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Giancarlo Fiaschi
Le 766 poesie di Giancarlo Fiaschi
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| Con la primavera tutto colora
nel brio di luce la giornata rincuora,
tra profumi diversi di germogli nuovi
in questo clima che fa migliori.
Il contadino nel campo ne do di petto
e ogni angolo lavorato e seminato,
mentre il passerotto vola
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| Nell'agonia di ideali
misero uomo trafelato
pregno solo di follia,
servo ottuso di parola
che lancia odio e affonda
il dardo nella massa.
Non ti far trascinare
supino in quel crinale,
dove proclami di guerra
si alzano tuonanti
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| Incontro di storie
tempi ridesti,
dove la vita colora
cammini diversi.
Parlar di percorsi
mutevoli momenti,
lungo il sentiero
ognuno porta il suo peso.
Flash che filmano
essenze e momenti,
di lunghi viaggi
o percorsi corti.
Visi belli e
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| Ci sono storie
che narrano di vita,
non solo di parola
basta quell'immagine
di ruderi semi- diroccati,
a mostrarci il tempo
che passa inesorabile
e l'incuria che li lascia marcire.
Quanto abbandono
nel tempo dello sperpero,
oggi si brucia
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| Interrogati uomo
perduto su quel crinale,
dove il rispetto lo getti
come un sasso nel mare.
Alberga la vita in comunione
ogni spazio vuol considerazione,
ogni strada e ogni bivio
portano tutte verso la condivisione.
Apri l'anima ignobile
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| Silenzi che invadono
ancor di più la scena,
ora rinchiusa e assente
nel tuo mondo distesa.
Sempre meno il contatto,
lì remissiva e isolata
lo sguardo disperso
senza verve d'espressione.
Occhi socchiusi adombrati
persi in quel
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| Primavera di colori puliti
e vola il sogno senza inviti,
in quest'aria dolce perduti
dal contatto di natura plagiati.
Vanno i passi più spediti
nei giorni chiari e miti,
meraviglia di fioritura nei prati
profumi e odori nuovi carpiti.
I
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| Nell'insano vortice
tu misero uomo
avido senza sale,
annaspi.
Va
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| Attesa che prende la via
verso l'attimo fuggente,
cercar la limpida ragione
per dar significato e brio
a quel tuo incedere costante,
o pellegrino lungo la traccia.
Tu che cerchi quel significato
e guardi oltre l'apparenza,
cerchi nei meandri
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| Ancor riprende la scena
il fuori con i suoi colori,
natura che riconcilia
fragranza vera di vita.
Non pensare troppo uomo
segui l'umile sentiero
che la notte è vicina,
non essere zavorra tesa.
Gusta appieno la meraviglia
che l'oggi
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| Ora che il pesco è in fiore
e il chiarore tutto ammanta
è già tempo di perdersi in campagna.
Rigirar la ruvida zolla e mettere
a dimora ogni piantina, in quella magia
di natura ancor colorar la vita.
Essere accorto e
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| Storie che raccontano la vita
pensieri oltre vetrine e mimose,
seguir fedele il passo e dialogare
e dimostrarle di saper
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| Ti ho incontrata per caso
in gioventù baldanzosa
impaurita e scarna o poesia,
quel tuo verso che raccontava
quell'attimo in fuga
poi ti ho persa un po'
nel travaglio dei giorni,
dove l'opra aveva priorità
e ti ritrovavo ogni
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| O mio caro padrone
che ti atteggi a superiore,
mi fai passar male
da tutto il vicinato
non lo vedi che intorno
ho tutto sporcato?
Lo so che mi tieni da re
tutto lustro e pettinato,
leccornie prelibate e succulente
per il mio palato
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| Raccontaci o donna
di ogni tua storia,
tu che hai condiviso
in lungo e in largo il creato.
