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♦ Rita Angelini | |
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Laura Masiero
Le 24 poesie di Laura Masiero
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| Notte d'estate, magica notte,
ti ascolto e ti penetro,
del tuo nero manto mi avvolgo,
in esso mi annullo,
come fra le braccia di un amante,
e nell'aria respiro il calore, l'odore,
di chi vorrei, ma non c'è.
Alta e piena la luna nel
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Vorrei essere il sole,
per illuminare il tuo volto dall'alba al tramonto;
vorrei essere una stella,
scintilla di luce nella profondità dei tuoi occhi;
vorrei essere il mare,
sulle cui rive placido giaci cullato da languide onde;
vorrei
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Par mosso a compassione
nel voler scuotere questo torpore
al quale mi avvinghio
non osando respirare ...
Rassegnazione statica
di un tragico momento
in cui qualsiasi mutamento
può apparire fatale ...
Resto in attesa
godendo della sua muta
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| arida
anche la notte
per questo dolore
che graffia le ore
i silenzi
vestiti di nero
vegliano
con me
un letto vuoto
un telefono morto
mentre ancora
attendo
stupida
chi non verrà
mi sono fatta pasto
della mia pena
e lei ora
mi
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| Anela la vita
anche sotto il gelo
come germoglio che pulsa
in rami stimati secchi e contorti
Dalla fredda passata stagione
riaffiora alla nuova e fresca
suo malgrado
S’inebria dei profumi dell’aria
e di rinnovati calori
mentre con speme
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| DONNA
che dir di te
che già non fu mai detto?
al fin non rende grazia
alcun sonetto...
eppur di te cantare
anch'io ora voglio
per dare degna sorte
a questo foglio...
di labbra rosse e seducenti
e fiere chiome al vento
non voglio fare
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| ecco ... ancora noi
ancora persi
nell’aura di voluttà
i desideri incarnati
nell’atto sacro dell’amore
che ci spoglia
di ogni remora
bacia la mia bocca
ogni centimetro della tua pelle,
che freme,
mentre la lingua
scorre e
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| Sospesa ...
così mi sento
...e in bilico,
in questo sprazzo di coscienza
Come quando perdi i sensi
e nel cadere sai
che non puoi fare niente
Così è stato risvegliarsi,
accorgersi di aver vissuto
solamente di un ricordo
di
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non c’è verso che incanti
allor che i tuoi occhi
si fondon nei miei
donando al profondo
sprazzi d’immenso
non
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| E’ in quell’attesa,
fra respiri che bruciano
aria densa di fiamme
e fondono labbra turgide
a lembi di pelle arsi
E’ in quell’attesa,
nei corpi in singulto
duetto di frenetica danza
e i sensi di voluttà cosparsi
E’ nell’attesa,
di
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| Entro silenziosa nella sua stanza,
mi nutro di lui
ogni minuto
e non è mai abbastanza
Il capo chino sopra i libri di scuola
ha l'aria assorta e un po' stanca,
ma la penna lesta vola
che la tenacia non gli manca
Mangia poco e cresce
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Laura Masiero.
| Ho dato la mia voce al vento
gridando il tuo nome
perché soffiasse i miei respiri
sul tuo cuore.
Non hai sentito...
Sono qui, nel buio,
mentre la pioggia dai miei occhi
cade invano sulla tua sordità,
e basterebbe poco, un
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Improvvisi bagliori
nel silenzio dell’anima . .
come i fari nella notte
guidano le navi fra le onde,
così giungono a me,
richiamo fedele,
nel veleggiare della vita
fra mareggiate e placide risacche.
E so chi sono,
e quanto ancora non
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Gelido, improvviso turbinio del vento
agita la bruma e scuote
memorie tristi e grevi
- di lunghe e vane attese –
fragili come foglie allo sbando
ma ancora vivide nell’oro rosso
di questo malinconico autunno.
Fuggono le foglie nel vento
come
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| Guardami,
e dell’ardente desiderio mio
accenditi
Baciami,
e all’esigenza delle mie dolci labbra
arrenditi
Spogliami,
e senza vesti e pudori o limiti
prendimi
Toccami,
che la mia carne ardente, dalle tue mani,
divampi
Bevimi
questa passione
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Canta la pioggia lieve
sui tetti
melodia dei tuoi passi
nei nostri rari incontri
Scivola lieve nella mia mente
la danza dei sospiri sulla pelle
La tua voce nel vento sussurra
una preghiera
che muta risuona
riscalda le membra
diventa fibra.
Sul
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Senza andare oltre ...
Ma siamo già stati oltre.
Siamo oltre.
Oltre il vero,
oltre il sogno,
oltre tutti gli inganni
di questo velo.
Godiamo di ciò che siamo,
di ciò che abbiamo,
anche oltre la presenza,
perché siamo
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Un sorriso indosso
e vado fra la gente
che ignara non comprende
come tutto scivola addosso,
come il tutto è anche niente
A tutti guardo con clemenza
attraverso questa lente
che esiliato ha la mente
per la nuova mia coscienza
E la
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Muta,
sono rimasta lì,
stordita e muta,
unico suono,
algido, sconcertante,
la linea chiusa.
Il vuoto,
totale, alienante,
in assenza di respiro.
In caduta libera,
precipito,
dall'immenso azzurro
della mia illusione,
al nero
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| Solo un bacio,
un lieve, tenero, sfiorarsi le labbra,
un breve, intenso, bersi
d'ambrosia e sale.
Solo un istante,
che l'alba del ricordo
il cuore poi dilata.
Solo uno sguardo,
un velato, sensuale,
penetrarsi dentro,
per leggersi tutto
quel
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24 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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