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Domenico Nenna
Le 378 poesie di Domenico Nenna
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Ardiscono i miei desideri
come rovi verdeggianti
tra pungenti frutti ammalianti
Spunta l’alba su questa vita
inconsapevole di amare
regalai l’alma ormai partita
Volando dove tutto tace
sollievo e luogo di pace
silenziosa scogliera tra le
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Le donne...
sono simili ai fiori
di un giardino reale,
cercano sempre la stilla
per rimanere belle e vive
Sono arbusti...
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Tra la nebbia dei cuori,
lei, folta dell’amarezza
trastulla di seria prigionia,
tra i rari baci e una carezza,
amica acida della monotonia
Se parlo lei mi ascolta
ignorante è poco colta
elargisce sorrisi e ti tradisce
opera recita e ti
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Se la tua lingua sfiora le labbra
potrei solo osare o sperare,
non dirmi, che sono volgare,
amare e amante dei folli spazi
venire felice giunsi all’attimo
Non vi agitate
è solo una bollicina
Che fa trovare spazio
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Una linea sottile attraversa l’anima
ho racchiuso il giorno dentro un verso
e il triste vile sparso nell’universo
Chiamami ora se puoi
con il nome che tu vuoi,
falcerò il vecchio chiodo
e l’essere che vive nel profondo
Si
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| Tu mi guardi labile luna,
musa ispiratrice di una sera
o magica liturgia di una vita,
come faccio a non pensare
che la vita va vissuta...
La natura disegna i posti più belli
in cui è immerso il nostro domani,
giorno, variante
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Stanotte, oso ascoltare il mio pensiero,
Lui che, a denti stretti parla
a volte conquista e ti rattrista piano,
planando, nel libero volo di un gabbiano
Luci di lampioni spenti in libertà
sembrano pietosi e inoperosi,
città, che non acquista in
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Nell’aria il gabbianello volteggia,
rade i monumenti esposti al sole
decadenti nel loro pallido colore
Vidi e trovai ciò che volevo,
immerso nel giungere della sera
sentii la viola emanare melodie
nel labile cuore di chi spera
Non
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Il tempo è malato e non da affetto
il frutto ancora acerbo sfigura,
esso, non vedrà l'estate né il suo effetto
Vento annaspa tra le persiane
tempesta inaspettata fino a morire
desiste e resiste la voglia di uscire
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| Piogge di giugno, assai rare
elisir benefico, così appare
tuonano all’improvviso i grigi nembi
e sulle spiagge vidi richiudere i lembi
Archi variopinti, apparir tinti
il vento si eleva il cuore mi solleva,
i cinguettii rinascono mentre
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| Quante volte, ho ancorato
la mia mente perdutamente
in luogo lindo e solitario,
tra le boe e l’indifferenza
di chi non osa approdare
Guardo e trovo la mia baia
sul disteso letto del mare,
la intravedo da lontano
pare un punto nero d’ambra
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| Dorme il domani incerto
Origlia alle porte
Mentre trova intesa
E compromessi dispari
Nella notte il silenzio
Intacca il cuore affranto
Con buio e la luce della luna
Odo l'eco del tempo
Nella speranza volle l'esistenza
Elargire il martire
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L'ampi di gioia dalla vita mendicai
tra le rive ondose e frastagliate urlai
un vantaggio rubai al tempo,
rincorso, intravidi le tue stanze
Bussai con forza...
Erano chiuse e amare
notai il mio momento,
con la poesia cominciai a
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Quando chiedi la luna,
Tu, con un balzo arrampicati
e afferrala per la coda
Se invece, vuoi l’amore,
non fare lo stesso
ella, è alchimia
o pura follia
Quando meno te lo aspetti
t’accarezza e t’invade
ti dà, anche
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Da queanne so nate, sénde de doeice ind’a stu paìeise
la storie de nu uagnoune assè feleìce
ca greìdaive, Kyrie eleison... kyrie eleison...