Troppe volte
per te dall'Asia, Africa
e fino alle lontane Americhe
è arrivata la vil mannaia,
a soffocare tal bellezza
di primavera in
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| L'amore ha
gli occhi del rispetto,
chiede solo
umiltà d'affetto,
non fronzoli
sdolcinati sterili.
Giorni fuggiaschi
oltre nebbie e veli
e vola la colomba
oltre la solita radura.
Ti prende la mano
e sciupi la scena,
cane
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Giancarlo Fiaschi.
| Ora che gli amici son dialettali
non li voglio seguir su questi canali
ma di filastrocca ardir ai commensali,
in quest'umidore che ci lascia soli
nei nostri pensieri colti o banali
di un oggi che trova pochi solidali.
La famiglia era al fuoco in
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| Esser del monte esistente
scalatore di buone intenzioni,
andar oltre le guglie ardite
nei meandri delle sensazioni,
sentirsi leggeri come l'aquilone
liberarsi in aria fra le nuvole.
Cercare del profondo il senso
quel do di petto alla
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| Le parole come oppio che sale
nelle zucche attente a bere,
ogni sillaba fa battere il cuore
nel sentirsi appagati di sensazione,
speranzosi di azzurri cieli
e relegar la tempesta in altri lidi.
Tutto ha un senso e lascia dentro
la certezza che
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| Sera d'attesa che parla,
silenzi di pensieri al vento
nel crogiolo del tormento,
realtà che ci fa paura
per un addio che lascia ferita
e tu pellegrino avulso d'inciampi.
Mirar quel futuro più spoglio
senza memorie che
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| Ora che balla ancor la zolla
in quel cratere straziato,
dove l'uomo a fatica cerca
spossato di riavviare la storia.
Mentre gli armenti arrancano
sotto un cielo burrascoso
e la tormenta ha tutto imbiancato
il paesello arroccato e
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| Dove va quel briciolo d'umanità
in questo labirinto di regole
che strangolano sempre il più debole?
Lasciato all'addiaccio nelle sue miserie
da un falso potere che umilia e divide:
in quegli esempi d'odio e terrore.
Disegnar nuove
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| O Inverno che lasci traccia
or che modelli e stendi
quel velo sulla terra madre,
quel bianco chiarore di brina
senso vero di stagione
espande profondo l'imposizione.
Non sarà il rigore del gelo
a negare la vita che qui cova,
sotto la
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| Grigiori e bagliori che cozzano
in quel fuoco che brucia dentro,
il segnale di vera vita che preme
mentre volge lo sguardo
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| Una storia senza memoria
sono gli attimi che volano
nel crogiolo del fare d'abitudine,
senza chiedersi mai un
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| Tempo particolare mi coglie
or che sono solo senza le note,
pulviscolo fra le macerie
quante parole nascoste là,
ma il buio ora le tiene prigioniere
e quella parte di me è persa.
Sera di lunghi coltelli,
tu speri ancora di
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| Ora che il clamore delle feste
lascia il posto alla riflessione,
pian piano si spegne l'albero,
si sfa il rituale e suggestivo Presepe,
pure le luminarie commerciali
da alberi e balconi con Babbi Natali appesi.
Cosa ci lascia nell'animo
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| Stasera passerà ancora
con la sua abbiglia- tura,
con la scopa all'avventura
lei di tutti ha premura,
arriva svelta fra le mura
e in un attimo è già fora.
Cara Befana tutti onora
dal bimbo che t'implora
e al vecchietto
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| Silenzioso il pachiderma
solo soletto abbandonato,
ora che la sbornia è passata
lui ripiomba nella noia.
Si... ogni tanto le coppiette
di strafogo nei paraggi,
in quel mordi e fuggi galeotto
gli fan salir le febbril voglie.
Poi ripiomba nel
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| A passi lenti nella storia
ricordi di lotta dura
dove l'unità era il perno,
momenti esaltanti
di battaglie d'ideali,
mentre oggi solo fiacchi
distratti commensali.
Intorno retorica
e tanto zelo,
quali esempi han futuro?
Uomo il nuovo
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766 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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