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santo aiello
Le 2488 poesie di santo aiello
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La poesia mi stringeva le labbra
come se afferrasse le parole
sono una stanza vuota, disordinata
da una finestra aperta, porta le foglie
il vento, e i quadri mi fissano lo sguardo
li ho rubati al tempo, come i ricordi
la sedia vuota di me, rosso
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| Siamo molte immagini di noi stessi
tutte vere e tutte false
la sovrapposizione nello spazio
a rendere più fitto il cielo
in certi giorni non piove
eppure c’è
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Tutto deve nascere
da un tremendo fuoco
non ci sono molti modi
per venire al mondo
quale mondo?
S’apre la porta e si chiude
poco spazio per guardare
dentro o fuori, regole chiare
quali regole, quali?
Nel mio destino i tuoi occhi
come il
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Quando muore il vento
sparisce tra le foglie
un ultimo sussulto
fa tremare un ramo
e ti volti, più inquieto
mentre
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| Semplice, era così semplice
scrivere il tuo nome,
scriverlo piano con cura
come si fa con un disegno
badando bene alle forme delle lettere
l’eleganza, ricordi l’eleganza
era così semplice ricordarlo
e pronunciarlo nella mente
e poi riscriverlo
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Guardi il cielo, soffi di vento
e nubi, guarda il cielo
passano le rondini
più silenziose degli anni
dove andranno?
E qualcosa ci accade
una leggerezza, una semplice idea
un tratto di colore inatteso
uno spazio vuoto da colmare
un’altra vita
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| Se io chiamassi vento
l’ombra della sera
se porta addosso, lieve
un altro sottile inverno,
un po di neve cade
quando si chiudono gli occhi
sulle colline amare - gli orizzonti
si rivoltano nelle tasche
in cerca di un amore
edera ancor tenace
-
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| Guardami, ma non guardarmi
nei miei occhi c’è un pozzo
che porta alla pazzia.
Sono stanco di me stesso
dei miei specchi, delle mie espressioni
sono stanco delle mie mani
vorrei essere una foglia,
a Settembre, prima dell’autunno
vorrei guardare il
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| Le onde, si ripetono assidue
e non c’è stanchezza nel mare
eppure ai piedi porta la carezza
di una riva silenziosa, un amore
solo la notte sa parlare, e tace
la luna è sola, è sola
scrive lettere dal vento,
le appende ai rami, alle foglie
la luna
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Nero il pozzo, dove finisce
il giorno
nera la voce e la parola
sillaba
di un abisso il nome
nera l’acqua che sfugge
alla notte e poi la terra,
più nera
rifugio di ombre, e trema
quello che non è mai nato
la prima luce, il tempo
nero come
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C’era bisogno di poesia
prima delle guerre, della pace
prima dei lunghi discorsi
e dei tradimenti, e prima ancora
del dolore, di tutto quel dolore
c’era bisogno di poesia,
di parole profumate, leggere
c’era bisogno di un po di sole
di un sorriso
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| Ah le onde, cosi indecise
sul da farsi, non sanno mai
se prendere o lasciare
se venire o andare
se perdere e restare.
Queste lingue d’acqua
a noi cosi silenziose
questo mistero azzurro
e questo voce del mare
ah le onde, se solo
potessero
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| Anche oggi calmo è il mare
anche oggi è apparente
e le distese più lontane
sconosciute,
come i volti senza nome
- si incontreranno qui domani
la roccia e il vento
e l’acqua, e la bianca schiuma
- dentro di me non ho riparo
nuda la terra che
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| Guardami, ma non guardarmi
nei miei occhi c’è un pozzo
che porta alla pazzia.
Sono stanco di me stesso
dei miei specchi, delle mie espressioni
sono stanco delle mie mani
vorrei essere una foglia,
a Settembre prima dell’autunno
vorrei guardare il
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| Timida follia
lo starti accanto
avvicinarmi al fuoco
col silenzio di una foglia
passo dopo passo
odiare in me la
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Nessuna tempesta
nessun risveglio
l’aria stanca si posa
avvolge le serrande
copre di un silenzio nuovo
la polvere del tempo
siamo morti troppe volte
per
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Indirizzo personale di santo aiello: santoaiello.scrivere.info
Oltre Oltre la porta (Riflessioni) |
Destino La ricerca della felicità ("Tra i diritti inalienabili dell’uomo: la tutela della vita, della libertà e la ricerca della felicità" Thomas Jefferson (1743-1826) (Sociale)) |
Bianca Tema libero |
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Bisogna scrivere fuori dal tempo
scuotersi di dosso le convenzioni
i falsi miti letterari, e i loro luoghi comuni.
