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♦ Gianpiero De Tomi | |
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Giancarlo Fiaschi
Le 766 poesie di Giancarlo Fiaschi
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| Si ripete la scena,
dramma allucinante
divori in un attimo
dell'uomo la ragione.
Quale progresso
offre il nuovo tempo?
Riproposto quel solito schema
sordo e arrogante al sentimento...
La condanna decisa,
l'orrenda esecuzione:
giustizia
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| Quotidiana fumosa realtà,
dal subdolo potere
addomesticata verità,
tenui segnali trafelati
sfuggenti affiorano.
Calzante l'esempio
nell'incedere moderno:
un po' taciuta,
camuffata per il gioco
che più aggrada,
in
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| Sbocciata primavera,
sipario aperto
di un meraviglioso passaggio.
Ingrato compito
di occasionale testimone,
nell'udir
lo squallido ciarlare.
Perché deprimere
la ricchezza del nuovo,
che rigoglioso appare?
C'è garbo e
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| L'esagerato sfarzo stona,
la bellezza:
è una realtà semplice,
pulita, non montata,
in naturale aspetto
esplica la genuinità più vera.
Il semplice è aspetto bello:
una beltà amica
che tutti possono
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| Da quel semplice pensiero
essenza di rigogliosa impronta,
allineate e accorpate parole
che si rincorrono nel naturale sentiero.
Nell'attimo dell'amicizia
coglier succoso frutto,
sostanza che apre le braccia
e senza parsimonia lascia
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| Giovane senso
dell'umano destino,
di quel sapere universale
solo nozioni schematiche
abbiamo recepito,
altre verità ci sfuggono...
Monumentale presenza,
se tu avessi voce e idea
mi siederei dinanzi a te
ad apprendere,
come scolaro
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| Le mura sembrano parlare,
occhi a scrutar fratelli
in ripetitivi giochi...
Fra cianciane
e frasi banali,
cresce il seme della verità,
s'impone con forza
in rovente discussione,
la ragione...
La caffettiera sbuffante
a infonder ottimismo
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| Quiete e silenzio
proteggono sereno riposo,
mentre tenebre notturne
lasciano spazio
al giorno ritrovato.
Tenui profumi di vita
si fan strada,
scena vitale
in crescente frastuono
a scalzar il notturno pensiero.
Nelle modeste
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| L'amor non può esser razionale
costruita schematica relazione,
interessi e obiettivi mix normale:
ma l'input, ha una corsia preferenziale.
Non c'è ragione profonda per spiegare,
uno sguardo, un odore:
quell'attrazione
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In quest'aula- magna il professor arringa
parole e buoni intenti lodevoli spiega
è quando fa il
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| Quattro passi nel verde
per riscoprirne l'odore,
e melodiosi insistenti suoni
che si mimetizzano fra i rami.
Quattro passi per misurare
volontà e forza interiore,
per stimolare il corpo pigro
a un esercizio supplementare.
Quattro passi
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| Velate nubi in transito
bacio lieve alla madre terra,
vento promiscuo a dissipare
carovane ombrose in lento scorrere.
Caldo tepor a prender corpo
invitante nel primo meriggio,
desiderio di campagna in bisesta primavera,
che ha appena schiuso la
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| Deluso assiduo tifoso
il vero calcio è in disuso,
la sberla odierna
rompe la velina
e lo mette alla berlina...
Valori palesemente dimenticati
e tu ingenuo continui ad eccitarti,
non ti scaldar troppo fratello
il presente è un falso
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| Tutt'intorno quiete
e l'anima a ritemprar
l'Io interiore,
il glorioso momento
non va
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| Settimana di passione
solennità fondante a rinnovar la visione,
di sovrana fede propositi a iosa
ma la coscienza è oscura e non tersa.
Noi esseri viventi di un Italia,
in scafandri imbellettati
raminghi in sentier
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| Desiderio in occhi semplici
di volgere oltre lo sguardo,
generoso messaggio interiore
verso quel mondo esterno,
che invitante ti coinvolge.
