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Pierangela Fleri
Le 275 poesie di Pierangela Fleri
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| Quando il mattino chiuse gli occhi al giorno
sfilai tutte le trine
ricamate in sogno
La notte e l’alba si scontrarono
tra nuvole zuppe di pioggia e un freddo scendere di nebbia
E tu, cercasti caldo alla fiamma di un cerino
Sarà stato il
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| Mai paga di Te
Faccio l’amore coi ricordi
Dove fioriscono i fiori d’inverno
E a svegliarmi la notte, è un ritorno di luce
Tu che parli la mia voce
e colmi il vuoto che lascia la tua assenza
Dove, cade la neve sullo stesso cielo
Strade
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| Gli ultimi istanti
di un immenso amore
svanito tra spirali di fumo
silenzi di parole che l'orgoglio
ferma a metà gola
sono schegge di metallo
il respiro schiaffeggia i tasti di un sentire
avvolto dalla nebbia di un viaggio
che non ha
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| Di dolcezza inciampa lo sguardo
mentre muovi i tuoi passi verso me
in quel di te che mi distacca il suolo
saltimbanco di pensieri chiaroscuri
dove non può il sorriso sovrastare il pianto
nel tacerti urla che spezzano catene al vento
il
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| Gli occhi viaggiavano al buio
abituati a non vedere fari
in una retta senza curve
Ignoravano i segnali
di un corpo che non vestiva più
il tepore alle stagioni
nella smarrita la primavera
Sui fogli volati
le storie di immagini
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| Lapilli di fiato
mi crepano i sentieri al passo,
fili d'erba piegati dal grigiore della nebbia
inchiodano al selciato
ombre di cristalli frantumati
fermarsi come lacrime di brina
La tela sdrucita
ricordo perenne di colori accesi
come un coro
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E' al buio degli occhi
che sento pioggia scendermi le labbra
e tra le ciglia impresso il tuo andar via
Come fari di un tram
nella città
che dorme in un dipinto
Non basteranno reti a trattenere il vento
sbattere le mie persiane
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Nel gesto atteso
che non è mai arrivato
fermai il battito all'attimo di vita
del poi mai vissuto
Vestendo un abito non mio
che mi lasciava scoperto il cuore
scrissi di una gioia rimasta fanciulla
Lo sguardo fermo
agli occhi
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| E' una giostra la vita
spesso gira al contrario
si ferma nel punto sbagliato
e ti inganna
Abbagliandoti di luci effimere
scambiate per raggi di sole
Un viandante osserva
nel freddo della sua solitudine
riempendo di colore gli occhi
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| Se non mi scivolassero i graffi
come uccelli tra i rovi
se non divenissero rugiada
le gocce di sale
sparse, sulle ore vuote
di un tempo che cela dietro i sogni
il desiderio della realtà da vivere
e non fosse il vento
a riempire tasche
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| Fu il gelo a ricoprire il fuoco
ascoltandoti il dolore con le mani in tasca
nel vestito del silenzio
rimasi muta nell'urlo che non udisti,
una sola carezza ne ha impresso i lineamenti
Il mare, riprende sempre ciò che porta
e le tue
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| Ripide scale
risalgono un futuro senza passato
abbracciando un amore
vissuto prima ancora di nascere
dentro una vita che non sa d'esistere,
ma lo sa il fato
Dentro
la cornice del mio sguardo
occupando l'oltre dello spazio
senza guardare
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| Sampietrini sgranano i miei passi
come un rosario
di preghiere sussurrate
a un bivio che divide giorno e notte
nascondendomi il buio dietro le tende
sei pensiero,
fotogramma di nuvole rosa
a riflettere l'oltre delle mie distanze
Tu
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| Mi torni allo sguardo
come l'acqua che zampilla
al contrario la fonte
dove il pensiero giunge prima della voce
e sulla pelle le distanze solcano il dolore
Avrei rubato il sangue alle zanzare
per far tacere il vuoto d'occhi alle mie
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Avrei voluto
non fosse la neve
a stupire i miei occhi l'inverno
Avrei voluto
non bagnasse
disciolti sorrisi in frammentati attimi
allo sfumare del giorno
non udire parole sorde
senza il battito in gola
Avrei voluto
non essere l'ombra di
