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Giancarlo Fiaschi
Le 766 poesie di Giancarlo Fiaschi
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| Voglio scriver parole
su un foglio ingiallito,
ogni verso lucidato e pulito,
rapire l'attimo che vola
come fosse una parola sola
e immergermi nel sentiero.
Uomo che fuggi le tue colpe
cerca sempre la giusta parola
e il fardello avrà un
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| Sconvolge e avvolge pregno l'attimo
nella cruda e assassina enfasi,
che rimbombante sradica e abbatte
furia omicida di un quadro a tinte fosche.
Basta quell'attimo per sconvolger tutto
e gettare in ginocchio il volitivo contadino,
far vivere
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| Va il pensiero fuggiasco
verso il lido di ieri,
vitale nastro girato
particolare già raccontato.
Ricordo fresco e presente
che quasi tocchi concretamente:
è solo l'illusione di un attimo
ma... quel tempo è volato.
La vita
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| Canta il silenzio la sua canzone
in questa notte che svolge l'ultimo tema
e un timido misero chiarore
annuncia dell'aurora i primi vagiti.
Quanto rumore nasconde la solitudine
mentre prende corpo il generoso e puro
sentimento nel suo chiaro
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| C'è sempre quella luce ardita
lungo il viale della fantasia,
la scommessa al buio vale il rischio
di vedersi trasformati allo specchio:
-chi non risica non rosica-
non è un detto è storia,
che dà il là e miete
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| Vorrei scrivere di un mondo d'ideali
che offra spazio a tutti i commensali,
un mondo diverso dove l'uomo non fosse solo
quel minuto bruscolo asservito al capitale,
dove l'egemonia del potere è sempre in vetrina
e la sostanza relegata nel
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| In questo tempo che avaro ci toglie
la purezza di sentimento e distoglie
dalla vera essenza del puro sentimento,
oggi più crudo è l'atto del momento.
Riflessione e crescita appesantisce la sagoma
nel solco segugi ognuno con la sua
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| In questa oscura e fresca sera
va il passo nel suo magico canto,
rotondo il ritmo che parla al corpo
e allo spirito offre il giusto spunto.
Solo fra i miei pensieri troneggio
nel mirabile proscenio tutt'intorno,
mentre un velo di nubi
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| Si snoda parallelo il quieto vivere
di due mondi tesi nel far quotidiano,
o mio caro amore che fuggi decisa
alle prime ore dell'alba sempre assonnata
verso la travagliata meta d'impegno
e mi lasci solo in balia di quel sogno.
Ti vedo ancora
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| Tu che mimi i versi di cultura
lascia codesta ingombrante armatura,
non insinuarti troppo fra gli edotti
o l'amara prece ti desterà dalle tue nuvole,
spesso i sogni son furtive chimere
e lasciano in palmo di naso te e il tuo sapere.
La
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| È la sera che quieta si riappropria
di quella vivida aureola di favola,
silenzio che trattiene l'attimo e ti plagia
in quel passo disteso rapisce e esplora.
Fra vegetazione e superba natura
si nasconde tutto il senso globale,
in ovattata
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| In questo rincorrersi
di aggressive storie,
dove la ragione
è relegata nel cassetto,
si nota un mondo che va
verso i titoli di coda
e la fantasia smorza
sfavillanti colori.
Non più quel messaggio
solidale che rispetta,
oggi
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| Si desta incerto il mitico giorno
nel suo tepore senza eccessi,
dove corolle di carovane in transito
fanno il bello e cattivo tempo.
Oggi la spiaggia si mette in festa
a tutti offre un ristretto spazio:
nel confabular disteso si ritrova un
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| Insonne è la notte che apre il sipario
su quest'oggi carico d'inquietante accento,
fiumi d'odio prepotenti invadono
e ampi squarci di terrore minano il creato.
Perché al fratello nel tuo atto di fede...
famelico recidi il capo?
In
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| Passano i mesi rapidi
e si accavallano le stagioni,
a ogni mia frugale venuta
la vedo sempre lì in bellavista,
il portamento è sempre distinto
ma nel suo profondo la tristezza abbonda.
