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Pierangela Fleri
Le 275 poesie di Pierangela Fleri
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| Fu lì, che in un gioco di illusioni
apparve il vero
Le certezze presero la deriva
e l’immenso fu un gioco di luci effimere
in una pozza d’acqua
vidi il viso incresparsi come un’onda
il senso si smarrì nell’oscuro
in un malessere che
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| Consumavi al buio la sconfitta
con la tristezza che sentivi incombere
tra i pensieri ormai stanchi
stanchi di chiedere e chiedersi
Avresti voluto dargli la via dell’esilio
e la mano restava sospesa tra la sua pelle e l’aria
contesa tra
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| Realtà cancellate dall'uggia
tra le indifferenze di correnti
Il sigillo di un sorriso beffardo
imprime forza all'ombra
che si allunga a cogliere una carezza
dal nudo arbusto
Dissipa così la piaga
di un confuso sentiero
agli
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| Oltre il pensiero
Non c’è più rumore
Solo fruscii
Nel sibilo dolce del vento
Danzano pensieri nel vagare assente
Al limite del suo guardarsi oltre
In ogni malcelato sospiro
In un tramestio convulso
Trapela un rimpianto
Che
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| Un naufragato dolore
Spiaggiava lacrime
Sull’arenata barca
Mostrando i suoi limiti
Era il sogno di un bimbo
L’illusione di un mondo
Di cattiverie scevro
Lo sguardo al cielo
Catturava nell’iride il raggio
Non moriva agli occhi del
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| Non chianciri picchì lu munnu
non è comi pinsavi
Sti stiddi ntà l'occhi
sunnu comu li stiddi di lu cielu
Quannu pensi e fimmini chi soffrunu
pi na spiranza
e i picciriddi sognunu na picca i libirtà
Lu barcuni
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| Scatti senza sguardi
emozioni
legate da un filo invisibile
nelle tasche nascoste
giacciono tutte le
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| Quel viso disfatto come cera
le mani conserte
e braccia pendule
di chi ha perso da tempo
l'abitudine a guardare il cielo
Un cane,
solo un cane
accoglie il tuo bisogno
di carezze,
tutte quelle rimaste appese alle dita
Tracimati gli anni
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| Dell'abbandono conservi i silenzi
di roboanti passi sugli antichi sassi
Bobine sciolte di fotogrammi impressi
lasciati al sole per sbiadirne i rimpianti
su scampoli di sorrisi ricuciti addosso
Triste felicità la mia
senza più
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| Ti suggi a stissa ura ogni matina
Nesci, e non t'accorgi si c'è u suli o chiovi
Non c'è tempu pi leggiri o pi scrìviri
senti malincunia
di comi scurri lu to viviri
Curri senza ciatu
sarvannu ntò sularu
na
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| Era solo un attimo.
Come foglia ambrata
credevo di poter volare,
prendendo una stella senza cielo
ho illuminato ogni più piccolo spazio.
Il tempo si é impregnato di attimi.
Era solo un attimo a consumare suole
nel lungo
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| Deserta spiaggia
nel deserto sguardo
frantumi di conchiglie
sulla fredda sabbia
sul mare plumbeo e immoto
incombe un cielo di malinconia
Frantumi di conchiglie
fragili e rosa come un sogno
tintinnano nel cavo della mano
ma senza
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| Tra le dita tremanti
trema il fragile stelo
trasportati dalla corrente
corrono i petali
sull'acqua cheta di una notte illune
nello sciacquio sommesso
li sento scivolare
perdersi e ritrovarsi
morire e rinascere
nulla nel nulla,
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| Dal collo alle ginocchia
taglia di sghembo una lama di sole
Scalda le mani in grembo
tenendomi in un lento, lentissimo abbandono
Non dormo, non penso...
Al
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| Le ciglia si piegano alla notte
odorosa di salmastro e gelsomino
Si fa lento il respiro
dopo l'ultimo sguardo al mare
da una finestra senza davanzale
Lì, vi racchiudo le immagini più care
rubando al segreto dell'onda
nuovi
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| Rami di salici
curvano
le spalle al vento
Non ha più senso il tempo
annullato da fuggevoli assenze
Sfumature inermi
dalla penna che scorre
tratti d'ore di notti senza giorno
Biechi sospiri giocano le gote
cristalli di un'eco
che
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Invia un messaggio privato a Pierangela Fleri.