Una pausa, un desiderio
ricolma la tua giovane idea,
forse sordi non comprendiamo
quel tuo invadente
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Giancarlo Fiaschi.
| Lieto meriggio
nel tepor di primavera,
gradevole clima
e buon umore invita.
La campagna a festa vestita:.
nuova linfa
per dar brio alla natura.
Un cinguettio festante
nel cielo colora,
ammaliato osservo
tracce rapide in vortice,
ma la...
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Solo nella stanza
in ovattati silenzi,
l'orologio amico
nei suoi rintocchi,
irrompe solerte
un camion nella notte...
e tu vivo...
in pensieri e respiri:
segugio dietro la conta...
Tenebre fuggenti alla deriva
e l'aurora che palesa la vita...
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Buio che penetra anfratti dell'anima
morso vorace a bloccar la figura umana,
dibattersi in tormenti lungo la nottata
e l'aurora cielo terso dinamico non trova.
Quel grigio sfumato si rinnova
e tu, uomo alla... deriva
fra flutti della
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| L'attimo di una sera eccitato
da gioia e brio contaminato,
verdi bocci in fiore, aperti
alla vita, in genuini lineamenti.
Un botto... un lampo... uno schianto
all'unisono s'ode solo lamento...
che lacerante inonda immagini
in quel calvario
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| In alba di ieri uccel di nido
il lavoro con veemenza preso al volo,
dell'ideale la bandiera come credo
e nell'unità, diritti acquisiti senza dolo.
In lustri di filate primavere, il grido
di un quotidiano sommerso,
da nebbie di
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| Tiepida la scena or si presenta
allontanate nebbie e gelide brine,
gradevole il risveglio mattutino
e l'occhio deciso di sol amico
invia caldo tepor in alba lieta
in quel ciel, che sa di primavera.
La campagna fresca e accogliente
nuova linfa
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| Senza retorica di sorta
l'amore è grande svolta,
alti pensieri posta
per dare alla vita una svolta.
Consapevole e pregnante, imposta
in gioco d'anima la risposta,
del gorgo insidioso che ti sposta,
per vivere in armonia con l'altra
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| Vai solerte nella sera
accarezzando l'aurora,
che la notte si palesa...
Gusto infonda per la via
e nulla tolga alla fantasia:
un tutt'uno a casa mia...
Il sentier per l'alta vetta
stretto, stretto, si prospetta:
stringi i denti e forza
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| Fiumi di parole
trafelate,
rincorrono il domani
in abusata retorica,
a dissipar generose essenze.
Limpide ali tarpate alla deriva
di un tempo avaro e
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Petali di rosa nell'aria tersa
mirabile e di profumo intrisa,
ruvida spina carezze
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| Quale ombra si appresta,
il volo emula
l'amico gabbiano roteante
nel suo ripetersi marino.
Non epica vita,
non realtà superiore:
- Solo essere vero
nella quotidiana scia!
Superbo il pensar
di piccolo uomo:
non idilliache
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| E' nera cronaca
schematica e insensibile,
tutto gettato in piazza
senza ritegno alcuno.
Freme dolente
la nobile sensazione,
inconcepibile
tanto odio trovare
fra uomo e uomo,
vedere fini assurde
per atti egoistici e
malafede...
Dove
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C'era un tempo antico
dove voi eravate miraggio
di esuberanza e scherzi,
fra noi piccoli monelli.
In febbril baldoria
leggiadri a troneggiar
in variopinti colori:
di sana gioia testimoni.
Avvento rapido in giochi nuovi,
di un progresso
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| Or sei a casa donna:
incerto essere,
mente irretita
dall'aliena voce.
Con crudeltà oltre gli schemi,
famelica t'avventasti
su colei,
che ti donò la vita.
Iena spregevole,
malvagio sciacallo,
vipera spietata: in quel
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766 poesie trovate. In questa pagina dal n° 691 al n° 720.
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