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Angela Fragiacomo
Le 655 poesie di Angela Fragiacomo
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Come ogni giorno
le sei del mattino
tutto ancora langue
in penombre amiche
e silenzio
Nella semioscurità
che ammanta e protegge
appare rapita
ogni razio
Sogni a riecheggiare
come eco di mille voci
che piano piano tace
e schiarisce
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Di seta fluida
sogni e vestito
attimi di forme
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Petali di me
nel libro creano
ombre colorate nelle giornate palpabili
di noi
Respiri d'amanti
intrecciati ai capelli adorni
di baci
e tu nell'istante passato
dei miei giacigli lievi
nel contorno di raggi di sole
m'illumini il volto
donando
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Accade
che un Giorno come tanti
al suo nascere innocente
volga lo sguardo
a tenebre vergini
Accade che si illuda
il Cuore
nel suo cammino
incespicando
ad occhi chiusi un poco
Accade
che Io
ti senta dentro
come una
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Riflette sé
brumosa nel bosco
la Luna
Luce Opale
ricama gli alti fusti.
Un nero verde
s'addensa attorno
lambisce ombre fluide
ed Io
fugace
in sottoveste organza
di pieghe aperte e madreperla
scivolo dentro.
Così
Ogni
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Indossavi ricordo
ferite e orgoglio
ed i tuoi occhi lucidi
su me
come il soldato al fronte
fiero e oltre
confine
Ed io
che già sapevo
l'imprescindibile
delle parole in gola
da pronunciare d'onda
d'alta marea
e fuggire
Temevo
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La Vita
amico mio
ha risvolti strani
come un'allucinazione planetaria
rapisce gli istinti
e li proietta in alto
su
là dove ci vede Dio.
La Vita
decifra le note invisibili
in concerto collettivo.
Un'umanità segreta
si cela
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Una foto
un profumo di rosso pomodoro
la mia bocca sporca
la tua voce.
E' sollievo
d'un amore mai stanco
e mai chiesto
donato come fa, solo Dio.
Giorni, a respirare il vento
assaporare, ora
l'oro d'averti avuto
tra oggetti e
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Tremo...
eppure Tu
ed anch'Io
Qui
a riva
Naufraghi
senza bussola e rotta
spiaggiati
tra relitti e futuro
Non sognavo più
Non dormivi, ieri
Uno sguardo e si scioglie il Mare
e ci beve...
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Vivo in onde
dentro
trabocco sale
e sapore.
Onde
di mare alto
salmastre
a infrangersi
perle e cobalto
su rive assetate.
Onde
di seta e velluto
come mani
a prendere e lasciare
di vasto mare
sanguigne risacche.
Onde
calme nel
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Oggi ho visto il quadro
perdere colori
slabbrati
lascivi
lingue su tela.
Liquefarsi
d'un tratto
la furia ed il resto
in bassorilievo
impotente.
Stormi
improvvisi e radenti
gabbiani su oceano aperto
spruzzi di mare
su piume e vento
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Lontano.
Una pena.
Artiglia la mente
uncina pensieri.
Dibatto ali
di libellula feroce
leggiadra in volo
in gabbia, ora.
Proposta oscena
vivere
recitando sé
sul palco del bene.
L'eternità mi consola...
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Nell'apparente quiete
della mia mente
insicurezze
come lombrichi
dopo pioggia insistente
emergono.
Strisciano le ipotesi
si insinuano tra pieghe
di una vita ben riposta
lasciando l'irritante bava
sulla pelle nuda.
Surreale gesto
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Tintinna il ciondolo
nella notte.
Dove
l'ho lasciato appeso...
non mi concede riposo.
Flebile gnaulio...
E' il gatto
che gioca col topo...
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La vidi...
Occhieggiava complice
nascosta tra le fronde
dell'imponente platano.
Invitava alla danza...
Luna
in riflessi
strofe
gettate sulla Senna
di pregiata pergamena
all'alba di quel dì.
Il Giorno
ancor
soggiaceva alla
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I capelli
il modo di posare il passo
il riflesso degli occhi
tutto o niente
mi soffermo
un fiato
indizi di ieri
cristalli
nell'istantanea
appesa al tempo
d'una vita
la mia.
Ero lì per un "caso"
- a cui non credo
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Fermento
una terrazza gremita
lambita
da un esotico vento d'agosto
sotto il cielo di nero e cristalli.
Festa di paese.
Fruscio di seta
s'alza e cortese ricade
su cosce timide cotte di sole
nacchere
e balli.
Tu
Io...
Spille ed
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Un sapore unico
il dono d'un pensiero
traccia una scia
tinta che non scolora
nei tempi dell'avvenire.
Tra i fogli distratti della vita
riappare
quel sorriso malizioso
narrato nei giorni leggeri
d'un amore in erba.
Ipnosi d'un attimo
un
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| Un vuoto comprime il mio cuore
come un pugno sferrato
senza preavviso.
Annaspo
un respiro mozzo
un dolore muto
allontano una verità.
Non ha patria il mio amore
non dimora
in giornate estive
in notti ansiose di domani.
Non trovo lo
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Attendo il tempo
della libertà
come pegno d'amore altissimo.
Non vi saranno catene da spezzare
ali da tarpare.
Non vi saranno remore
accorate prediche
o espedienti sterili.
In quel tempo
che chiamo amore
vi saranno generosi
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| La malinconia dice
quel che il cuore trattiene
sotto voce.
I giorni dell'abbandono
vibrano di istanti vissuti
come se tutto fosse perduto.
Come un giardino fiorito
di cangianti colori recisi
la vita muta il suo canto
ad ogni stagione.
Ed
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Sono nebbia
al mattino
lenta al sole
disciolgo il mio pianto.
Sono albero
carico di frutti
sui miei rami
l'usignolo intona
il melodioso canto.
Sono fiore
nel mio calice
i colori dell'arcobaleno
con magistrale estro
tramuto in incanto.
Sono
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Potrei dir della voglia
che langue dentro come una mano
ora delicata
ora tesa ed inappagata.
Chiede
esige il volto dell'amante
tratteggiato in rilievo
nelle mie notti in disordine
discinte
tra inquietudini.
Stille
impazienti
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Ecco!
Ora che accade?
Come una folata di vento improvviso
in una serata cheta e conclusa
arriva un acre odor di morte
un cupo presentimento di dolore futuro
già qui tra le dita.
Incurante scompiglia pensieri
al cuore farfuglia parole
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Scrivere è mio desio
lasciare uscire la morte
dal cuore mio.
Spero basti questo vizio
umile gesto
di penna esercizio.
Con esso do in pasto
tormenti dolori e turbamenti
amori gioie e languori appetenti.
Ora di me scrivo
come bimbo usa
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655 poesie trovate. In questa pagina dal n° 631 al n° 655.
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