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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ rita damonte | |
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Settembre 2025 |
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antonia lauletta
Le 20 poesie di antonia lauletta
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Stai tornando da me
In questa notte lenta
ti aspetto
invaghita di nostalgia
Mi apparirà
nel buio
il tuo sorriso
a
leggi

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Abitano la lontananza
i nostri cuori
la stessa
che rende fiume
il ghiacciaio
e che trasforma
il solitario seme
in frutto
Quella che muta
accoglie il passo
lieve
che a tarda notte
riconduce
a casa
Che esiste
tra il silenzio e la
leggi
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Giorno
si è fatto
Nuvole
di aurora
cristallina
si incamminano
esitanti
nella piana
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Non percorrere
tornando
la stessa strada
Lascia che cambi
la direzione
Ad ogni angolo
improvvisi
saranno i luoghi
Ad attenderti
con nuovi scenari
Attrice magnifica
per recitare la tua vita
con personaggi d'occasione
Su un
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Da Venezia a Parigi
un sorso di volo
lo scalo a stemperare
il distacco
che soggioga
e spaventa
Poi come per sempre
il viaggio vero
in cui ti appresti
a ritornare nuova
alla vecchia esistenza
Lentamente
sull'Atlantico
a
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In giochi di luce
a tratti rivelati
si delinea
fugace
l'attimo
dell'incontro
Terremoto
a scardinare
appigli rugginosi
memorie ingiallite
che cadono
da scarni pensieri
Macerie di passato
ombreggiano
orizzonti a venire
nel brivido
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Sola
mi accompagno
nel giorno nitido
d'autunno
Al mio passare
come regina
rossi tappeti
di foglie
Varchi
tra raggi di sole
intravvedo
ad accattivarmi
Seguo il flusso
scivoloso
della mia vita
girare l'angolo.
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Non capivo:
d'improvviso
l'io svaniva
vagabondo
dell'animo
stordito da troppo rumore
Soltanto
in minute schegge
si scomponeva
il tempo
e lo spazio
affievoliva
Non più ricordi
ma isolati sentori
di vita
si
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Briglie di desiderio
nascoste da malcelate emozioni
trattengono il mio pensiero
al margine dell'oblio
Quanti anni hai
in questa miseria di giorni?
Quanti ne avresti
se non mi avessi amata?
Ancora distinguo
nitido il tuo volto
affacciarsi alle
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Una donna che sceglie
tra la vita e la morte
di un vagito straniero
il selvaggio richiamo
nel crepuscolo breve
di un giorno qualunque
Una donna che apprende
dalla carne ferita
come varco di luce
nel buio inumano
dei suoi giorni antichi
Una
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Cantavamo andando
nella sera
liberati
dalle attese del giorno
Impervio susseguirsi
come petali sfogliati
di scivolose ore
madide d' impazienza
Ci accompagnavano
al tempo nuovo
della notte
sussurrando
Presagi di futuro
ormai lontano
come
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a antonia lauletta.
Bagliori a sera
su brevi spiagge
da onde pigre
languidamente espugnate
giungono da lontano.
Pescatori al largo
su lampare
sfidano il buio
mentre l'immensità
lieve li avvolge
Silenzio tutt'intorno
solo il respiro
a volte li
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Sono tornata da te
in un pomeriggio d'estate
portando tra i capelli
profumi nuovi per il nostro amore.
Ho attraversato libera
labirinti di ricordi
dove vaghi si perdevano
i giorni senza te.
Davanti a me tortuosa
lastricata di
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Sono qui sola
ad aspettare nel silenzio
che una nuvola passi
a raccontarmi
con il suo fluido snodarsi
antiche storie
non ancora svelate
Sento su di me
l'ombra gettata
intrisa di memorie
immense e fatue
che si rincorrono
a scorci
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Cigolio di tram
su rotaie
di notte alla curva
Passavano lente
le ore d'estate
spalancate le finestre
sulla città ignara
Vocio di ragazzi
al ritorno dal ballo
rumore di passi leggeri
Cadenze di vita
lasciate lì
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Ti guardo
nei tuoi occhi il mio passato
nel tuo sorriso
la mia gioia
di quando bambina
scoprivo incredula
che era sbocciato
un fiore nuovo
Ti guardo
nelle tue mani i miei gesti
nella tua voce
gli echi sospesi
delle giornate ventose
che mi
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Giocando con pensieri maldestri
scendo verso un mare di ricordi
infuocata la sabbia
debole il riflesso di un giorno
venuto da lontano
oasi di emozioni
Al battito veloce del mio cuore
si accorda il suono del vento
muto tutto il resto
solamente
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Giovinezza
tutto è aspro
a svelarsi
come ruvida sabbia
d'estate
Da un'isola brulla
ti affacci
a scrutare orizzonti
velati
Giovinezza
t'imbriglia in un sogno
che ti chiama
straniero
dal mare
Nelle sparse
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Arcobaleni di luce
sospesi sulla mia anima
riecheggiano un vagito primitivo
nel vento delle mie stagioni.
Sono venuta al mondo
senza sapere da dove
sospinta dagli abissi infuriati
verso angoli di solitudine.
Incredula mi riconosco
in volti a me
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Come l'acqua che scorre
del fiume è la vita
così io mi sollevo a vivere
nel tuo sguardo limpido
approdo di odissee marginali
che fatue innervano il mio cammino.
Soltanto in esso si rivela
come luce d'alba appena fatta
il mio
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