre il muro
del nostro giardino segreto
mi perdo nel
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| Silenzio di solitudini immutate
in queste lande desolate
spazzate da un vento inclemente
terre di ghiacciato abbandono
nuvole nel cielo
sono tutto quel che sono
in questo sterile suolo di Niente
Quelle ingenue speranze uccise
sono fantasmi
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Questi tiepidi sorrisi
che non vedono le stelle
che si perdono nel fondovalle d'una oscura brughiera
quest'atmosfera di pianto represso
d'occhio asciutto
è un nodo in gola che arresta parole
in quest'aride sere d'Aprile
Tu non puoi
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| Quando ti penso sento la carezza del vento
sfiorarmi la pelle e baciarmi le guance
così gentile il tuo tocco adorato
così ambito il tuo bacio
annego nel tuo fuoco e bevo il tuo sorriso
come elisir di lunga vita
Tra le dita ho una
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| Se anche continuasse a piovere per sempre
se queste lacrime fossero lente e inesorabili
se anche le più fragili stelle si spegnessero sole e fredde
e semmai cascasse un giorno anche il sole
io no, non avrei timore
non col volto tuo impresso
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| Se chiudo gli occhi
vedo oro e i tuoi lineamenti perfetti
i riflessi dorati di frutti maturi in rigogliosi giardini
sento profumi d'inebrianti fiori
sdraiata tra languidi meli
sotto primaverili cieli
Mentre mi sfiorano le ali
d'una lieve
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| Mi scrutano gli occhi delle case addormentate
in questa notte di favole nascoste
e stelle abbandonate
m'insegue la bruma fantasma del passato
una fanciulla dal volto sbiadito
mi guarda col suo sguardo perduto
Danzano intorno a un fuoco
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| Quest'ansia
mi lacera dentro
questo tormento lento e inesplicabile
questo silenzio impassibile
quando non ci sei
quando il tempo non passa mai
Questa paura
mi toglie il respiro
questo panico e il gelo
questo cielo scuro che non mi
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Non faccio altro che ricamare il tuo nome sulle mie vesti
sulle sorti che accompagnano le mie lune
e su queste dolci
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Invia un messaggio privato a Laura Maira.
| Sono sospesa nel vuoto
mi aggrappo a un sorriso
il cuore mio non ha cessato
di sospirare il cielo
di pretendere il suo volo
sono appesa a un filo
Ricordo quel che ero
i sassi lungo il cammino
nessun perdono
il margine di un foglio e
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| Mi dissanguo inerme
contemplando vuote stanze
e luci spente
tra queste pareti spoglie
Nonostante questo sangue
perso per sempre
volo tra le foglie
dall'ingenue speranze
Mentre il vento mi sospinge
e mi bacia la fronte
m'illudo d'un
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| Danzando nel sogno
trovo il coraggio
scrivendo il mio grido sul foglio
al riparo dal pianto del vento
Mentendo al sonno
attendo il nuovo giorno
tessendo tele d'incanto
bruciando il ricordo
al tramonto eterno
Più non tento la
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| La fronte imperlata di sudore freddo
nella corsa contro il tempo,
l'occhio fisso sul traguardo
che ridendo s'allontana,
la paura intrepida ricama i suoi lamenti
come arazzi nei castelli dei miei sogni
Di vetro sono i giorni,
la natura dei miei
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| Insonne
col volto solcato da rughe profonde
nella notte che si erge a giudice inclemente
scende
verso perdute tombe
senza speranze,
un tempo era stata più di niente
Ora apprende dei cimiteri le ombre,
dei cipressi i respiri,
dei garofani
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| Scivola via dalle mani
leggera e fugace
tra le sete di velluto della notte
svanisce
come fumo all'alba di un mattino scuro
Si confonde tra le ombre della mente
incerta e inerme
si nasconde
come fantasma evanescente
tra le cripte di un cimitero
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| Non si può tornare indietro
la vita è un vile gioco
ogni istante sprecato
svanisce nel vuoto
non ha senso sprecare fiato
quando tutto è finito
Inutile gridare
non vi è rimedio al male
che genera il silenzio
la
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| Qualsiasi cosa per te
ogni palpito di me
ogni sussulto del mio cuore
ti appartiene
ogni sfumatura di colore
di quest'anima che freme
Ogni goccia del mio mare
ogni istante di piacere
ogni fremito sublime
si concede alle tue brame
qualsiasi
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| Ti assorbo nella pelle
contemplo le sembianze
della perfezione
nel colore
e nei riflessi
dei tuoi occhi
E se tu sapessi
quanto sei presente
quanto grida il mio cuore in fiamme
e quanto in alto sale
il mio spirito che null'altro chiede
se non
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| Torni nei silenzi
a trafiggermi con spilli
a turbare i miei sogni
a puntare gli artigli
sul mio petto
Troppo ho taciuto
i lamenti ingoiato
il veleno nel cuore
senza sole
troppo dolore
Triste espressione
d'un ingenuo silenzio
l'inganno a
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| Ho spento le luci
al riparo da inutili sorrisi,
ho nascosto tra alte siepi
desideri e ricordi sbiaditi,
ho inventato giardini chiusi
di malinconia profumati,
ho percorso sentieri vuoti
tra sogni e viole
Non c'è ragione
dove il non
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| Arderà in eterno
questo dolce incendio
nella notte senza tempo
ti sto cercando
nei giardini del sogno
profumi d'incenso
stordisci il mio mondo
A passo lento
fedele al mio cuore
vesto argento e piacere
con fede e coraggio
oltre il
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| Un lungo viaggio all'inferno,
l'occhio dal lacrimare lento,
il viso stanco
sfregiato da un vento
di fuoco e fango
Di procedere è tempo,
fermo sulla soglia è il momento,
congelato nel sogno,
della vita attende il
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| Ho attraversato lande desolate
fra spine, rovi
e silenzi infiniti,
tra sentieri perduti
Ho camminato lungo supefici ghiacciate,
fra parole vuote, dubbi
e soli spenti,
tra specchi ghignanti
Ho conosciuto inferni di fuoco,
il panico del
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110 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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