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Bruna Lanza
Le 47 poesie di Bruna Lanza
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| Parto a piedi nudi,
parto con l’anima divisa
di chi amore ha
ai quattro angoli della terra.
Parto amando l’uno
abbandonando l’altro.
Parto senza conoscere
l’orizzonte mio,
parto perché finito è il tempo
del dire e del fare
parto
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| Viaggiare,
fardello pesante
da smarrire lungo la via.
Viaggiare,
passi macinano nuove strade.
Viaggiare,
occhi chiusi a meraviglie mai vissute.
Viaggiare,
dimenticando il cuore,
dimenticando pelle di donna.
Viaggiare,
vestendo solo
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| E venne il tempo dei rantoli,
dolce amica silenziosa mi guardi
e una domanda le labbra tua non articolano
ma gli occhi rumorosi assai sono: Perché.
Perché mi domandi.
Perché non capisci.
E flebile è il respiro tuo,
arti
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| Il tuo dolore non è più mio
Le false lacrime tue
più non sconvolgono il mio cuore,
del tocco tuo soffro al ricordo,
voglia l’oblio del tempo
cancellarti nella memoria mia,
che tutto di te sia vanificato.
Padrone senza
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| Ricomincia a galoppare cavallino
di inutile amante non sai che fare
solo lacrime della carne tua brucian.
Le femmine tue sacre sono.
Le altre solo vanesio dire
ma labbra grandi han le tue donne.
Carnose labbra per lieto divenire.
E mi domando se
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| Trema la terra
e tremano i cuori.
Tende stabili
vacillano come foglie
a alito di vento imperioso.
Trema la terra
e i cuori han paura.
Madre terra urla
strattona e sgretola.
Uomini adulti
piangono come bimbi.
Stentano le anime
a riprender
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| Prese egli la sua anima
L’accarezzò,
le sussurrò dolci parole,
la condusse su crinali di arcobaleni,
le mostrò attimi di passione,
le insegnò a gridare forte
del suo amore,
le insegnò a pretendere,
a ghermire
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| E ti affidai l’anima mia
seguendoti docile
come una bimba.
Sfoggiasti il tuo eloquio
facendoti grande
del tuo sapere.
Immortalasti ogni cosa
padrone sicuro dello scatto,
chiedesti anche a me
di posare per te.
Titubante fu il mio dire
e con
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| Opulente genti
Fermate la mano che vi nutre
e offritela a chi deperisce
Guardatevi intorno
non udite i lamenti?
Carni straziate
giacciono ai piedi vostri.
Lamenti e pianti silenti
sono ormai il contorno
del vostro pranzo.
Sacrificate il vitello
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| Giovane aquilotto
in cerca di un volo perfetto.
A nessuno permetti di lisciare le tue ali
E già ti vedo rigirarti su in alto
in quel tuo nido ormai troppo stretto,
senti l’aria frizzante e invitante
delle vette inviolate
richiamarti a voli
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| Eccomi innanzi a te,
nuda dei miei cenci,
nuda della mia pelle,
nuda del mio essere.
Dimmi ora che ne sarà di me?
andrò raminga per il mondo
in cerca di quel che io fui?
Saprò ritrovare la mia anima?
Cosa speri giovane
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| In quella galleria
ancor si odono
risa di fanciulli
giochi di adolescenti
che pensiero rapisce.
E vive con loro la mente mia.
Vedo il traghettatore
chinare il capo
che padrone più non è
di rumorosa scolaresca.
E vedo muro
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| Donna tu sai del tuo essere
leggiadro e forte.
Cuore spavaldo
di chi la vita sfida.
Occhi umidi di chi piange
mille figli rubati.
Animo leggero
di chi sa perdonare.
Corpo senza età
di chi amore culla.
Donna custodisci il tuo
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| Recitava la scena madre,
una mirabile virata
e le ali si aprirono sulla platea.
Un plauso lo accolse,
in profondi inchini
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| Sono stanca di raccogliere i pezzi
della mia anima sparsi per ogni luogo,
sono stanca di morire ogni volta
per poi rialzarmi più distrutta di prima.
Una speranza lunga solo un attimo
e di nuovo il baratro dell’incertezza
apre le sue fauci per
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| Le tue promesse sono la mia condanna.
Le tue promesse ed un burrone per me.
Le tue promesse e lacrime calde per me.
Le tue promesse e l’inferno per me.
E non ti accorgi del male che mi fai,
e non vedi i passi indietro che muovo,
e non pensi alla mia
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| Chiuse gli occhi e si lasciò andare
lungo quei pendi di scivoli di seta,
morbido tocco per il suo corpo stanco,
che il ricordo del ruvido spago
non le graffiasse più la pelle.
Lasciò libera la mente di volare
in quelle fragranze
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| Dove sei amore sconosciuto?
Cerca e ruba la mia anima.
Esplodi in me cancellando il mio dolore.
Pervadi il mio essere di dolci musiche.
Non lasciare che mi perda tra sentieri irti,
ma insegnami ad amare di un amore pulito,
di un amore senza
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| sognava di danze lente ed armoniose,
sognava di voci unite silenti nel canto,
sognava di musiche basse,
respiro lento e modulato,
sognava di mani tocco leggero sulla carne.
E il cuore desiderò del suo sogno,
le danze veloci e sinuose
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| Anima mia come sei allegra e triste,
piena di vita come una luna nuova
quando l'amore mio mi sorride;
e sottile e triste come una falce di luna
quando il dolore mi ghermisce,
e aspetto ogni volta che ci sia luna nuova,
e aspetto ogni volta che ci
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47 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 40.
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