Lì, oltre ai monti, in lontananza,
già vedo l'alba limpida e rosa,
quella fresca dell'anima pietanza,
toglie ogni parola maliziosa.
Lì, oltre l'orizzonte, lì, lontano,
già vedo i contadini svegliarsi,
ogni
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Tetre sono le funebri campane,
rintoccano una melodia
triste e, nel lutto, la colonna
striscia lentamente per coprire
di terra umida il tuo corpo
tumulato – nell'eterno sperante.
Giacinti ricopriranno il sepolcro
tuo, caro amico, perché
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Fiducia nell'uomo svanisce,
come un breve incubo:
di bugie le nostre menti
sono colme, d'egoismo
è pieno il nostro cuore.
Intorno a noi soltanto
ipocrisia, falsità avvolge
con il suo tetro velo le
nostre vite e, non passa
molto
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T'ho trovata, speranza palpitante;
il cuore gioisce il tuo ritorno,
l'amore nei pensieri importante –
senso d'immortalità tutt'intorno!
'L mondo ci schiude le sue meraviglie:
aria sì pura, montagne intatte,
tua pelle soffice,
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Cammino sulle rive di
questo magnifico lago;
l'acqua è come uno specchio
incantato che rivela
i segreti del suo passato.
Sangue arrossì la sue sponde,
pioggia di piombo lo ricoprì,
corpo senza vita vi galleggiò,
nemico
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Il sole lascia posto alle stelle,
e già la luna sale, importante;
la mia mente abbandona cose belle,
fluttua 'n sogno glorificante.
Luce pallida illumina 'l cielo,
pensieri oscuri, pensieri tristi –
sul passato stendo 'n pietoso
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Cammino su quest'erba smeraldina,
osservo il tramonto del Pianeta,
la paura m'è ora più vicina;
la mia tomba è, sì, questa pineta.
Vedo il mio corpo piano sparire:
ecco che 'l mio spirito si liberò
per poi,
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Ecco aprirsi davanti
a me l'infinito.
Ecco che il mio
desiderio più grande
si sta esaudendo.
E mentre divento parte
dell'eterno silenzio,
mentre la mia anima
viene investita da
un gelido momento
d'eternità, la mia
mente
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Sto proprio sotto di te, grande padre,
montagna sacra, vulcano attivo,
è con te che parlo, potente madre,
non sono solo, non sono più passivo.
Morte non ti coglie, tu sei potente,
sì, nessuno poteva contrastarti.
Ma ora
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La pioggia cade, non sono lacrime,
Natura ha oscuri sentimenti -
né poesie, musica, né rime:
morte toglie il tuo nome dalle menti.
Polvere siamo e, sì, vi torniamo;
quando dagl'occhi sparisce 'l bagliore,
e più mai
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Guardo le foglie, le foglie su questi
rami. Rami freddi, rami storti.
Rami che, come l'amore
del mio cuore, sono troppo
intrecciati e troppo spogli.
Spogli di qualsiasi sentimento,
privi di qualsiasi emozione.
E nella mia mente nulla
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La fredda eternità mi avvolge,
sicuro di essere immortale,
la penna del poeta è 'n pugnale:
nella canzone la vita si svolge.
E scrivo parole per colmarmi:
di quella calda speranza, amore,
quel pensiero degli anni in fiore,
combatto
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Guarda le splendenti, eterne stelle:
nel loro canto melodioso sento,
come se fosse l'abisso, a stento,
sussurrarmi tutte parole belle.
Gioia, perché 'l mio cuore è sereno,
odi alla natura, grande madre,
canti al cielo, oceano
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