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santo aiello
Le 2488 poesie di santo aiello
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Scrivo due righe,
due fili d'erba
mossi dal vento.
Tremano le vene,
al suo passaggio
mi sei, morte e
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Tu perdi i tuoi anni, come i petali
di una rosa,
e resta a me il dolore di contarli
di sentirli cadere sull'erba muta
Mentre ti scuote il vento, lucida
ti appresti all'autunno ora imminente
vuota di te e del tuo splendore
lasci un bocciolo
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D'acqua sfonda, il cielo
la quiete,
lungo i canali e le sterpaglie
s'ingrossa, il rivo muto.
E chi fugge, dal suo tormento
s'incammina su per la via
affrettati mia sera, che dal silenzio
vaghi, immune al cielo,
verso l'angolo e
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Quali acque calme, mi regaleranno il sonno
quali correnti calde, guideranno il mio cammino?
Io lascio i te un pensiero e si fa sera,
chiudo le pagine di un libro, gli occhi di mia madre
una porta senza nome, dietro le mie spalle
e vorrei
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Quando ti chiamerò farfalla
tu non volare,
io porto in me la luce dei gigli al sole
per trattenerti qui,
in questa primavera che fa male
che sa di neve, di vento stanco e antico
di poco sole.
Resta nel mio sogno, nel mio silenzio
resta, come la
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Un piccolo affanno, l'esito di un respiro
non conto più le lune e l'erba cresce,
senza nessun riguardo.
Un piccolo dispiacere, una mano chiusa
e non saprei neppure, dove posare lo sguardo.
Ogni posto è silenzioso, lama, di lucida
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Incompiuta, ogni poesia è incompiuta.
Se fosse vero, se solo fosse
che ogni grido lasci lo spavento
e il sangue le sue vene
che ogni mattino disconosca l'alba
e le mie mani si dividano...
Incompiuta, l'ora che non passa
la mia stanca
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Le mareggiate, i capelli al vento
non ricordo, solchi più profondi.
Rami, tesi al cielo
mi sfioravano le tue dita, disegnavano ombre
-
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Tutti i santi giorni è lo specchio che guarda te.
Cerchi di novità sotto le pupille,
un'increspatura in più sul cuore.
Questo tutti i santi giorni.
Tu e lui, e quel diaframma di sogni infranti.
Di lune mai smosse,
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Ero davanti a te, come il sole alla Luna
si esisteva insieme, uno di fronte all'altra.
Adesso, io non so... non so dire se fui sole o luna
questo per me è un mistero.
So solo di questo spazio vuoto,
di questa solitudine,
e so di questa
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Ti ho ricamato un nome sotto la pelle,
un nome nuovo, mai posseduto da nessuno.
Serve a ricordarti chi sei, come una moneta d'oro
racchiusa in un segreto.
Spendila quando vuoi, leggilo quando vuoi...
Ti ricorderà di me, del tempo vissuto
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Verso la notte, quest'acqua chiara
s'inchina, nel lento scivolare
di profondi suoi segreti, ora mi copre
sussurri, sottopelle qui, in mia difesa
apro un ombrello oscuro, un muro.
Silenzioso limite mi preme, dalle mie sillabe, mute
questo circo
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Seguo luci, nella notte
non ti stupire,
anche la luna è silenziosa
mentre, si appresta l'alba.
Qualcosa, è in te e mi chiama
e mai nessuna voce, seppe
arrivare cosi lontano
tu sei l'onda che ogni erba scuote
l'invisibile
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Nell'illusione che avvolge
resto fanciullo al mio capezzale
un orto, l'etica piana di un silenzio
forse eri un mondo migliore, un sogno, forse.
Ma
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| Ti lasciavi cadere sul lago
con le braccia aperte, pronte per il volo
Nella quiete delle acque, fosti l'onda pigra
il
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Tremano le tue profonde stanze
trema il bosco e la collina,
si strappano le vesti al vento, all'abbandono
e sale fino a me, la tua marea.