Indirizzo personale di Pierangela Fleri: pierangelafleri.scrivere.info
| Si risveglia scostando le coltri
terra dal disciolto gelo
alla fine dei rigori invernali
Vola farfalle per dar carezze ai boccioli
colora vicoli di case addormentate
tra gli sguardi di nebbia velati
Spalanca gli alveoli al sole
nel dipingere
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| Non sei qui
mentre ti scrivo
e cerco la tua voce nel sibilo del vento
Non sei qui
mentre la brezza
sposta le nuvole e s'adagia
e muta viene a piovermi le ciglia
Penso il tuo pensiero
e sento sotto il viso
il punto fermo del tuo
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| Alienati gusci
decorano battigie
ancora ignari d'aver perduto il mare
la tempestosa risacca di scirocco
ne spinse la vita in direzione opposta
ove impavida scogliera accolse
della mareggiata gli abbandoni
e tu credesti fosse l'onda il
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| Violenti schiaffi di vento
accarezzano memoria d'arte
respirata
in una storia consumata e viva
Vicoli
adornati di ciottoli dorati e di brina bagnati
profumano di inerpicati gelsomini e lapilli di sale
Danzano falene sulle note sibilate dal
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Trattenute emozioni,
sviscerate dall'intensità
di soli sguardi
...Non guardano che altrove...
Latori di emozioni
dentro i cassetti dei silenzi
Quando avrai parole
e non più tempo per udirle
Il sole non saprà
quanta
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| Non piangere ...
un fascio di luce
adesso mi avvolge
Non puoi vedermi
ma ti sono accanto
Seguo la tua
vita dal primo respiro...
Passa il tempo
ma non quieta il dolore
Mi rivedo la bimba
che tenevi per mano
e sicura del mondo
Non
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| Fugge il giorno
prima di afferrare il gesto
parla alle cose
nel muoversi del tuo pensarmi
Guardate terre germogliarmi i giorni
vento di linfa dar vigore alle radici nuove
Non sai quant'è che attendo alla fermata
guardarmi i piedi a
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| Rugiade dorate di pagliuzze
spensero il buio dagli occhi
in un nascondersi di voci
Dentro le tasche del passato
coi dolori taciuti
e le stranezze semplici
Schizzi di salsedine sui nostri tetti
lì dove i domani sono stati scritti
non
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| Con dita fragili
ho tracciato forme sul tuo petto
racchiudendole coi sensi
in un unico abbraccio
Giocherellai coi riccioli
d'un tempo speso
a misurare gli attimi
Viaggiai con mezzi di fortuna
un bozzolo di resistenze
ignaro
di tessute
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| Quei passi di musica
nel quotidiano attendere
soavemente incisero
nel fermo immagine
delle mie certezze
Ad ogni primavera
fu lo stesso fiore
ad aleggiare profumo
sulle lenzuola stese
Dibattito acceso dalle pretese
chiudersi tra socchiuse
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| Non toccavano suolo
i piedi di un cuore gonfio di speranze
Con l'incedere deciso
varcavi soglie
di sogni senza ostacoli
Sui banchi di scuola
lasciavi incertezze fanciulle
spiegando vele
al vento di progetti adulti
Furono le tempeste della
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| Occhi ciechi
spaziavano l'infinito in cerca di sembianze
nel freddo delle attese
Il fremito delle foglie scivolava spalle caduche
nell'assenza che sentivi dentro
Vedevi sbriciolarti i giorni senza giorno
attendendo che il sole vi facesse
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| Posso udire frastuono
nella foglia che cade rotolando
l'urlo di dolore scivolare il ramo
come fosse d'ombra al vento
Posso avvertire
il ricomporsi d'ogni battito
sotto le tue mani,
e dimenticare
i perché di notti
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| Nell'incantevole sereno
d'aria tiepida di fine estate
parole schizzarono schegge
a un cielo che perdeva le sue origini
Trame intessute velarono iridi
rese cieche da un rumore
che l'eco del silenzio, assordante imprecava
Preda di uno spazio-
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275 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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