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Daniela Agrosì
Le 72 poesie di Daniela Agrosì
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Ninna nanna bel piccino
guarda il mondo da un buchino,
se ti sembra un po' stanchino
tu sorridi e fai un inchino.
Dormi bene bimbo bello
che nel sogno c'è un ombrello,
apri e attaccati al suo stelo
e ti porta dritto in cielo.
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Quel vuoto d'aria,
quel respiro spento,
quell'apnea del cuore,
inutile tristezza
che non conosce tempo.
Sottile tarlo
che lavora lento,
e lì corrode
dove scorre il tempo,
più non ti penso
e più m'implodi dentro.
Quel
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C'è la luna stasera
e in quella coppa navigo
per sentir sulla pelle
piover quell'argentato
pallore di speranza
madreperlata polvere
ch'è ancora accesa in me.
C'è una luna che splende
e io tendo le braccia
pronta come un
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Hai vestito di rosso
i pensieri ancora salati,
spennellato le foglie
col calore di fiamma
che brucia leggera
e leggera ti dona il suo ardore.
Hai acceso camini
che profumano l'aria
senza togliere spazio
a quei raggi
che scaldano il cuore.
Di
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E' bello l'azzurro,
incredibile scorcio,
che s'apre ai miei occhi
nel profondo argentato
di quel mare di te.
Non ci sarà orizzonte
capace di separarmi
dal celeste cielo
dei tuoi occhi stellati,
son fari luminosi
nella notte
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E ci saranno giorni
di canne al vento,
nella tua vita che galoppa forte,
mentre tu bambina arranchi,
cercando di trattenere i sogni
impigliati fra le tue dita,
come briglie
tenute strette,
nell'infinita voglia
di vivere o morire
tenendoli con
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Dove andranno i miei passi
quando non avranno più
le tue orme da seguire
E dove troverà fiato
il mio respiro
se non muovi l'aria
con i tuoi pensieri?
In quale abbraccio potrò annegare
quando libererò le mie
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Sei prepotente
come un sorriso sull'uscio,
come un respiro sospeso a mezz'aria,
come carezza che inizia il suo corso.
Sei travolgente
come stupore al tramonto,
come gli spruzzi argentati
del mare che gioca a rincorrere il vento
e ricama
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| E' sbocciato il tempo
sui tuoi fili argentati,
e nei tratti sfiorati
da un pennello fatato
dei tuoi solchi dipinti.
E' sbocciato il tempo
sui tuoi fiori
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| E se tradisse anche il cielo?
Se quel richiamo celeste
fosse solo
l'inconsapevole riflesso
di un sogno,
l'azzurro di un desiderio
mai sbocciato,
il tuo sguardo cristallino
che s'immerge nel mio,
il colpo d'occhio che s'allarga
nell'ingenua
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Non posso amarti
se, per me,
non fai tremare le montagne,
se col tuo amore
non scali l'impossibile,
se alla tua vista,
di tuono io non tremo
e di fulmine accecata
io non brillo.
No,
non posso amarti
in un mare di tepore,
culla io non
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a Daniela Agrosì.
Mi guardo da lontano,
e un po' di tenerezza
mi circonda piano,
e carezza dissolve
quel fastidioso velo
di critica dolente,
che rallenta il mio vivere,
come passo calzato
da scarpe troppo strette.
Mi guardo da lontano
e vorrei prendermi la
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Sarò tomba
muta
silenzio
di un segreto.
Con sè
mi porterà
il vuoto
di un cassetto.
Taccio
parole inutili
nell'arco
di un respiro.
Io e te
illusoria verità
accecante
dentro.
Calma piatta
che
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Mi piace il silenzio muto,
che mi gira intorno e tutta m'avvolge,
piano piano
s'addolcisce il mio respiro,
come avesse timore di spiacere
al buio senso di inquietudine,
che mi intriga e rapida mi coglie,
quando ostinata e intrepida mi tuffo
nel
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Ti voglio solo bene
e nulla più,
nello sfumar lo spazio
mette a nudo quel nulla,
fra me
e quell'abbraccio,
che rapita m'accoglie
nel tuffo di gioia,
esplosione di luce
all'incontro dei battiti.
Così raddoppia il
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Dove volano i sogni
quando lasciano il cuore
avvolti da bolle di sapone
danzanti come piume ballerine
sospinte da un tiepido soffio?
Vanno sempre più in alto
per infrangersi lì
contro un tetto d'azzurro
e poi piovere in tremule
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Triste
e di colori mesti appare,
il quadro del risveglio,
se gocce di rugiada,
intrise di te,
trasparenti ed umide,
dentro lo sguardo tuo
non ne bagnano il pennello.
Di te che sei risveglio,
cammino da percorrere,
acqua della fonte
per
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Spaccami il cuore,
fammi pure male,
ma non passarmi
il veleno dalla tua bocca
che tutta mi ha percorsa
nelle imperscrutabili
strade dell'amore.
Peccatrice,
con il mio nettare,
di aver placato la tua sete,
con il mio corpo
saziato la tua
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Ti amo
perché sei luce,
perché sei stato scoppio,
perché accendi i miei sogni
quando sussurri agli occhi.
E t'odio
perché sei tonfo,
violento strappo d'anima,
luce che il sol mi ha tolto,
notte che fa
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Di timide gemme
si tinge il sorriso,
in tiepidi baci di raggi
che sfiorano l'anima.
Di puro colore
mi posso saziare,
di giallo accecare
quel bianco di gelo,
che scricchiola
ai passi del cuore.
Dischiudo
i miei petali piano,
stiracchian
le
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72 poesie trovate. In questa pagina dal n° 41 al n° 60.
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