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Fermo, nel buio della notte
mi rapisci le labbra
e nei miei occhi si accendono le stelle
Se non mi scivolasse tra i battiti del cuore
fermerèi quì il tempo
Se non vedessi oltre l'invisibile
sentendo una vertigine
spingermi
come
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Indirizzo personale di Pierangela Fleri: pierangelafleri.scrivere.info
| Un sorriso si è impresso
al posto del trucco
colmando un cuore brullo
vestito di nulla
al tramutarsi di eterne illusioni
L'urgenza di viverti
mi fa volare i passi fermi
da troppo tempo appesi ad arcobaleni sbiaditi
guardati da iridi
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| Armoniche movenze
adagiano passi di danza
senza toccare il suolo
L'occhio non oltrepassa
lo sguardo
sulle maglie impigliate
Gli spettatori non si accorgono
del frastuono di un acerbo battito
come carezza che passa
nel linguaggio di un
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| Tra disegni di sabbia
lasciati dal vento
l'eco delle tue parole
a scompigliarmi il senso
La mano non trova la mano
in questo vuoto che fà male
leggendomi la vita prima d'essere vissuta
e le parole scritte senza averle pronunciate
E'
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| Pensavi fosse miope il cuore
che apriva le braccia al tempo di un sorriso
lasciando poco dopo nevicarti la pelle di dolore
Richiudevi a riccio la fuga a ritroso
come un lampo fugace,
finché un temporale improvviso
non ruppe tutti gli argini
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| Eri poco più di una bimba
quando scrivevi desideri,
nelle lunghe lettere d'amore sognato
sfogliavano sogni d'attesa
trattenendo i giorni, legati
in una scatola
erano scritti a lume di candela
imprigionando e imprimendo con
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| Denudate mani
volteggiano l'aria
deponendo sulla deserta spiaggia
barca e remi
Sei un'ombra che si sposta
senza meta
tra i relitti lasciati dall'onda
che ha incrociato destini per disperderli al vento
Garriscono grida
galleggiando come
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| Voglio regalarti ricordi
di un’infanzia felice
dolcezza di more mature
sulle labbra viola
Perché riesci a suonare nel mio
corpo tutte le melodie
Camminare con te
su qualsiasi direzione
apre gli occhi alle immagini
guardate sempre e
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Si dissolvono ombre
in questo disordinato andare
per strade trafficate
consumando di fretta le ore
senza mai fermarsi a pensare
Respirando a metà
tra l'asfalto e il cielo
giocando a dadi i ma e i sé
Mi dico passerà,
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| *
Il mio tempo non ha più lancette
il viaggio è partito prima dei bagagli
le sole braccia contengono quel che serve
Spogli le mie incertezze vestendole di solo amore
non sanno più di parole spedite alla voce
nè é
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| Non so amore
se le parole s'intingono d'inchiostro
in questa notte scura
Solo scarabocchi d'assenza
a misurare silenzi
ed invecchiarmi i sogni
Avverto il tocco di mano invisibile
tra i capelli a reggera su un giaciglio di sassi
E non so,
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Era il tempo dei grilli
quando guardavi passare veloci,
le nuvole sul tetto di casa
Non ti mentivano i giorni
Aspettavi che la notte svanisse
sulle ombre lasciate dal sole
alle pareti del cuore
Cercando il ritorno del tempo di
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| Ascolta la mia voce nel silenzio
una nenia si spande
Un vino generoso mi rende allegra
mi perdo tra parole non dette
Farfalla tu
lieve ti posi sulle gambe
ascolto i sussurri e il fruscio delle ali
una musica li incatena
e prigioniera mi
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| Vedo i riflessi
nel fiume che scorre
e mi torna indietro quella domanda
partita e rimasta in gola
Come una lettera senza saluto
Ma all'inizio io, non scrissi mai
la parola fine
E chissà perché
sogno
un volo di
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| Quando ti chiederai
il perché di un tempo
che ha fermato le parole
ad inventarti qui
E mi cadranno sorrisi
in una pozzanghera che galleggia foglie morte
non sarà più l'amore
a lacrimarmi il cielo
Si capovolgeranno i
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275 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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