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Domenico Nenna
Le 378 poesie di Domenico Nenna
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Agnelli in fila nell'azzurro
come greggi senza futuro
metamorfosi della natura
sempre nuova l’avventura
Piangono per il nostro bene,
avvolte, portano delle pene,
a volte, esagerano e lo sanno
serbano sorprese tutto l’anno
Gli uomini di un
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Questo mondo poetico
è proprio strano,
non serve la laurea amico
o il nero pastrano
Insegna quando è l'ora,
al di fuori, dimentica,
e fai la signora
Alla lettera, vile e funesta
non si interpreta la poesia,
prima o poi ti
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Scenari particolari
nascono dai sogni,
trovano un posto
nel magico tempo
Ruota il cerchio
della luna piena,
riempie di luce
loculi e dimore
Frulla la mente,
mentre la morte
non salta un dì
Viene il verso,
oltrepassa la
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Se chiudo gli occhi,
vedo delle lunghe ombre
e tra questi i miei ricordi
Per strada tra gli artisti,
incontrai muti e gioiosi
giocolieri di parole mai visti
In molti, trottando tra le belle
arrancando pile di assonanze,
sconfinano oltre le
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Vite spezzate per scelte sbagliate
a volte sono culture esagerate,
etnie e luoghi sconfinati
non dall'eterno controllati
Meno di niente appaiono le donne
non hanno volto per poter gridare,
voci nel silenzio gli sfilano le gonne
e le menti
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| Scrivo ora,
prima di essere malato
o prematuramente già morto,
disgraziato nel guardarmi e sorridere
o piangere il
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Se semplici strofe
fossero giuggiole, le gusteresti
aggrappato alle tue delusioni
fino a voltare il mondo
...sottosopra
Di fuochi celebrali
noi siamo vittime
sballottati nel loro parlare,
abbiamo visto stravolgere
il nostro vivere...
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Vivere, viverci vivrà l'attimo
devoti di un momento che sale
vedemmo il mare nel suo andare
Corpi alla ricerca di un impatto
a suggellare le strane voglie
e cogliere l'occasione che invade
La nostra voglia scivola bagnando
a
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Non essere geloso
della mia felicità,
sappi, che non l'ho decisa io
e se cerchi l'autore di tutto ciò,
vagheresti per mari e monti
insieme alla tua ricchezza
Cerca invece, un'ancora nel cielo
arrampicati con il tuo bagaglio
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Fidati delle parole di un poeta
portati sulla vetta senza fretta
lungo le coste e le sue strade
sentirai il cuore che t'invade
Udirai l'arpa vibrare nel silenzio
e un giorno nuovo per te avrà un senso,
l'usignolo canterà al
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Se il mio occhio non vede
di là dal mio naso bugiardo
il viso invecchiare s’intravede
Se guardo a me stesso
o il colore della mia pelle
sento che l’amore non esiste
L’albero che non dà frutti
non è amato per la sua ombra
e
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Triste è la prima ora del mattino o suolo
nel sollevare il corpo dal caldo lenzuolo,
Io armatura arrugginita un po' scapigliata
non riesco a suonare una serenata
Il mio giaciglio ha le molle un po' monelle
emanavano suoni in si
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Quando cercai l’amore
trovai un abito e un fiore
un prato in un bel disegno
e il mio cuore di colpo regnò
La mia vita cambiò colore
rigenerando il nero umore,
nel tempo saldo fu l’unione
e mai impulsiva confusione
Scoppia un
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Dopo essere stata vestita a festa
veste l’abito affranto la mia città,
vive come barbone nel suo passato
gridare vorrebbe, gli viene negato
Eguale al mondo siamo suoi custodi
amarla e ornarla, gioiranno ai tuoi modi,
l’ombra degli avvolti
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Sogno di avere tra le mani l’impossibile
e di essere un tantino invincibile
tornai verso il centro dell’universo
verso l’uomo con l’attenzione al verso
con la vuota ispirazione...
