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Giancarlo Fiaschi
Le 766 poesie di Giancarlo Fiaschi
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| Or che si sbracciano e s'accapigliano
per giusta ragione e un capriccio,
le colpe verso l'altro e la solita tiritera
ti fan venir sonno quasi ogni sera.
O un No o un Si e si finisce qui,
ma ognuno fa del particolare la vittoria
solite alchimie
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| Precoce attimo svilisce
le ragioni dell'essere,
nella routine malefica
che porta il branco
a sbranar la sua preda.
Ragazzo tu non sei
solo materia che brucia,
istinto bestiale che deborda
tu vieni sui banchi di scuola
ritorna alla ragione,
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| Esser guardiani tanto non vale
ti prodighi per un mondo fallace!
Dove l'idea furbesca è vorace
non vedi i segni immondi rapaci?
Assassini di dignità e di vita
e tutto sempre più stretto nel degrado.
Esser guardiani è
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| Il pensiero ora vola e va lontano
tutto va bene niente ti sfugge di mano,
esser positivi è un ricco premio
senza dover piangersi addosso.
In fondo la vita è solo un gioco
e pur la regola si potrà spostare un poco,
perdersi fra
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| Volge il giorno all'usuale routine,
tu che ormai da tempo sei ex
del magico vortice del fare
senti sol rumori e suoni lontani,
per te non suona la campanella
né timbri più la tua presenza.
Or che sei andato nelle retrovie
a far
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| Quel che trapela
fra le note di parole
è tessitura di rete,
subdolo tu trami
per trovar il momento,
quello giusto
per balzare addosso.
La logica di potere
sempre è serva
a un interesse di bottega,
tu che cerchi il perfetto
e
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| Tu che vivi in questi moderni lidi
o uomo non svilire rozzo nei modi,
tutt'intorno hai già fatto troppi nodi
di quel vilipendio come esser prodi:
tutto impiastrato e in quel vizio cadi
e alla natura perché canti certe lodi?
Tutto
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| Strano o mio stivale
ti trovo nel pallone,
tanta è la retorica
ma zero in coesione.
Tutti contro tutti,
in questa giostra
che porta in auge
l'io squallido,
che porta linfa
solo alla propria bottega.
Si lo so sei fatto così
o
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| A passo di danza
sfumano le stagioni
e tu rimiri i bagliori,
poi muore il verso
nel grigiore delle abitudini
e tu ramingo nei tuoi territori.
Poesia sei un estratto...
sei vigore che pulsa in petto,
ridai vita all'uomo morto
e lo riporti nel
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| Austero e imponente ti presenti
tu che ti sei aperto ai tutti i viandanti,
dove la storia ha stretto il nodo
e alla fede in tanti han fatto dono.
Magnificenza di semplicità e essenza
nel chiostro in quanti han dato voce,
mura spesse e
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| Oh ... tu che pedali nel magico tepore
osserva l'erba di fresco tagliata,
senti che gradevole odore
tutto invita alla salutare sgambata.
Ma ... come i sogni la realtà dura poco
che già subito trassali:
vedi affiorar di tutto fra
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| Batte insistente sul selciato
la pioggia che tutto ha inondato,
sta l'animo di vedetta e pensa
a quest'autunno che bussa alla porta.
Musica insistente nella notte buia
ritmo cadenzato che non perde battuta,
e lo splash di ruote sul
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| Si accende la luce su pensieri
quando della campagna vivevo gli ieri,
dove le braccia non badavano a carestia
per tener pulito il campo, il fosso e la via.
Storia golena- ria che presenta bagliori
dove gli addetti non erano ingegneri,
ognuno nel
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| Di che pace parli o mondo corrotto
tu pensi solo a far rimpinguar il conto,
dell'altro o del diverso solo uno sterile commento
e vivacchia il giorno nel solito lamento.
Tanta luce nascosta in soffitta
dalla bramosia che non vuole la
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| C'è un pensiero fisso che rapisce i giorni
dove la realtà ha sbiaditi contorni,
in me muta dirompente un desiderio
che mi fa felice condottiero.
