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santo aiello
Le 2488 poesie di santo aiello
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Dove tu sai, si è fermato un passero
e ha fatto un nido.
Ora non è più vuoto il ramo spoglio
come le tue mani, che tessono parole.
Mi ricopri dei tuoi suoni,
come la primavera ricopre i prati
e nasce un risveglio tra le
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| E l'infinito finì, di una candela
l'ultimo respiro,
si fece, anima l'aurora,
dopo una lunga attesa.
Moti ondosi di stelle,
placido richiamo al nulla,
nel mare dei pensieri
affonda un grido,
una mano.
Svegliami ancora, se
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Tu m'illuminavi, e io
credetti di essere una stella
e io credetti in te,
come l'insetto crede al fuoco
e non gli importa di bruciare
di essere arso...
Tu m'illuminavi, e io credetti.
Una breve luce fui, per te
una breve lucciola,
leggero,
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Siediti davanti alla porta, e guarda passare il tempo.
E se si fermasse, se avesse qualcosa da dire... allora offrigli il tuo silenzio.
Perché siamo fatti per attendere, per sperare qualcosa.
E lui lo sa, lo sa bene.
Ma se siedi alla tua
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Empatia con l’acqua, e i suoi tormenti
lo so e mi scuote, mi fa suo
tutta la notte nel tuo ascolto
sentire il moto dei pensieri
le mani e l’onda, ovunque io vada
tu mi possiedi, mi vivi
sei il sangue che non conosco
la mia parte oscura.
Un abisso
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Ai poeti, lascia le parole
che come equilibristi si arrampicano nel cielo.
Lascia a loro le parole, il senso oscuro.
Tu resta nel silenzio di un fil d'erba
seguine la danza, il suo esilio d'esistenza
Lascia le parole ai poeti, loro sanno
e
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Lei entrava e usciva dal bosco.
Si portava dentro di sè un segreto,
un suo peccato voluto.
Ma gli uccelli volano alti, e parlano con le foglie.
Gli uccelli sanno, e sanno anche tacere.
Lei entrava e usciva dal bosco, come le volpi
ma
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Ma il vivere, fu tutto in una corda tesa
oscillante e divertita sopra un abisso
fu l'istante incerto, la parola taciuta.
Questo volo, desiderato e
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Un cerchio, una finestra
un po di vento, e qualcuno danza
- Esci da quella porta, esci -
Passano treni vuoti oggi
libri aperti che mai nessuno
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Quando lo sguardo si perde all'orizzonte,
quando guardo una mamma che accarezza, il proprio figlio nella pancia
quando sorride un bimbo, e vedo il sole
quando si fa sera e si infiamma il cielo
quando sono solo e ti cerco
quando sto bene e non so
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Questo strascico di morte
questa pelle sul selciato.
E la lunga scia di cose perdute,
lasciate cadere.
Quasi un dolore, una malattia
e mai lenisce
la quiete dei silenzi
Lasciavo tracce di me,
tracce di un'altra vita.
Una luce, venne da
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Ma i poeti,
sono fiori che nessuno ha amato
sperano nel vento, tremano di pioggia.
- Si disperdono, al chiasso della folla -
I poeti
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Quando esci dall'ombra,
tutto di me si freme
e se apri, le tue labbra
come un fiore della notte
un malefico presagio in me si fa rima
cosa stai per dirmi, cosa...
Camminerei con te, fino in fondo al mare
ci mostreremo folli, indegni, anche del
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Ho una finestra sul mare
la apro di notte,
quando tu dormi.
Chissà se passerai da qui stanotte
chissà, se guarderai con me, lo stesso
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| Io guardavo mia madre
dietro un velo di nebbia
dietro un silenzio io la guardavo
bianco, come neve il sole
una
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Poi se ne vanno, e ti lasciano li da solo.
Hanno sempre una ragione per andarsene, ma non danno mai una spiegazione.
