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leonardo d’auria
Le 134 poesie di leonardo d’auria
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| Gemita la chiglia del veliero
respinge i tentacoli di salsedine
del dio Nettuno,
gridano tronfie nello scuro le maestose onde
ululano parole vuote colme di paura.
Miriadi di flutti salati frangono la tolda
frustando le sue sponde.
Gemita la
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| L'Anima
non ha serratura
entità anomala astratta
segue la moda della mente.
La chiave per aprire
ciò che non
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| Da falso ateo Ti prego!
Abbi pietà, guardaCi ancora!
Non trincerarTi nei pascoli di pace,
lasciandoci nell'antifona perpetrata
di un "Libero Arbitrio".
Non bastano gli sporadici santi
a redimere un mondo corrotto
dalla Morte
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Perché scappi
dal tuo corpo bellissimo!
Chi sogno io allora!
Non c'è forse l'aurora
nell'incanto dei tuoi occhi,
o la bianca neve
tra quelle labbra ridenti?
Oh si, sei proprio tu amore mio.
Beffeggi quel che di bello
io
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Ci son momenti in cui
Maledico quei baci
come fiammelle lente
covano ancora la brace
ustionano la mente.
Maledico
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Lascia che ricordi
Quel giorno.
Lascia che io soffra.
La pioggia vestiva i nostri abbracci
i sorrisi baciavano le labbra.
Che giorno era Quel giorno.
Il giorno che vorrei tutti i giorni.
Denudammo i corpi,
vestimmo il piacere.
Tra lenzuola
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Ti compiango uomo
hai vissuto il pallido sonno della morale
nobile bara della lealtà verso una donna.
Incestuose infami le tue voglie
hai represso sull'altare funesto d'un anima
donata a quel che credevi amore puro.
Quel corpo virulento
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Non ho ghirlande fiorite da incorniciare.
Non conosco mattino caldo
che sia sponda per salutare il giorno,
né timida luna
che mi possa far salutar i sogni che aspiro.
Non ho rime baciate da rimare.
Ho un fragile insano umido cuore
pregno di
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Solleva le foglie ingiallte
vento d'autunno,
fai fuggire le ali
Ulula pure.
Mischia le gocce cadenti
solleva risate di scherno dall'onde
disancora barche, apri battenti,
ammassa ombre nere e voci stridenti.
Non cadranno le ciliege,
c'è
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Dimmi Tu Poeta o Pittore
che senso ha...
imbrattare tele
o mettere virgole hai pensieri.
In un mondo tecnocrate viviamo,
con le sue nuvole acide
che sputan pallottole e fagocitan anime.
I Santi nelle cave nauseabonde di potere
si vestono di soldi
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Per anni viandante
ho assaporato fatui piaceri,
barattato corpi di una notte.
Per anni tra tante anime
di colori diversi
sù e giù per mari, terre straniere
quel che cercavo, ho cercato!
Per anni t'ho disegnata nei
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Ad esplorar
si posano
inumidite labbra
nel setoso Ciuffo
irrorato di Rugiada.
S'alzano
i Pudori smarriti
si chetano
nel Prato di seta.
Petali d'umide Rose
si vestono di Brina colorata,
languide occhiate
si fondono
in virgole di
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Se n'è va la notte del piacere,
con le morbide mani
le soffici labbra
gli ondulati seni.
Svanisce la notturna festa
d'amorosi giochi d'amore.
Tra lenzuola sfatte
dal sensuale vigore,
dormiente t'ammiro.
Nel bisbiglìo del giorno
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Marinaio
ho abitato in un paese immenso,
paese di venti di sale ridente
vuote solitudini colme di tutto;
nostalgia, sofferenze,
lo stare insieme col niente,
con le rabbie le risate
le indicatrici stelle le miriadi di brille
e ancora le rabbie le
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Palpebre insonni.
Dove sono i sogni questa notte.
Un ombra mi vola intorno,
si posa guarda mi tortura.
Malinconia, sei tu?
Rivendichi l'andato,
il trattenuto di momenti che ho amato.
Rinfacci il tempo
in cui ho spremuto il frutto dell'amore
e
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Quando t'ho veduta
come un giovinetto ho balbettato;
e gli anni eran già tanti.
