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Giancarlo Fiaschi
Le 766 poesie di Giancarlo Fiaschi
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Nasce sofferto il nobile verso
soggiogato da un tempo perso
in bagliori fatui d'apparenza
pieni di se e parchi di sostanza.
Fratello vai oltre la rimbombante riva
prenditi in mano semplice la vita nuova,
in comunione togliti sicuro la macchia
e
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Raccontare storie di un aspro divenire
nella grande kermesse della vita
un gozzovigliare senza pudore,
sempre nuove strade ambigue
senza vincoli morali da seguire
nell'apparenza che non ha sapore.
Mode sempre più invadenti
rapiscono
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Amico vivi il tuo tempo
fra incomprensioni palesi
propositi lasciati al vento
e brevi successi del momento,
che mostrano ben presto
tutto l'amaro ivi nascosto.
Non ti far prendere la mano
vai sicuro lungo il sentiero,
sporcati le mani nel tuo
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Oggi che il tempo ricorda
quella fabbrica sorda e angusta,
dove il martirio impose dazio
a oltre cento donne in movimento:
in quei ritmi da schiavizzante impegno
si consumò il torbido scempio.
Lasciati i fatti alla pubblica opinione
dove
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Sono palesi ancor i segnali
di quell'umidore fra le mani,
che ha lasciato panico e sconquasso
nell'invadente ardire di contrasto
di un esondante pensiero:
depresso ha steso il suo velo.
Oggi la scena è mutata
buon pensiero ha portato la
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Incedere apatico senza sole
e nel quotidiano veder morire
il giusto senso dell'input interiore,
alla buona e parca la riflessione
nel semplice rispettoso assetto
e tutto diventa un tormento.
Lasciato in balia del vento
l'elementare senso di
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Cade il messaggio di natura
nel vortice che imprigiona,
ora sbatti a terra la tua gloria
sorella grandine aggressiva,
sprigionata dal pregno velo
a invader ogni metro di suolo.
Trasportata da carovane erranti
in questo cielo cupo e nero,
dove il
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Desiderio che prende forza
di un oggi affievolito d'intelletto
dove la strada ingorda è più seguita,
ti sazia ingenuo l'apparente retorica
di un progresso viscido e schizofrenico:
lui scioglie i valori e li disperde alla
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Quieta è la notte nella sua cadenza
fuori la vita ancor mostra la presenza
in quel rosario inconcludente,
si dibatte sempre fra amore e odio
la valle d'emancipazione e perde i colpi,
sommersa dall'egoismo senza ragione.
Speranze disattese
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Se ne va il tempo lungo il sentiero
e il mare come specchio dell'anima,
in profondità d'abissi la vita vegeta...
voragine distesa per annullar distanze.
L'acqua marina culla materna la terra
e mira lo sguardo attento verso il
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Si presenta il Carnevale col suo berretto
nel ballo allegro e divertito largo e stretto,
tocca i cuori un po' assopiti nel loro difetto
musoni sempre a pianger per quel quadretto,
che ruba l'attimo e spreme senza rispetto
ancor lanciati a seguire
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Il senso della vita non è utopia
quando si segue accorti la via,
in quel giusto passo non gettato
odorar accorti dei profumi gli aromi,
in quest'incedere un po' fiacco
coltivare sentimento per i giusti amori.
Mia dolce compagna
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Tempi moderni dove il serio
non ha più il meritato premio,
spettacolarizzare il consenso
è il nuovo che ha preso campo,
questa vetrina dell'apparire
crea sgomento e non toglie la sete.
Non è più solo la farina del
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Sempre appeso a quel filo
nel semplice ritmo ripetitivo,
che batte dove il dente duole
e lascia sempre nuove scorie,
come foglia in balia del vento
sbatto alla cieca nel mio tormento.
Limpida e lucida visione
di obsoleto romantico passato,
dove
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Sono le parole che esprimono pensieri,
sensazioni e sogni dentro prigionieri
prendono liberi e zelanti il volo
armonici nel corposo loro senso,
si misurano accorte con altre compagne
raggiungono borghi e campagne.