Nel mio paese non esiste falso o vero
nell'aria c'è un rispetto che timbra ogni
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Giancarlo Fiaschi.
| Si accendono le luci nel chiostro,
sul proscenio voi salite in cattedra
attori generosi mi ricordate un sogno,
di una bella Italia che si apriva al Mondo.
Dove vecchi pregiudizi e certezze
si sgretolavano come neve al sole
e prendeva corpo un
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| Un corpo e una storia
beltà d'incontro
nei colori della vita,
tu donna sei unica
ritrovi in te tutta l'essenza
ricca in quel tua presenza.
Pelle decisa e liscia
da accarezzare
nel paradiso d'amore,
incontro di desiderio
che esplora
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| Sali e scendi fra la natura
che disposta attende l'aurora,
poi quell'assalto alla rinfusa
di villeggianti appesantiti.
Storia che si ripete schematica
ogni giornata la nuova brigata
che arranca a caracolla ansante:
anche oggi è una bella
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| Mentre tutti bivacchiamo ingordi
senza troppi riguardi e sentimenti
viene roboante e crudo quel segnale,
che distrugge e recide fior d'esistenza,
di storia e di bello tutta desolazione
solo cumuli di macerie e disperazione.
Tanta polvere e quel
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| L' amore è un soffio di vento
calda presenza che colora
il grigiore lungo la strada,
sogno che non batte la fiacca
quando lo senti vivo fra le braccia
e non routine che prende la scena.
Troppi pensieri artificiali
nel contesto senza
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| Si scrivono parole
lungo il sogno vitale,
marasma che umilia
la limpida canzone.
Tu cerchi sempre strada
lungo il ripido tornante
e il torrido schematico viale,
senza esser comparsa di maniera.
Troppi lacché intasano la via,
lindi valori
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| Non è più quel fresco sogno
a muover l'estasi nel profondo,
or nel giorno fiacca un poco
quest'esistere attempato.
Non più margherite accattivanti
lungo prati rigogliosi e brillanti:
oggi la ragion prevale
sul debordante
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| Oh bell'Italia abbandonata
e ogni incuria prende strada,
tu che sei magia di scultura
fra dolci colli modellati
da quella mano generosa mostri
tal beltade nei tuoi lineamenti,
nel trastullo di sol baciata
sei unica in natura ma violata.
Quel
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| Puntini neri nell'universo
ci lasciano esterrefatti senza commento,
cosa c'è oltre quei cieli tersi
nelle galassie remote sconfinate?
Quale vita oltre quelle barriere?
Domanda che si ripete nelle menti
senza avere una sicura
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| Difficile è la presenza
quando vedi la siringa giù per terra,
troppi giovani in quella sbornia
che spreme le menti e prosciuga l'anima.
Tu che ti vendi per una dose
perché nel mondo non son tutte rose,
ora annaspi sempre
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| Oggi in piazza si parla di te pantalone
tu che sei e sei stato l'orinatoio comunale
su cui piscia disinvolta la pubblica opinione,
della tua storia e delle tue pezze al culo
nessuno chiede venia o ti offre un po' d'aiuto:
tu sei carne da macello
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| Siamo sterili e ingordi
legati a PIL e produzione,
mentre il rispetto
è solo retorica illusione.
Tu che guardi la natura
e carezzi quella sua figura,
sei visto come una mosca bianca
che frena le ruote all'efficienza.
Rispetto e
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| Battevano i panni le comari
lungo il greto industrioso,
placida l'acqua a togliere
residui di sporcizia e di sudore.
Ripiegate su se stesse
quasi raggomitolate
gomito a gomito nello struscio,
mentre il fiume placido
lambiva loro i
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| Piccolo stivale quanto arranchi
messo alla frusta da troppi giochi sporchi,
da un potere avido che mira il soldo
e al rispetto di natura sempre allergico.
Terra bella baciata da sole e marino
quanta storia si perde lontana nella memoria,
disegno
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766 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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