Mia cara madre non vieni più
a riempirla
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Disegni lontani oltre il velo
che sbiancato nasconde il colore,
di questo sole un po' malato
nel frizzante meriggio ove l'onda sbuffa.
In questo Agosto prigioniero
del particolare cliché e non cambia verso,
si dipana la scena
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Giancarlo Fiaschi.
Natura che invitante porge il viso
in quel lieve arpeggio ben nutrito,
ove le variazioni in un ampio testo
si rincorrono e offrono magie del verso.
Udir parola diversa nella sua impronta
tante più voci nell'orchestra di campagna,
non
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Il silenzio un po' irrequieto della notte
non offre un linguaggio forte,
lievi son le sensazioni amiche
nel bisbigliar silente dell'odierna cornice.
In quel pensiero generoso di confronto
meditata tutta la ribalta sull'odierna scena,
or che
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| Sfoglia la margherita e guarda il film
di quest'oggi che si sfalda in ogni angolo,
tu umile proletario prestatore di braccia
di quei tuoi ideali ne han fatto una focaccia.
Cambiare verso per metterti alla gogna
tu infame prestatore hai appestato
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Se ne va il vento della ragione
in questo tempo... schiavo di follia,
dove tutto sradica il non senso
e la semplicità d'amore ha perso il verso.
Pregne nefandezze sacrileghe si rincorrono
e viscerali odi gonfiano oltre l'orlo,
nel
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In poesia per raccontar giusto la vita
e comunicar quella parola ardita,
in comunione scoprirla non vuota
se legata all'umore che zelante addita.
I poeti raccontano le pene dell'anima,
non è il malinconico e forbito aspetto
il loro
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Tu sei la goccia fresca di rugiada
che limpida danzi nella nuova aurora,
sincero fiore di campo tu porgi il viso
intensa è la tua luce... pieno è il tuo profumo.
Sei acqua zampillante di fonte
leggero e intenso il bacio della tua
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Te ne vai storia oltre lo specchio
elevi lo sguardo sul ripido sentiero,
ma di noi parla ancor quel romanzo
di vividi sentimenti sempre pregno.
Sei dolce musica nel far della sera
compagna di vita tu sei la mia musa
e quel refolo di vento che
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Si eleva il pensier sognante
verso l'infinita distesa ammaliante,
tu sei un piccolo uomo arrancante
di un oggi che spolpa avido la mente.
Sei sempre proteso all'esperienza
di nuove strade la rigogliosa potenza,
culli il sogno e prendi per mano
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Inquieto divenire e ondeggiar lieve
mentre l'afa allenta la sua tenaglia
e il venticello caldo entra primattore
danzano le fronde del prosperoso ulivo,
ormai del meriggio si è persa la festa
a passi lunghi muta rituale la scena.
Solo...
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Natura che porge briosa il viso
nell'aroma che tutto contamina
e rilascia l'aria pura in essenza regina,
l'occhio si perde e plana lungo
nello scosceso del folto intreccio
ove il bosco presenta l'effige di comando.
A destra e a manca il
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In questo rincorrersi di sfasate storie
ancor più mi avvinghio come edera sul muro
al tuo corpo e al tuo deciso vissuto,
dei tuoi sentimenti non son garzone
nemmeno ultimo venuto:
io son quello con cui hai firmato il contratto
e hai
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Si fa avanti quel senso d'impotente sgomento
domani sarà il grande giorno di salasso
per noi armenti in brulli pascoli prosciugati,
sempre più miseri e spolpati dalle parole
in questa notte nera, scura come la pece,
domani sarà
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Filari di vigna adagiati sul crinale
allineati nel disegno universale della vita
e umile baccante presenza appesa,
striminzite appaiono or le acerbe ciocche
nel meriggio afoso che brucia l'aria
in quest'arsura padrona del rituale e della
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766 poesie trovate. In questa pagina dal n° 391 al n° 420.
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