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Angelo Michele Cozza
Le 240 poesie di Angelo Michele Cozza
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Interminabile e vuoto questo giorno
di calura d'agosto infernale
tu sei a Procida, dai tuoi
e io tra quattro mura
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Si avvicina il congedo
mormorano ahimè gli anni:
-Come tante altre, prima o poi,
partirà per l'Ade questa
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Ho scritto per te una poesia d'amore
e l'hanno applaudita tutta la giornata
ho scritto per te una poesia d'amore
e
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Dall'alberato già si staccano foglie
rivivrà tra poco per le vie
la calca e il frastuono del gregge umano
lontanissimo men calmo sarà il mare
deserti i lidi offesi e i litorali
più breve volgerà il giorno e meno
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Tra sfibrati rami e fulve chiome
turbina e ruglia il vento
tombano fronde e ramaglie
in alto grigie lanugini sfilano
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Falsi abbagli e similori di tripudi
abbandona mia colomba,
sbatti le ali e spicca un volo,
scorrazza nell'azzurro
che
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Per non perderti e tenerti con me
-quando nuvolaglie o tenebre si addensano-
l'anima tua e il tuo amore
nascondo in
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Quanno d'o campà proprio niente
ne vulevo cchiù sapé
fémmena, pazzarélla e
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Se navigai o naufragai chi lo sa...
Dalle sorgenti della vita ardente
quanti imbarchi per approdi inesistenti
poi, ricordi di calori d'anima delusi
di incarnazioni mai avvenute
di sogni in nulla mutati!
Un autoironia ne dà un senso
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'Oh quante lische ingoio e mi raschiano il cuore!'
Pe' te fà capì comme vulesso i'
tutto 'o bene ca te
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Raggiorna, è un nuovo mattino
tra strade umettate viali o stazioni
a sciami ci riversa nel mucchio la
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Ignoro se la brezza che mi sospinge
sia diffusore di essenze di fiori
o di miasmi di fogna a cielo aperto:
oggi il discernere è solo una paurosa facoltà
non più desta di un ghiro in letargo;
difettivo è l'olfatto nei cunicoli
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Da molto mi chiedo se davvero
il tuo cuore farà mai meta verso il mio
se in un giorno che forse non vedrò
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Il lume del giorno giunto al capolinea
consegnatosi al crepuscolo dispare:
già annotta, impugno pensieri.
Tra non
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Più volte comunque fosse
pur gli anni festeggiammo
ai funerali o ad altre cerimonie
regolari prendemmo
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Fuggendo dedali di viuzze cupe
sbucato nella strada delle rose
tra fragranze e effluvi trovai luce
l'amore per sentieri seguii a fiuto.
Raggiunto dai dardi di Cupido
tra petali e variopinti corimbi
nell'affrontare nuovi respiri
io vidi il
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Indirizzo personale di Angelo Michele Cozza: angelomichelecozza.scrivere.info
Pigia la ghiaiosa spiaggia l'onda
bavoso sprizza schiume il mare
tersa e piena di gelo è l'aria
strappi a cime tese tenta il maestrale;
si sfascerà qualche naviglio chissà
se non si calmerà il vento
come fuscello,
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Come si offusca la visuale del periscopio
mentre scruti l'orizzonte del mio cuore
se non sai eludere il sospetto che
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Quando lontana sei e solo vivo
lasciami credere che qui sei:
animati sospira e dammi respiro.
Si... ecco nell'incanto
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Varcata la notte, striato e nubiloso,
si profila il sorgente giorno
svogliato di luce e di colori
ancora non ingioiella e tinteggia
il volto di un appannato orizzonte.
Circumnavigano di buon mattino
flotte di pensieri l'isola della mia mente
con
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Non chiedete della mia tristezza
interrogato non saprei dire
da quando si sia incamminata
e come fin nell'animo si sia
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L'artificiere che è nella mente fa brillare
le sue mine, una marea di scintille fluisce:
sono pensieri in agnizione,
occupano circonvulozioni, fanno calca.
Non si sfollano, mi provocano,
fanno groviglio, perforano;
come una ciurmaglia allo
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Quanto dovrò attendere il fatidico giorno
quando potrò imbarcarmi per l'aldilà e salutare
tirare il
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Se sei lontana da pochi attimi o da mezzo secolo
sempre un torrentizio parlottare di pensieri
ti è già alle
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In ottemperanza all'ignoranza
figlia primogenita della superbia
che sovrana regna e illiberale opprime
nel mio carapace
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Me ne sto quì in solitudine
ingabbiato nei miei silenzi
cheto tra pause di pensieri distratto
scruto qualche stella che si mostra.
Mi è tutto lontano, distante;
indeterminato e vago
mi simulo estraneo e mi interrogo
e non so
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Ce ne furono altri prima
ce ne saranno altri dopo
io non fui che un intermezzo
un interposto tra il prima e il poi.
Non si trattiene nulla e tutto passa
si stacca il riverbero dalla pupilla
di certo spicca ancora il buio.
Un trotto di cavallo
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Non posso restare nel gregge
belare quando è il mio turno
brucare le erbe del pascolo
che un pastore per me ha
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Scoscende or la strada che in cima portava
di movimento rigenerazione trapasso a libertà
ci si andava illudendo inerpicandosi per la vita
poi da un eliso irraggiunto indolenti si ridiscende
animali infelici ottusi di umano e di amore.
Inciso
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Buffa invisibile un vento
ammasca un veliero di pensieri
nella traversata arrembo
da tutto divergo e mi stacco
su un
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240 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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