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malaluna
Le 225 poesie di malaluna
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c’è chi è fuori dalla spiaggia
ruba
quello che della sera resta
poi pensa
falso
è un falso d’autore questo mare grasso e obeso
d’onde piatte- piatte
quatte- quatte
striate a nastri contorti opalescenti in blues
ecco
ora galoppa
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Malandato e sgangherato, traballando
nella strada bianca, giunge sollevando un fiero polverone
come nave nella nebbia a cercare approdo
il carrozzone
un'ampia aia, infine s'è arenato
arrembante di marmocchi, cani latranti
in uno
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Sul seno che langue la tua mano
rosso un fiore è spuntato
o è un bel cielo d'autunno
d'oro
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Fiordi della Norvegia ditemi la neve.
Parlatemi del mare
alle vostre possenti briglie rocciose
incatenato.
Ditemi
di quando i vortici del Maelström urlano
forgiando schiume impetuose
cavalcate a pelo d'acqua da schiamazzi
d'albatros e
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Dimmelo tu come si chiude
a chiavistello fuori
il cielo obliquo dalla stanza
mentre dal limo scuro la rana canta
e rabbocca un sentiero di vento
dimmelo
come fa il cuore a diventare nero
agli angoli a spicchi del pensiero,
come
rime d'incroci
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Scrivono la notte i Poeti
traducendo nei loro ansimi
la voce spasmodica delle stelle
comprimono l'aria nei loro petti
espirandola nei clamori di cerchi ventosi
al termine dell'accavallarsi in frastuoni
di diurne ore,
e cantano
nel buio cantano
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e mi sia dolce
amarti
piaga irrisolta
in curva minore
è che nel vivere mi sperdo
che mi sia dunque vento
amarti
intriso di seme
e mi sia
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e avremo note fioche d'un sax lontano
spire di blues sul candore del divano
avvolgere i nostri cuori in un sudario di note
quando l'alba ci ricongiunge sopra un letto di fiori stropicciati
da carezze tempestose
bocche socchiuse su quel gelido
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Unghiata di carne
a intervallare della morte il tempo
fame
sete bruciata
nello sprofondato ardere di un abbraccio
aggrappata in apnea sul tuo grembo
in dolce deriva al piatto orizzonte
un bacio
mi si spezzano gli occhi e le reni
e tu
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Poi lei mi chiese, dopo che si era un po' parlato
con quel filo di voce fisso
che sembrava un trapano rallentato
e lo ripetè
con un respiro a stantuffo di fiato fumoso
a tratti sconfitto, sclerotizzato:
" Ma l'hai vista tu la Morte
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C'è una radice amara nel vento che porta la pioggia
cado minutamente sopra di te, divento
l'aspra sostanza che ti
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Silenziosa la luna mi rapisce lontano stanotte
lontano
attonita e ubriaca affondo nei tuoi occhi
sono te
sorseggio la sua luce
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Mi chiedo che forma abbia il silenzio
avvolto nel candore della neve (un fiocco)
se siano petali strappati alle dita l'unico
vero indizio per restare radicata ai propositi
negando gli esiti
galleggiare sulla lacrima d'acqua
a pelo della palude da
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Alla fermata del numero 5
-che guarda, non è l’eau- de parfum de madame Chanel-
stretta nel piumino che le scoppia sul petto
coi riccioli rasta che ancor più le sbandierano addosso
tutta la rabbia delle sua nera etnia dibattuta
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Ecco,
guarda
questa notte è rotonda
piena è la luna biancadicarta
stai attenta Frantzisca
ora si straccia!
vedi
si è fatta doppia
e gira - gira - gira alla sorte
con la vita la morte
strette in rapido feroce dolcissimo
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Nuda
sorgevi, lenta in vapori
immobili sulla riva
albatros feriti
invano cercavano il volo
la danza rossa delle nubi
soffiate dal vento del
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Ancora non ho l'aurora impigliata sopra ogni tempia
né il suono della notte infuso tra le ciglia
ho
tutto intero il tempo del nulla
che ci lega e ci trastulla ma probabilmente
rimanda ciascuna morte ai propri gelidi piedi
a
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Signore
quando è freddo e le campane dolgono
nell'aria cristallina
trafiggendo stelle ad una ad una
Signore
fa che come fragili colombe
ritornino i miei giochi di bambina
con tremori d'insetto
fruscianti nell'erba della sera
in una
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Dove e a che ritornare.
S'impigliano i pensieri sui pinnacoli gotici
tentacolari
di Santa Maria della Spina esaltata
nei suoi marmi venati d'universale.
Dove e a che ritornare.
Voli di colombe sulle spallette dei
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Un dia
cavalieri di sangue
le loro spade argentate brandendo
decapitarono il mondo.
Otro dia
poi tornarono a
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ho
una due tre volte ho
una chiave di luna in sol
a disarcionare la notte dal suo cavallo brado
ho
mille volte ho
l'eco
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Di quale essenza sono intrise le lacrime
che da vie nascoste risalgono e traboccano
in rivoli brucianti, tracciando solchi indelebili?
Sono forse
magma della mente dal profondo ribollente
quando raffreddandosi posano sopra gli occhi
scure
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Sorsero chiare le orme sull’acqua
mentre scrivevo sillabando il tempo
in principio fu luce a tre punte
per un volto nuovo stretto a corde di pace
poi fu il volto vuoto
radicato a sostanza che s’intenerisce
biforcando il sentiero di fiume
a
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Giù,
giù, dal cielo l’angelo in fiamme
caduto nella metropolitana in muffa
aspettando di risalire
sul
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Guarda... ohhh, guarda!
piove lieve lieve
in questa mattina colma di luce autunnina
piove miele sulle ciglia
guarda...
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Entrai di notte nel silenzio del giardino
non c'era nessuno.
La luna
Luna, lassù profumava
vestita del giallo del limoneto.
"Che fai? "...mi disse
"Il mio Sogno nudo, avvolto
nel bianco del lenzuolo, mi aspetta
nel
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Mi ascolti?
No
non ti sento
la luce cade a pezzi
si scontra contro un cielo di giglio
giù dal lampione
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certo
avrei voluto esserti più bella
anche se
tutta ricoperta d’oro, rilucevo di più
avrei voluto esserti più dolce
anche se
il profumo del denaro olezzava di più
e crescerti nel ventre
isola e marea
-tu accarezzarmi
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A te piega il cuore
in solitario canto,
amica
lasciasti le pene
che ti tenevano afflitta in questo mondo
l'esilio
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ruotano giardini bruciati in sguardi estinti
nuotano spini di ninfee nella pioggia che li nutre
sui tetti ombre ossute dimenticate
a lambire rotte mai sapute di comete
esplose in grida
stelle
ricadermi sui capelli
guarda
come sogna
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225 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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