Acqua che non rispondi,
si placa di luce nelle vene
s'incammina e verso sera
al laccio dei pensieri e
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Oltre Oltre la porta (Riflessioni) |
Destino La ricerca della felicità ("Tra i diritti inalienabili dell’uomo: la tutela della vita, della libertà e la ricerca della felicità" Thomas Jefferson (1743-1826) (Sociale)) |
Bianca Tema libero |
Ricordati del nostro cuore,
di questa carne che abbiamo diviso
ricordati della gente, dei loro volti assenti
e ricordati del mare, del suo infinito canto
quello che imparammo di notte,
navigando le parole ed il fiato,
troppi vicini alle
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Il vuoto solubile, la noia
l'albero con sette vite,
il canto delle cicale
- La vela, che bacia il vento
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Poesia di grigi, di silenzi
e sento, nella nebbia, una luce.
Movimento astrale, deviato al suolo.
Cosi vicina è l'essenza, il sacro velo
tutto s'inclina e quieta,
- S'anima, in mormorio -
Anche l'acqua, o cuore
ha i suoi segreti.
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Pensieri di neve, si posano sul cuore.
- Quanto, durerà l’inverno? -
Nel sonno della terra,
vivo di sogni mai sognati
l’oblio di un tempo,
un corno d’alpe, si sente da lontano,
Io ti rivivo, dolce, come acqua pura
prima che tu sia
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Sorsi di luce, nel mezzo della notte
quasi un silenzio
ci copre
ci riveste,
un tremore, e l'anima s'indora
una magia d'acqua, si anima nel cielo
- cade -
anche la pioggia sui nostri corpi
siamo i sassi nella sua luce fredda
testimoni di
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Nel linguaggio delle ombre, di dissi forte che ti amo.
Ecco, perché fuggo, dai luoghi, dove c'è molta luce.
Troppo chiaro è per me il giorno
troppo taglienti le tue lamine di luce.
Mi copre ora un silenzio,
un muschio
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Nasce, con l'alba
come un bisogno silenzioso
voglia di luce che s'irradia
e rivela sogni, ancora nudi
rugiada, l'esile equilibrio
intriso nel tempo, sull'erba che dorme
manchi alle ore, orfane di pioggia
ai rivi quieti e alle fontane
acqua
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| Tu assomigli al vento
se mi scorgi ai tuoi occhi impreparato
tu mi scompigli il cuore
se solo taci, se solo ami.
Tu assomigli al vento,
alle sue molte mani,
se solo sfiori, l'erba nella sua dimora
se solo accendi, il fuoco dei pensieri
brucia
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Ho imparato a cercarti tra le cose che verranno all'esistenza.
Un respiro prima dell'alba, sai, quando il mondo sembra che si voglia fermare.
Che voglia dirci cose ancora mai rivelate.
Ho imparato a distinguerti nel vento,
nelle folate che
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M'agita in me, il frammento
ormai fuggito,
la chiave, che mi desti
per aprire le tue porte
si ribella a me, non vuole
La pellegrina via, tu mi mostri
i luoghi dove non sei e fosti
Lasciati trovare,
all'alba, al suo risveglio
ho due monete
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Un muro antico, la pelle a squame
questo mio corpo in disfacimento
l'ora che passa, le mie silenziose paure
si strofina il tempo sulla mia pelle
e non sei vento, non lo sei mai stato
riposi come una foglia stanca, riposi di notte
forse nel
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Mare mare chiaro, ti distendi
ora immobile e inquieto,
ora d'oro e senza suono
mare o mare silenzioso
prendimi dentro e fallo ora
immergimi di te, del tuo oblio
nessun cielo nell'abisso
nelle lunghe distese del silenzio.
Mare o mare mio,
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Mostro la mia parvenza,
l'illusione che mi appartiene
sento di essere un giorno, un evento
un insieme di ore forse.
Sento l'eclissi di ogni cosa,
questo infinito viaggio,
in me è solo un tuono, un lampo lontano
qualcosa che mai arriva,
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Anche qui, il cielo a volte
sembra di pietra,
mi cadono sassi nel cuore
e altre piogge cerco nei ricordi.
Passano nuvole silenziose a velare il sole
come soldati di un esercito straniero
come mani ostili, si dilatano, lassù.
Anche qui,
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2488 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1411 al n° 1440.
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