Cosi rimani li, con tutto questo vuoto attorno,
con tutte questa mani ritratte, con le ombre dei sorrisi.
Se ne vanno, e
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Oltre Oltre la porta (Riflessioni) |
Destino La ricerca della felicità ("Tra i diritti inalienabili dell’uomo: la tutela della vita, della libertà e la ricerca della felicità" Thomas Jefferson (1743-1826) (Sociale)) |
Bianca Tema libero |
Ho bisogno di dormire,
aprire gli occhi da un'altra parte
vorrei essere il viaggio, vita che scorre
quante fermate prima di te, quante.
Ogni tua terra mi sta attraversando,
regni, guerre e moltitudini di parole.
Ho bisogno di dormire, di
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Restami dentro,
almeno fino a quando
ti aprirò una ferita
un passaggio
un grido, che ti possa fare uscire.
Il tempo è breve, come l'estate
memoria di un volo, tu sei
quando i miei occhi, i miei poveri occhi
ti amarono nella tua
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Nevicava oltre il filo spinato
un candido silenzio di morte
lasciava il lungo camino.
A casa mia, si metteva legna nel fuoco
ci si scaldava nel lungo inverno.
Nevicava, nevicava forte
oltre quel filo, quel silenzio.
Ho visto anime lasciare
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Grato alla pioggia, che ha terso la notte
e al vento che m'ha rivelato il cielo
grato, ad ogni stella che silenziosa
di te mi parlò, mi disse tutto.
L'anima si disperde, e s'infinita ancora
dove tu dormi e il sogno ti trattiene
resto e
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Scrivevo versi
sul tuo corpo bianco
mi sembravi luna,
nel tuo dolce affanno
Da est ad ovest, ti seguì il mio
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Dei tuoi sensi, muovo ogni tremore
ma il mio luogo, è nell'esserti foglia
io foglia in balia del vento,
in balia del vento, o cuore mio.
Entrarti nella mente, fu come esplorare il sole
ali di carta e mani nude, questo posseggo.
Tutto il
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Tutta la poesia delle tue labbra
tutto il fuoco che mi consuma
brucia un candido foglio bianco
un innocente, pronto al
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Guardavamo insieme lo stesso cielo in quella stanza.
Dove sono i tuoi occhi, dove li lasciasti?
Vedo rondini abbandonarsi ai venti, e mani
screpolate dal freddo,
mani secche di luce, di una povera carezza.
Guardavamo lo stesso cielo, soffrivamo
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Ti basti la notte,
quando ti raccogli nel tuo nido?
Ti illumina la luna, sotto le coperte?
E la neve, la neve
la senti sul cuore... la senti?
Riposi, come l'acqua nei pozzi
e resti inespressa, straniera
alla luce.
Io ti riscriverei ogni
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Città di mare, in questo lungo inverno
io ti guardo, dalle finestre, qui socchiuse
mi sembra che tu sorrida, e non ti lamenti
c'è il sole oggi e l'aria si respira,
ogni fiore si è girato al cielo, guarda
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Forse di ogni tua voce ne nasce prima un suono
forse nutri, anche tu la primavera,
forse, sei anche tu sgomento, una paura
e forse sei solo il mare,
che in me urla, e si dispera.
Sei neve, forse
nella mia fredda stagione, mai arrivata.
Sei
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Vorrei che le mie parole si facessero nebbia,
e poi pioggia, abbondante, che cada in primavera
e che raggiungesse il tuo piccolo orto sulla collina
dove coltivi fiori e speranze, dove si trova il silenzio
e dove so che parli, che parli con il
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La mia anima, era un vecchio battello
abbandonato al porto, ma lei
lei era il vento, il ricordo del
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Stagione di vento, il pigro scorrere dei fiumi
io come loro che cerco il mare, incerto
sulle rapide, inversioni d'acqua e luce.
Stagione di vento, disordine interiore
un giorno fisso, appeso ai rami
senza autunno e cuore,
l'impiccato
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2488 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1441 al n° 1470.
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