Visitatori in 24 ore: 8’000
274 persone sono online
Lettori online: 274
Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
Poesie pubblicate: 361’359Autori attivi: 7’478
Gli ultimi 5 iscritti: Vladislav Prazko - ac autore - Valeria Viva - GiuseppeGiannotti - Marta Paolantonio |
_
eBook italiani a € 0,99: ebook pubblicati con la massima cura e messi in vendita con il prezzo minore possibile per renderli accessibile a tutti.
I Ching: consulta gratuitamente il millenario oracolo cinese.
Confessioni: trovare amicizia e amore, annunci e lettere.
Farmaci generici Guida contro le truffe sui farmaci generici.
Xenical per dimagrire in modo sicuro ed efficace.
Glossario informatico: sigle, acronimi e termini informatici, spiegati in modo semplice ma completo, per comprendere libri, manuali, libretti di istruzioni, riviste e recensioni.
Guida eBook: Guida agli eBook ed agli eBook reader. Caratteristiche tecniche, schede ed analisi |
|
|
Claudio Toccafondi
Le 264 poesie di Claudio Toccafondi
|
Sono di pietra e vetro
voci richiami
lontani stranieri giungono
appena nel mio corpo cavo
ed ecco io spengo
anche il sussurro del sangue che scorre
ed è rimbombo di soffocata mina
il pulsare del cuore;
ormai negra zolla disseccata
che
leggi
|
|
|
|
Che ancora cerchi,
spirito irrequieto,
quali bellezze sconosciute brami
ancora contemplare, quale
nuovo destino aspetti, quale
futuro turba, immaginato, i moti tuoi?
Non vedi che l'involucro mortale
in cui sei chiuso
conta i giorni restanti,
non
leggi
|
|
|
|
Risalgo la china già scesa,
cercando nel profondo
della vita trascorsa
se - da legame o coerenza d'intenti provati -
discenda un senso, seppure sottile,
all'esistenza avuta
sconosciuto sinora:
ed è fatica greve,
pesante, scuotere
leggi
|
|
|
|
Non più speranze
acerbe
che se stesse sperando
erano sogni
lampeggianti
né mature che di vita
le notti
smarrite
la mente
leggi
|
|
|
|
Rileggo i miei versi
d'un tempo:
una strana malia ne promana
che il cuore mi stringe,
...
ma ho ancora un cuore,
dimmi?,
...
e l'attesa vana
per tutti gli anni, tanti,
sonori e gelidi
poi taciti e gelidi
ove trovò voce
qualche
leggi
|
|
|
|
Cola una goccia d'acqua dal tetto,
scivola per un tratto, piccola
stilla d'argento, barcolla
sullo scabro muretto, tremolante
si ferma
sulla crepa che ha fatto col becco
un misero uccelletto
in cerca di vermi.
Torna a scorrere
leggi
|
|
|
|
Immerso nel lago della notte
perdo pian piano coscienza di me
ma non tace il sussurro infinito
del cuore che parla di te,
mio sogno disperato,
come ora mai fosti sì lontana.
I raggi del sole che spunta
sull'acqua immota, di vetro,
gocciano
leggi
|
|
|
|
Festuca inaridita vento scuote
soffrendo spine corrusche inferte
vaga in oblio crescente di sua forza
invano rievocata nel delirio
che fu negli anni ora abbandonati
polvere e cenere smemorati
nel giorno resta l'ombra di una pena,
incerta
leggi
|
|
|
|
Ti stringo forte tra le braccia, amata,
come cercassi già di uscire fuori
dal laccio del mio amore e, mentre guardo
con occhi colmi di passione il corpo
dal quale esser lontano anche se poco
è per me grave pena e già momento
di
leggi
|
|
|
|
Quell’ansia d’amore - che mi segnò sì forte
cosa lascia nel cuore - che non somigli a morte?
O donna mia, quei segni – or soltanto sognati
non sono forse degni. – da ciascuna ascoltati.
di divampare a modo – che da tutti
leggi
|
|
|
|
Silenzio,
ovattata calma ravvolge
il bosco tranquillo.
Tutto riposa.
Sembra pure assopito
l'insonne animo mio
ed anche un poco sostare
dei pensieri il volgersi eterno.
Riposo
seppure turbato da sogni impietosi.
Un brivido lungo di
leggi
|
|
|
|
Ascolto il vento:
non dice
parole umane
ma dentro il suo canto io sento
un fiorire di note inaudite.
Non vedo nomi nel soffice arpeggiare
ma volti ed ombre soffusi
di lontananza posarsi
sul suo pentagramma e vi leggo
armonie infinite
celate,
leggi
|
|
|
|
Melanconia
d’un tramonto di tarda estate
che nel cielo opaco ricama
presagi autunnali,
come assomigli
all’animo
leggi
|
|
|
|
Nell'ora gelata
innanzi al sorgere del sole
per la campagna vado;
la brinata
ha tutto imbiancato
qual neve fugace.
