Melodia dolce
di uno strambotto,
apri il cuore
alla donna che amo.
Accarezzale l'anima
rima baciata,
chiedi aiuto
al firmamento.
Accendi una fiamma
nei suoi occhi,
eco soffuso
di note cadenti.
Sento un palpito
ed è sentimento,
leggi
|
|
|
|
Invero vorrei specchiarmi,
tranquilla superficie
d'acqua di mare.
Vedere immagini delle cose,
idillio semplice e soave,
riflesso in te.
Dimenticare divelti pensieri,
che lasciano impronte
come elefanti.
Spiccare il volo
verso limpide
leggi
|
|
|
|
Barlume di luna
venato di bianco,
debole, incerto,
lasci vedere
un nome, una data.
Disbrami un ricordo,
labile scritto
d'amore passato.
Istintivo, irruente
quel " t'amo per sempre"
svanito nel nulla.
Canapo
leggi
|
|
|
|
Logore dal tempo,
hai succinto le mie vesti,
sublime gioventù.
Dissetata dal passato,
hai risparmiato
il cuore mio,
ridente di fanciullo.
Stagione andata,
un frutto raccolto,
quel che ero
non sono più.
Eppure son
leggi
|
|
|
|
Sbrannuzziannu
nti la tila li culura,
mi cumpari la natura.
Mincarmu, cuntentu...!
Nenti, nenti fussi cosa mia?
Ma di chi nnicchi - nacchi...
nprisiari!
A pittura è puisia,
applicaziuni, amuri e fantasia,
nsustanzia t'appirsunari,
leggi
|
|
|
|
Farfalliannu a pampinedda
scinni bianca e nica, nica.
Posa, seri, crisci ranni
ammucciannu li vrigogni.
Tuttu chiddu c'ancipria...
cancia facci criri a mia.
Finu a quannu s'ammanteni,
nun ti ricu chi succeri.
Pari una c'avi i
leggi
|
|
|
|
Prima c'arrivi a mari...
c'è a rrina.
l'unna a porta,
u vientu a rumina...
saddu cu a fici accussì fina?
Crisci e s'accumma,
cco suli s'anciamma,
cancia la facci...
quannu si vagna.
Ci fai castedda,
ponti e casuzzi
sulu a
leggi
|
|
|
|
E' nu cuocciu
ri muddura
ca nta nciuri
si va pposa,
ccu nu sulu
filu i luna
luci
ri milli culura.
Ti fa tessiri
li stiddi,
suonni u munnu
a uocci apierti,
i stessi pizzuluna
ti parunu carizzi.
Ccu lu suli
nun si squagghia,
e
leggi
|
|
|
|
Sospeso sei nel nulla
rapito dal tuo ego,
non tenti di mediare
nemmeno per pietà.
Il tuo sguardo sale...
chi lo porta giù?
Convinto di sapere
esisti solo tu.
Vacillano i tuoi passi...
non li vedi più!
Rinnega per un
leggi
|
|
|
|
Ti consegno al vento,
triangolo di carta,
ridente di colori,
pronto per volare.
Disegni volteggiando
geometriche figure,
trasporto evasione,
dimentico del tempo.
Legato ad un filo,
non ti lascio andare,
trasportami conte:
regalami... un
leggi
|
|
|
|
Quiete,
pacatezza di pensieri,
come l'ondeggiare di fronde,
cullano la mia anima.
Spazi vuoti
assediati dai richiami
della natura umana,
infrangono l'equilibrio.
Naufrago...
peculiarità dell'essere
che s'intreccia
con l'armonia
leggi
|
|
|
|
|
Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a stragio.
Sono come gli altri.
Un altro di quelli,
semplicemente uno.
Sono quello e l'altro
ma non nessuno.
Ma chi?
Un nome e nient'altro,
o qualcuno?
Fumo e scintilla
di questo si tratta.
Ho scoperto la carta:
"sono uno che
leggi
|
|
|
|
Lo so!
L'immaginario è poca cosa
per conoscere i miei simili.
Provo!
Non ho riferimenti:
proprio nulla.
Tutto è imprevedibile,
incontenibile,
inaffidabile.
Risucchiato in un vortice,
non so intuire.
E' bello
leggi
|
|
|
|
Avverto il respiro
del tuo infinito,
azzurra distesa
solcata d'uccelli.
Naufrago spesso
nel tuo silenzio,
nutri d'immenso
il mio cammino.
Custode amica
di un mondo migliore,
mi sei vicina
nelle speranze.
Diaframma di luce
mi lasci
leggi
|
|
|
|
Voce spenta
di un vuoto silenzio,
il suo nome è " violenza",
subita o vissuta.
distrugge i sogni,
infrange la vita.
Grande paura,
baratro immenso,
è proprio finita?.
Cresce violenza
se accetti violenza,
leggi
|
|
|
|
Bagliori mirati
di fasce di luci,
rubano al buio
tanti segreti.
Chiese, palazzi,
strade, viuzze,
basole asciutte,
emozioni di notte.
Sagome d'ombre
più lunghe, più corte,
giocano insieme
fanno ritocco.
Vado a
leggi
|
|
|
|
Erbetta malinconica
sul ciglio della strada,
sei sempre calpestata
con grande indifferenza.
Nessuno che ti vede,
nessuno che ti pensa,
non ti dicono una parola,
ti negano l'esistenza.
Eppure è così semplice
accorgersi di
leggi
|
|
|
|
Noi ci conosciamo,
oggi ancor di più.
Ti ho sollecitato,
pensavo fossi lento.
A volte ho preteso
che ti fermassi un po'.
Tu vai avanti,
io mi fermerò.
Commento:
se non ci fosse il tempo?
Un giorno...
lo saprò!.
leggi
|
|
|
|
In quel posto,
seduta,
c'eri tu
mamma,
non lo posso dimenticare.
Ora è vuoto,
lo occupo io
per ricordare:
sorrisi, battute,
carezze, rimpianti...
mi manchi.
leggi
|
|
|
|
Annulli la paura
nel silenzio,
ingannevole rifugio
del tuo io.
Chi sei... dove vai?
Più non sai,
lasci spazio
al peggior nemico.
Ricorda chi eri
insieme agli altri,
prima di chiuderti
come un riccio.
Grida, grida
leggi
|
|
|
|
|