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Massimo Pucciarelli
Le 34 poesie di Massimo Pucciarelli
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L'amore,
un'aurea soffusa di follia,
un dogma vissuto e mai compreso,
che mi ruba il senno, mi tortura
e nel tormento di un travaglio,
spiega le sue ali d'estasi immensa,
di voli irripetibili,
l'abisso e il cielo,
insieme.
Il varco
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La vita è come una pasticceria,
noi,
gli eterni bimbi,
davanti alla sua vetrina,
tenui e divisi,
divisi dal crudele,
e trasparente vetro della realtà.
Ma che importa,
non esistono bambini saggi,
che possiedano,
l'anticorpo della
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Vorrei,
ma non mi è dato il decidere.
Statico assorbo la luce senza riflettere,
immobile e amorfo nel comune
scorro inscalfibile nell'evento,
percorro il destino che mi è,
il dovuto in fondo.
Se,
come in un cristallo,
vi
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Stride nel volo
il vento nell'ali
così piccino ma falco lui pellegrino.
Lo puoi guardare dal cielo, picchiare verso la preda,
in lui leggiadra figura di grazia
per lei la disgrazia.
Ha nello sguardo il suo pensiero,
rapace ma vero, non
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Al sol del mattino,
le nubi fan scarpe
che stringhe han sciolte,
come un bambino.
Tra i lembi celesti
lui fa la peste,
lì si rintana nei pianti a fontana.
Lo coccola il vento di tramontana
con bianca pazienza
nel mentre
lui
dondola una
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Nell'oblio dovuto al tempo
vivo,
senza timore d'esso il mio momento,
senza data ne voler ricordo.
Unica mia vittoria,
esser stato e non sembrato.
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S'io
fossi il Dio della scienza
avrei pietà nel porre al mio diletto, molta coscienza.
S'io fossi una donna
avrei pietà dell'uomo mio in grembo
nel donargli la mia umanità,
se l'amore concepisce col dolore
e di questo fiera
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La fiamma tua mi attira
eppur mi uccide.
Son farfallone faccio il bellone,
Sa quel bagliore sempre attirarmi,
verso quel bacio che già punisce
nel suo ardore,
son certo ne avrò il mio dolore.
Non ho pudore, al cospetto di questo
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Occhi che sono fieri
non chiedono scusa, se vogliono amore.
Senza pudore ti salto addosso,
ti lecco, ti straccio,
non mi domando se io lo posso.
Forte, irruento ti rubo il bacio,
chiamami cane eppure, bastardo
non mi dispiaccio.
Faccio il
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Tra spiaggia e mare
quanti rossi tramonti ho visto,
e quanti cupi mari mi hanno cullato nella tempesta.
Diretto verso incerti lidi,
così ambiti,
forse trovati, eppur lasciati,
per fragilità io mi son perso,
e ancor mi cerco dentro un
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Io c'ero e soffrivo un dolore sincero.
Con sforzo assurdo lo volevo nel grido alleviare
ma non mi udivo
ed era un incubo, una spirale,
una bolgia esistenziale.
Ancora solo il tornarlo a pensare,
mi fa salire un groppo di lacrime amare.
Ora ho
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Massimo Pucciarelli.
Vocio di gente in calca onnipresente,
profumo di vaniglia in mezzo al parapiglia.
Senso di smarrimento, piacevole momento,
sporadico ritorno a saggia incognita tutt'attorno
Agognato dì, tu stai finendo.
Ma già nel nuovo vado
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Come fuoco,
arde il presente,
ora fulgido e splendente.
Ma l'eterno si interrompe
in un attimo fuggente,
la tua luce poi ...il niente.
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Immagino un muro
ma non di mattoni,
non usato a confine,
o per farne prigioni.
Ma fatto del rombo di un'eco,
di un no che risuoni.
Un no alla guerra,
al suo aratro
che semina sangue e offende la terra.
Un no che sia un tuono,
la voce nel vento
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34 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 34.
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