Bisogna scrivere di tutto, con intelligenza
osservare bene e riflettere su ogni cosa.
Scrivere è un mestiere difficile, non
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L’assenza di parole crea vuoti enormi
dimmi chi sei e cosa stai pensando
dimmi se vedi le stesse rondini nel cielo
o se le nuvole per te e solo per te
prendono forme diverse dalle mie
dimmi se stai salendo o se sei fuggita nel mare
assenza presenza
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Molte poesie nascono dalla solitudine.
Non quella fisica, al quale c’è rimedio,
ma quella esistenziale. la profonda
irraggiungibile pozza dove smarrisce il sole.
Da laggiù vengono le poesie, le promesse
i ti amerò per sempre e tutti gli addii.
E chi
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| Nel nome delle città
nel nome del silenzio
delle anime oscure
degli illuminati,
nel nome delle cose
piccole e grandi
nel nome delle mani
delle guance arrossate
e nel nome del vento
e del mare e delle onde
nel nome che hai e di quello che
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| L’abitudine di fissare le cose
come per fermarle nel tempo
e chiedersi ora, e ancora
se tutto questo è perduto
se esiste ancora, la parentesi
che
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| Due dita di morto, sfiorano le corde
è un suono lontano l’aurora, un ricordo
vorrei ricordarne il canto, l’elevazione
la notte è staticità del tempo
un vascello che scivola nel silenzio
vorrei ricordarne il nome,
due note simili all’acqua, una
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Mi siedo con i miei demoni la sera
ad ogni appello rispondo presente
ogni tanto qualcuno ha il tuo volto
ma spesse volte solo il mio
ogni tanto qualcuno parla, con la tua voce
altre volte ci dividiamo il silenzio
le sconfitte e i biglietti per la
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| Si placa il mare
si distende sulle rive
odo il tuo vento caldo
il profumo dell’oblio
è la notte dei silenzi
una curva nel tuo corpo
mi riporta indietro
e sulle colline che scendono
dai tuoi capelli in giù
scivola lo sguardo
perso in poca
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| O risvegliami tu che sei morente
ricordami il perfetto costo delle ore
riempimi la goccia, di sudore
le fiamme spente e il battito d’ala
risvegliami o morituro, parlami del fuoco
ridammi l’accanimento e la follia
sembrava tutto un gioco, una
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| Ai poeti del quotidiano
a chi non ha voce e a chi la voce l’hanno mille volte rubata e calpestata
ai lampioni, che restano accesi tutta la notte
a chi torna a casa, con un dubbio nuovo
a un altro istante, a me stesso, ai miei pensieri
alle cose che
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| Ho sentito la mia voce
era la voce di un fanciullo
un fanciullo che rideva
la mia voce straniera
io che ho pianto, e da solo
voce che non mi conosci
attaccata alle pareti,
ho sentito il mio silenzio
come il miele e scivolava
sulle grigie torri
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| Mi esisti ovunque
anche dove non sono mai stato.
Le nostre mani, protese nel cielo
ma l’urlo è sordo, disperato
si aprono le conchiglie nel silenzio
labbra sole al chiaro di luna
osceno, non chinarsi a quella fonte
una mano che tace, poggiata
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| Governato da ogni stagione
un tempo di dilatazioni
unipolare distacco
l’insieme ambiguo disordinato
l’autunno e le foglie
le
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Le streghe morivano di noia
i fiori più belli erano appassiti
e i poeti non scrissero più bugie
qualcuno cercò nel vento una risposta
e il vento non tornò più a riposare
gli alberi sfioravano ancora di più il cielo
ma nessuno alzava più lo
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2488 poesie trovate. In questa pagina dal n° 421 al n° 450.
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