Tremola ancora la notte
di stelle silenti
che prossime a morte
si fanno al loro sparire
denro la vivida luce
dell'astro che
leggi
|
|
|
|
Finì l'ora scarlatta
della rabbia impotente e il tempo
degli artigli feroci.
Ebbe anche fine la tregua
rancorosa ed il ringhio
soffocato in vaga rantolante minaccia
e il lungo cullare inani vendette.
E sopraggiunge la notte trapunta di
leggi
|
|
|
|
Come spirali serrate di serpi striscianti
stringono l'anima parole paurose
che spandi coperte di sete fruscianti
fingenti tesori mai osati al
leggi
|
|
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Claudio Toccafondi.
Amara la realtà che senza maschera
colei mi svela che per tanti anni
passione, amore e poi disperazione
in me destò, e sogni interminabili
di vivere con lei una nuova vita;
sfatto il corpo così desiderato,
sviliti i suoi
leggi
|
|
|
|
Fascia di duro cuoio che implacata,
eterna sì come pena d’inferno,
dal quale sembri nata, stringi il petto
con cupa forza viepiù crudele –
senza che mai tua stretta ceda luogo –
quanto a me meno nota è la ragione
del
leggi
|
|
|
|
Seduto su scoglio antichissimo
del tramonto al volgere estremo
ascolto la risacca profonda,
vedo le onde spumose
colorate di rosso
come se fossero miste
di sangue cupo dolente
che tonfano grevi del peso
dei millenni trascorsi
in fuga sui
leggi
|
|
|
|
Sto sull’ampia terrazza in attesa
dell’ultimo raggio del sole
che si inabissa veloce
nelle onde purpuree;
si frangono quiete
sull’arenile là in basso,
ora deserto e silente.
Alta sulla falesia
la terrazza di marmo si tinge
anch’essa di
leggi
|
|
|
|
E' cessato il grido del verduraio
nel mercato: ora questo
chiude le porte per la sosta; domani
risuonerà di grida nuove
seppure sempre antiche.
Resti di fasci d'erbe
già squisite e rigonfie di linfa,
ora fanno di se poltiglia sotto
leggi
|
|
|
|
M’ero, stanco, sdraiato lungo il greto
del fiume sempiterno della vita;
credevo – stolto – che fosse scontato
fare una sosta prima di affrontare
le faticose rapide, la vampa
del fuoco che sgomento anche ai più forti
arreca e infine il nudo
leggi
|
|
|
|
Con ali rossicce come ferro ossidato
e rovente incontro a noi procede
amara e trionfante morte
che tutti ad una sorte
dura e sempre imprevista
reca paurosa;
eppure da prigione
pur essa atroce libera:
termine ha infatti il pianto per le
leggi
|
|
|
|
Sogno e ti sogno ancora
mio sogno disperato,
bellissimo e inquietante, dolcissimo e implacabile;
ogni cosa in te è bella, tranne la tua gaia
ma affilata distanza per i moti miei,
ognora sorridenti fino al pianto nascosto,
che percossi sono
leggi
|
|
|
|
Mali crudeli mi sciolgono
con sofferenza infinita
dal nero sacco della vita
crudele. E quante vite
stracciate come tenera nube dal vento
ignaro se non di suo potere,
vite prive di senso, scopo, fine,
semenze disseccate anzi che il
leggi
|
|
|
|
Sotto un basso cielo grigio, greve
di nubi scure gonfie di pioggia amara,
scivolano silenziosi uccelli di mare:
instancabili cercano cibo ormai scarso:
tutto bruciò l’estate con vampa assolata,
trascorsa all’ombra di screpolati
battelli
leggi
|
|
|
|
Nel percorso affannato
di una vita affranta
dove né luogo a parole,
a canti, ormai né a moti
del cuore resta, cerco
di me quel soffio
che me spingeva a vita
avversata seppure
d'asperità che tuttavia ancor sfide
non vane
leggi
|
|
|
|
Quante volte ho indugiato al cantone
della mia casa prima di rientrare,
per dare alla Fortuna ancora tempo
nel quale far accadere qualcosa
di straordinario, di nuovo, qualcuno
che – leggendo sul viso mio la muta,
per la vergogna e per pudore,
leggi
|
|
|
|
Con gli occhi asciutti,
pietre in orbite oscure
mi punge odore di fiori appassiti,
disfatti; il cantico opaco
è stanco, si trascina; scalpiccìo di piedi
frettolosi, bisbigli s’intrecciano,
fitti, sgarbati; odo lontano,
smorzato,
leggi
|
|
|
|
|
264 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
|
|