Bella, sotto l'arco m'appari,
il cuore perdo,
da tanto splendore abbagliato.
Quegli occhi bruni
quel sorriso lucente,
senza parole come mongolfiera
m'hai
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Leggi la biografia di questo autore!
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Perché ti insinui
Mostro!
Idra dalle voraci teste
ti cibi dell'Anima e la Mente
con aspri lamenti
ti incunei nel Cuore.
Immortale come Prometeo
colpisci la ragione
con Dardi e Lampi saettanti.
GELOSIA!
In un deserto con le sue
Ombre
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Narra,
una antica leggenda cinese,
che la Notte e il Giorno
si sfiorano
e mai si abbracciano.
Si sfiorano
nell'Alba e nel Tramono.
Sai,
i nostri cuori
sono come la Notte e il Giorno
mai si abbracciano,
si sfiorano nell'Alba e nel Tramonto,
e
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Andavo per la strada
t'ho incontrata,
austera nel portamento
irridente ammiccante
agli sguardi dell'altrui gente.
Alla fermata d'un tram
chiamato "Amore",
t'ho incontrata.
Gli sguardi sognanti si son presentati,
in quell'istante
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So chi sei.
Sei
volto disegnato nell'Acqua cristallina
oleandro sorridente
nella brezza leggera del mattino.
Sei
chiaroscuro d'un Tramonto
nota nel vento
che musica i Sospiri.
Sei
stella scintillante
Lacrima dorata
d'un Salice
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Ho bussato alla tua porta
un raggio di forte colore
m'ha trafitto.
Colore di donna di Sicilia
colore intenso diverso,
come Luna rossa
e Acque scintillanti di conchiglie,
colme di passioni di dolcezze.
Ho bussato alla tua porta
un Vento
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Ti cercan
le mani
in ogni dove.
Ti sento
ti inarchi
stringi le lenzuola.
Sorreggi il mio capo
spingi
dove vuoi che arrivi,
gioco di baci guizzanti
nell'intimo fiore.
Ti sento
ti inarchi
godo
mi inebrio
dell'aspro sapore.
Al mio
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Sui monti
tra i prati
nel mare
nasci fiore
colori la vita.
Sui monti
nei prati
nel mare
cadi goccia
colma o sottile
doni la vita.
Fiore e Goccia
tu sei
nasci ti spandi
mi inebri d'amore.
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Non hanno età le stelle.
Nella notte serena
con occhi del trascorso
ti guardo mia giovane anziana signora.
Rugosi i solchi del tempo,
i corpi oramai non chiedon più il "piacere"
ti guardo come ieri e sempre.
Ho colto ogni
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In una povera casa
abitavo
povera la via, povera la gente
ma c'erano i fiori
nell'atrio che rideva coi colori.
La sera riunione con l'allegria
in tanti dividevam il poco.
C'erano i fiori ed i sorrisi.
Non c'era il soldo
ma l'umiltà
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Avido di sapere, porgo la domanda:
chi sono?
Stanco del vitreo riflesso che m'accompagna
cerco il mio "dentro".
Sono un ombra del presente
rintanato nella fantasia che non froda la realtà.
Rinnego il vecchio e nuovo
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Un uomo, una promessa,
dissi allora.
Manterrò quella promessa.
Su quella panchina,
siederò.
Dovessi arrivarci
sulle gobbe d'un cammello
o come mendicante e la mano tesa
e non questue raccattare
ma sognare un viso da un
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La curva linea si confonde
dove si mischian gli azzurri
tra cielo e mare.
Il perpetuo orologio
stona i rintocchi d'antiche ore
quando ogni cosa eri tu.
Eri pioggia e sale
che baciavano la fronte
rosa e spine che ferivano il cuore,
dolce acqua
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Se avessi
un sorriso da dare
darei valore alle piccole cose.
Se avessi
un sorriso nel cuore
dipingerei la neve mentre si scioglie al sole.
Se avessi
una luce negli occhi
darei ali ai pensieri.
Se avessi
un corpo d'accarezzare
dimenticherei
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| Sterpo inaridito
né lacrime, né sudore
gocciolo vita.
Il mal che macera
ogni cosa
deride Ippocrate,
il suo giuramento,
schernisce la "vostra" volontà
ne pago dazio col dolore.
Via, via
asettici commessi della
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134 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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