Neue traneise, peure mou, u sendoime
pe le strate Sand’Nicoliedde ca
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Lento svanirà il ticchettio del mare
mentre la mente rischiara al bubbolio
e il mio sospiro galleggerà come l’amare
tra le stanze semi chiuse dell’oblio
C’è il sole lungo il mare
a darmi la gioia glaciale
e la luna a
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Invia un messaggio privato a Domenico Nenna.
Riderò su di me senza sorridere
pensando di me ora quel che sono
sempre convinto e mai avvilito
di essere un punto nell’universo
Ricorderà la mia prole leggendomi
e il dirsi tra di loro, sarà,
non era, del tutto
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Docile e prepotente
trami ciò che non vuoi
parità imponente
solo per te, non per noi
Riccia, liscia e capricciosa
d’amore sole mi fai morire
rossa e nera tuoni meravigliosa
il tuo regno è il dominare
Rastrelli ciò
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Unito a te chioma
più in alto volerò
ancor più delle aquile
Un cuore immaginario
ti disegnerò planando
formando saldo quel nido
nella nostra essenzialità
Vesti d’amore ogni città
lirica e divina
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In volo trasportai il mio pensiero,
al cuore tramai il desiderio di te
ormai perso, dalla distanza vana
Ti tocco nell’immaginario vuoto
nel buio chiudendo i miei occhi
percepisco il calore del tuo amore
Distanza o maledetta lontananza
sembra di
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L’anno che verrà
sarà un fulmine nel buio
non reciderà i ricordi del mio passato
né il futuro mi predicherà
Avrà il viso di un bambino
e il cuore di una mamma
non saranno né padre né
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Risiederò all’ombra del tuo seno
amore è come un magico veleno
una chimera svanirà nel nulla
come bolla di sapone o fanciulla
Zelante cercherò il tuo mondo
e tutto quello che ti gira intorno
saprò aspettare il
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Polvere in faccia
Il volto s’illumina
ingannando il cuore
Atteggiamenti strani
per il quieto vivere
è il timore del futuro
L’anima strazi e ti ravvedi
altri santi vedi e non vanti
tu muto, saluti e tiri avanti
Un essere poco
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Profuma di vivere la tua anima
leggiadra e confutabile vola
là, in cui il cielo di rosa sfavilla
Entri in me, tu calda e leziosa,
giostra che mai termina il suo giro
insieme, non c’è nessun martirio
D’amore seccheranno le
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Credevo fosse aria frivola
che valicò le valli del vuoto
lei, muta e ovattata mi portò
oltre me stessa e il non capire
Timorosa spiccai il primo volo
briosa e propensa, io bramai
al modo di, una chimera tra le stelle
mi sollevai
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Per un istante il grigio
in fila senza una meta
lente, gridano silenziose
come se, unite bramassero
di volere aggredire la terra
Trascinano con loro
i pensieri di una vita,
riaprendo cassetti impolverati
a scalfire il mio cuore di
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Se la mia vita ha cento visi
richiama oggi il mio umore,
sorridente e fumo nero
si è perso il gran sapore.
Chi assiste a l’inganno, odia,
chi pensa di aver vinto, sogna,
l’ansia, lei, parentesi di un malanno
mi appare come un clown
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In un angolo di spazio
ritaglio il mio punto di sole
nell’ombra lunga della sera
svanisce con una virgola
la fulminea chimera
tra i segreti di altri mondi
Il pesciolino rosso boccheggia
lo guardo dal mio abisso
là, in cui tutto il suo
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Che cosa cerchi...
leggiadra del tuo vanto
tu, che leggi l’oggi e il domani
gridando tra le mura del tuo silenzio
ora, sei ricca con il vento tra le mani
Pensa a oggi...
e ti elevi volando sulla giostra,
gioendo e piangendo giochi
nel salire e
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Chiudo gli occhi
aprendo la porta dei colori
ed è silenzio tutto intorno,
la vita riveste di ciò che resta
come un albero nel perdere il suo fogliame
Ed è poesia...
La mia poesia, sempre nuova
nata dal nulla e fatta di
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378 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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