L'arte della parola
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Ci sono ore che ti rubano la voce
e ti lasciano incerto e solitario
a crogiolare fra le fauci del dubbio.
Colori di vita in apnea conditi
e abbandonati all'incuria
nobili ideali, profondi e impagabili,
messi sotto al dio consumo
rapace piovra,
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Giancarlo Fiaschi.
Si muove stanco il volitivo passo
disegni di vite lasciate alla deriva,
figure emarginate nel gorgo impietoso
costrette a rosolare dall'ignavia
di una boriosa società saccente:
parla... parla, ma non conclude niente.
Basterebbe poco per
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Tu uomo folle hai messo in atto
lo sterminio di massa senza ritegno,
hai schiavizzato fratelli in squallidi lager
per quei tuoi principi assurdi,
rei soltanto di esser diversi
e con infamia umiliati e soppressi.
L'unione nelle diversità
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Si dissolve la certezza
trafelata e spazzata via
dal grigiore che alberga
in ogni lido e in ogni via:
- Piange straziata l'anima
questi figli sono in miseria!
Come un vorace ciclone
ogni certezza lasciata al macello
di quest'oggi senza
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Sempre presente la giusta lagna
che persistente tesa ci accompagna,
raccogliere i frutti è una cuccagna
se
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Tu sei regina complice nell'amore
cerco sempre quel tuo sguardo senza pudore,
una carezza gentile sulla pelle rinnova l'ardore
e nell'autunno di vita continuiamo a sperare.
Tu sei regina nel far della mattina
quando il sole è alto o sotto
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Di fronte a un foglio tu marchi il verso
in fluido intento e ne sei contento,
messo assieme il genuino componimento
posti umile il vivo messaggio,
senza pensar troppo a approvazioni e lode
che acclami il tuo naturale ingegno.
La nuova tecnologica
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Stesa sagoma di madre che giace
nel solito lettuccio organizzato,
invadenti segni artificiali a invader il corpo
ormai diventati amici di viaggio.
Il cuor duole ogni mattina
quando la sveglia invita all'adunata
e varco quella porta
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La notte è sentimento caldo
che invitante t'accompagna a letto,
ragione profonda per meditare
nella quiete che avvolge la visione,
ricerca di passato e presente
che ti sfugge e ti mette alle strette.
Forza uomo vai aldilà del
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Navigatore di sogni
tu passi e vai
verso l'orizzonte,
che subdolo si distende:
immagini colorite
fra passato e presente.
Si perde la tua mano
generosa fra il rimbrottare
dei tini e le drupe al vento
in irti e velati declivi,
mentre la
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Incontri per strada giusto la storia
del semplice senza retorica
e dello zelante arricchito
di buone maniere non condito,
sul piatto poggia il soldo
e ti lascia nello scosceso profondo.
Incontri gentili buone maniere
e chi ignorante affoga nel
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Rarefatta è quell'aria di bottega
pochi avventori e la stanza fiacca,
nel silenzio la caffettiera riposa
e non sparge intorno tutto l'aroma,
solo quel tran... tran... ordinato
per le membra del grigio andare.
Osservo l'immagine
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L'amore è vento ammaliatore
incontro fra corpi e parole
che invitanti ti prendono per mano,
in gioia vola il giulivo pensiero
libero a infrangersi
nel comune desiderio.
Ti perdi nei meandri
fra desiderio e cruda realtà,
ogni flash
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Nel vortice si fa sera,
in stato e gretta miseria
di valori dispersi
l'amor perde la strada.
Non amo l'eclatante gioco
sotto i flash puerile moda,
un giorno li metti in vetrina
e poi stacchi s memore la spina.
Viandante... tu sei uomo!
Nel
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Parla o poeta... lasciati andare
il verso che più t'aggrada
riempia questo vuoto gretto d'usura,
quest'immagine rimbombante
senza limiti e porre idea
oggi lancia le sue mire oltre la soglia.
Vai... lungo l'usuale sentiero
che porta
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766 poesie trovate. In questa pagina dal n° 451 al n° 480.
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