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marina de sanctis
Le 67 poesie di marina de sanctis
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La notte
Sono angoli ruvidi
dove inciampa la notte
che non guarda
al cammino disteso
se osserva le volte abbassate
più
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ché guardare il cielo
imbriglia gambe e sguardi
o imbroglia
-punto-
-punto-
-punto-
Stipulando un contratto con la terra
le radici delle nubi
inciampano fra loro
svincolandosi dai soliti sentieri
tanto incolti quanto stolti.
Ha
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Vele stanche
vuote dei venti
un tempo pieni e forti
torno
con cicatrici ignote
inesistenti prima
ignoto il mio io
e
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Oblique le parole
schegge di platani impazzite
non cade
pencola incerto
tra realtà e furore
e scruta
l'eclissi
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Esula
la potenza della ragione
dall'inquieto vivere
sospendendo
respiri e affanni
espressi a mani aperte
gigantesche
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Non sa ciò che vuole
non parla
non chiede
ha camminato
smarginando la solitudine
lei
dal sapore salmastro
profumata di mela
giocando sulle punte
quelle incerte di un nome
ha intricato i sogni
nel sottobosco del dolore
cogliendo
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Fa quasi male
al petto
guardare al mare
schiaffeggiato dal sole
dolore inusuale
aspro
pungente
maligno più del
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Ora si tace
nel momento esile
di preghiere alla luna
nel rumoroso andirivieni del mare
dove ancora tarda il sole
ad abbrunare il corpo
l'anima cammina scalza
nuda in ogni frammento
fragile di ricordo.
E'mille pensieri la mia luna
mille
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Pioggia
calda pioggia cade
a tumefarsi la forma
Vedo singulti di cielo
congiungersi al mare
ora cupo di ombre
di nubi
Si staccano dall'alto
forti di voce tonante
fastosi di luce
precipitando semplicemente
rialzandosi poi
come se divampasse
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Scherzo con il mare
in rive confinanti
e opposte onde contrarie
al verso naturale di
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Sei
mia città
dolce silenzio nell'aria
vociare sommesso di fronde.
In questo accogliesti
i miei passi fanciulli
le allegre e festose risate
i giochi monelli fra amici.
Mi hai spiata
da vicoli stretti
mentre vivevo la storia
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a marina de sanctis.
Affido a voi
rose del deserto
gli spazi di sole perduti
spenti oscenamente
da cattive correnti di vita
che alzano barriere con il cielo
oscurando l'infinito agognato.
Affido a voi
incurante dei miei battiti
questo mucchio di fragili ossa
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Il niente ed il tutto ritrovo
in questa pioggia bollente
di questo torrido agosto
a ricordarmi,
aguzzina,
che regna il tormento
assoluto sovrano sul cuore
battente al remoto passato
come oggi ventoso
come me tumultuoso
negli istinti rabbiosi
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In vendita
il colore dei miei occhi:
prezzo base
una freccia di luce
che possa ferirne il profondo
scheggiarne i riflessi...
senza buio pregare
implorando
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E solo se esistesse
un luogo in cui rapirsi!
Non d'esauste fiabe,
ma d'impeti carezzevoli
in un alcoolico nettare
per non lasciare il tempo
per strappare bende ai giorni
serrare i pugni
stringere parole
tenere dolcemente un ritmo...
dove vita
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Se devo lo farò
ancora,
se così vuole da me questo tempo
queste nuvole così cupe e basse
e gonfie
se così mi chiede ancora la pelle
che non è mai stanca.
Se per tutto
e se per tutti i se che vorrai
mio corpo
lo
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Sta
su quelle labbra
malsana
l'euforia della menzogna
-non d'uomo
freccia di falso
non di duro
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Sono fiori senza spiriti
accovacciati
ai margini del petto
pungenti nei petali
perduti nel loro colore.
Stanno
a spiare l'incedere mesto
di un cupo venire
oltre le curve del bene
con grida di ieri
mai dimentiche dei morsi
donati a guisa di
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Posso ascoltare musica scomposta
senza osservare il silenzio
che giace fermo al mio fianco
disteso come un vecchio compagno
sfinito dopo un lungo percorso...
disegnare nell'aria
tempeste di sale dorato
senza osservare il rumore
che sale
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Parlando
ricorda di non dire
ciò che la mente nega
di quella neve ormai disciolta
o di me
come volevo amare
o di te
che trovasti altro lido...
ma se tu dirai
narra di quel giorno
che al petto pose ritorno
sempre che tu vorrai amore
di
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67 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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