Bersagliai sciami di api che si aprirono
ad aprile ormai non
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Siamo due pianeti
cotti e totalmente opposti
che si attraggono all’infinito
in un vortice ruotandosi intorno
Ballando mano nella mano
in una sera di agosto
trasportati nei dolci pensieri
ognuno nel suo viaggio interiore
Ed è amore in
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Invia un messaggio privato a Domenico Nenna.
Tra sogni avari privi di verità
avrei voglia di sincera tenerezza
per colmare i vuoti della realtà
portando il tempo a radere l’amarezza
Pioggia sottile scivola il pensiero
balla il momento spero sia vero
un tratto di china via la
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Trovai tra i fiori di campo e gli arbori
quel colore che mi rese felice,
mai di più dei tuoi verdi occhi
Tu giglio del mio campo e vivo consiglio
anche se amareggiato è il tuo amare
dal volto traspare o moglie il sognare
Scelta in
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Profumo e amore è la tua presenza
come posso dimenticarti nell'assenza,
anche sfiorire, non è dimenticare
con forza ricolma ricominciamo ad amare
Impossibile non parlare d'amore
come vietare lo sbocciare di un fiore,
è
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Non c’è più tempo per piangere
la terra il suo verdetto ha già emanato,
tra le asciutte lacrime e il volto solare
un bimbo mai nato incredulo è votato
Tornerò a sorridere fuori dal mio essere
voltando la bianca
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Rivolgo lo sguardo nel vuoto
tra vele pacate, in cui, visione
appare e non toccare
Pensieri celati all'umano
tra spiagge incantate e vette slanciate,
poi, più niente, ritorno al quotidiano
impulso che è la vita mi offre
Mentre il
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Specchi d’acqua e amate belle
dal vuoto riflettono la purezza delle stelle,
tramonto di vita, ricordo com’ero
pensieri vaganti aldilà del vero
Verso il nero, odio me stesso
puntando il mio indice veloce
colpevole e depresso esigo lo
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Intento a ritagliare mille strofe
ricamo i miei morbidi versi,
sole di speranza di usanza opera
trovando ciò che a te non piace
Il cuore mi accarezzi danneggiato,
la mente mi alleni da uomo plagiato
allegro, nell’efficienza risuono
tra
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Le guance la brezza mi accarezza,
e nella musica che mi ruota intorno,
la notte, diventa un turbinio fecondo.
Ondeggiano nel silenzio le fiammelle,
fino rimodellarsi al riflesso delle stelle,
nel buio, udì il calore del gelido cuore
e
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Essenza di viole
non svanì nei tempi e nei testi
ora, è la tua presenza
ha tante braccia che si moltiplicano
inchinate al tuo esempio,
terre desolate parlano di te
fino a risuonare nel globo
dall'alto e tra gli antichi altari
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Occhi e mari sono chiari
si specchiano nel sole al meridiano
aria serena spira dal mediterraneo
in un cuore pieno e umano
Vite sconfitte, altre ferite
viaggio a galoppare la speranza,
l’onda comanda sempre pronta
fame e sete la storia si
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In questo verso che ora propongo
è inciso un cuore che a te dispongo,
sì, per te, otre rivestita d’argento e passione
ove c’è tutto un film che avvolge l’unione
In quel di stasera è per sempre
come fosse ieri, vidi
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È l’alba sulla conca
rumoreggia e armeggia
l’essere con la sua rete
gli strappi dell’usura ricuce
canticchia in attesa della nuova
A largo settembre invita
mentre, le fredde campane del mattino
il ritmo danno al far del giorno
Tra la
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Svaniscono le ombre della sera,
è l’alba, volta al celeste del dì,
il suo colore mi avvolge puro
nel corpo e nell’anima
rendendo il buio furbo
oltre il muro della notte
Volti stanchi all’aurora
ringiovaniscono
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Non ho più rime da donarti
ho solo insipide parole,
mi affaccio ti guardo
e sento un cuore diverso
Avrei voglia di esserci
tra i numeri diversi,
ho riposto per un attimo
questa voglia di impazzire
E intanto scrivo e m'immergo
tra le
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378 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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