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nello vittorio maruca
Le 377 poesie di nello vittorio maruca
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Ah! Quante volte ritornata in mente
la stanza mia e di nonna, giovincelle,
quante rabbuffi per le marachelle
che, a
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Dell’anno in corso già metà è trascorso,
col cuor languente e l’animo in subbuglio
affronta studio in
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Comincia, così, a dissertare donna
Maria del Ronco: Soltanto un fiore
frutto fu del nostro fervido amore,
ma Colei
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Sette vite ritrovo accanto a me
spezzate, inzuppate del loro sangue
innocente; dall’or lo cor mi langue
e mente mai scosta
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E’ solito viaggiare su calesse
che di motore tien corsiero bianco,
che al galoppo non pare mai stanco
e le movenze son di
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Tale motivo, indi, a te ci porta
che nel vedere te vediam figliolo
e n’abbiamo da sempre gran consolo
e solo l’amore
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Due giorni son trascorsi in congettura,
ora comincia di già la lezione;
sarebbe dannoso conversazione
che
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In un clima disteso quant’austero
susseguonsi incessanti le lezioni,
concordi dei docenti le intenzioni
ad inculcare il
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Ampio sorriso illumina la faccia
di mamma stracca, cerea, tremebonda
che a orizzonte vede tempestosa onda,
ma scritti, di
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Se già cervello turbina tempesta,
e se roveto dentro il petto pasce
e pel malsana idea l’alma patisce
ancor
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Se ci s’inoltra troppo in ginepraio
a ritroso trovare urge sentiero
che troppo manere offusca pensiero
e prima di
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Se il caso fosse tangibile realtà
esso sarebbe autore dell’incontro;
ma essendo impalpabile, di contro,
in altro
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Riveli essere nutrito di quanto
abbiamo, noi tutti, fin qui, operato.
Certo che tal dottrina hai palesato
pure nelle
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Avendo sciorinato esperta dottrina
pago e lesto s’accinge a rincasare
che di buona nuova vuole spalmare
colei ch’arrabatta
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Quando meta pare tocchi con mano
qualcosa di contorto allora appare
bloccando, nel mezzo, lo camminare
e già
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Prima che Diana s’involi all’umano
occhio e ancora pria che la campana
doni tocco serenità spartana,
mentre lo sole
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Invia un messaggio privato a nello vittorio maruca.
Se il vento spir da prora e non da poppa
hai voglia di remar sull’acque crespe
che se pur onde d’acqua non son
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Passo leggero, cadenzato e lento
frate domenicano a veste bianca,
barba lunga ed andatura stanca
move ver me in fruscio di
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Fatti non chetano, si susseguono
e quanto cerchi di restarmi quieto
e mente e cuore impongono divieto
ché molte
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Clemenza dacché nacqui mai usasti
che già i primi miei passi perseguisti;
da allora sempre torvo mi
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Quando ai piè d’assolato fabbricato,
sorpreso nel trovar donne e bambini,
al centro mamma a carezzar piccini
col
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Penoso è lo restare entro lo limbo
pure se di spazio n’è in sopravanza
ché di libertate mai è
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E più s’accosta a me, mi stringe forte
e lacrima riga morbido volto
e a racconto attento è nostro ascolto
che cuori ad odissea schiudon le porte.
Più avanti vi dirò di nostra sorte,
or solo grazie per averci accolto
e
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Quando già pioggia cade a catenella
e di irruenza sua le strade inonda
e agitato mare percote l’onda,
qual vento rabbioso che alberi svella,
nera nube che bagliore cancella
e cielo di lampi e di tuoni abbonda
e maggior cupo rende fragor
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In mezzo a due filari d’alti tigli
diparte ampia strada pianeggiante
di pietra calcarea biancheggiante
che mena ad ampi gradin vermigli.
Partonsi a lato due folti cespugli
dal fusto e dal fogliame verdeggiante
che a loco danno tono
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In un minuto padre e madre spare,
quattro fratelli e bionda sorella
ricca d’ingenuità e splendor di stella
che non
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Con la bontate impressa sul bel volto
appare qual regina di dolcezza
nella grandezza di sua timidezza
colei che pensier suo ci avea sconvolto.
Inchino dona a tutti noi rivolto,
nell’eleganza del suo fare avvezza,
inver duchessa, indi, con
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Non è viuzza che non tiene ammanto
d’uomini in armi assettati di guerra,
lor nefandezza sangue solca terra
e si gareggia chi uccide e quanto.
Mai conosciuto avea sì tanto pianto,
nemmanco visto padre che sotterra
figlio e, con esso,
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Cotanta carità può Provvidenza;
potere umano non puote sì tanto
che sol Divinità può farne vanto
e trarti pote da tant’indigenza.
Quando morsa stringe Stato in violenza
e se dell’ equità perde suo
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A riandare pel suo cammino presto
ricomincia e tregua più non abbonda
che per mesi ci ha lasciato a l’onda
e ora rivuole quanto dato a impresto.
Mai sconta Scuola: tutto vuole e lesto
così, com’essa di sapienza abbonda
e mente
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377 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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