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santo aiello
Le 2488 poesie di santo aiello
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Se ti sfiorassero i miei versi
girati, come se io fossi il vento
cosi saprò che esisto,
cosi saprò che ci sei.
Mille vite ho vissuto, nel
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Vieni, vieni da me
scriviamo insieme un verso
guardiamo insieme un fiore,
e il vento che lo culla,
vieni, perdiamoci nei boschi
accarezziamo l'erba, l'aria
non contiamo gli anni, i giorni
e le stagioni,
vieni, siediti qui
aspettiamo qui la
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Ero te in un'altra vita.
Lo so, come so che la neve, si ricorda del mare
e l'albero del seme che dormì nella terra.
Ero te e nessun altro.
Come il fiume che corre in una sola direzione
e il vento che poi si calma.
Ero te nei giochi che
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Scorrono fiumi ovunque
dopo la pioggia
nascono dal nulla,
riemergono dalla terra
ora, le nuvole se ne vanno
sono più leggere,
le spinge il vento oltre il mare
qualcosa di mio mi abbandona
se ne va con loro oltremare
forse ero un angelo
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Ti navigo, nei dolci mari del silenzio
tutta la notte parlo ai tuoi fianchi
scivolando, sulla tua schiena silenziosa
ogni tanto una stella si alza alta e muta
e il bosco tace e si copre delle sue ombre
spingo, con le mie mani il tuo cuore
volto al
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Verso di te,
languido mio poetare
è vela senza vento
e senza mare,
bianca isola assolata
visitata dai tuoi venti
è la mia mano
- dorme su un foglio -
e su di me, calme ombre saline
accarezzano il silenzio,
lo portano via da
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Un silenzio e un po di più
e poi sentire, il mare
nelle conchiglie
grandi occhi, navi
lungo l'orizzonte
perdersi per poca pace,
in un
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Metamorfosi di un sogno.
Poi quella luce, solitaria
quella sensazione di onnipotenza
mentre ti scrivo,
mentre nasco o muoio, tra rigo e rigo.
Mi perderei,
in una inconsapevole scala di grigi e di speranze.
Ci sono giorni, che si amplificano di
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Come dirtelo,
che le cicale tacciono
e l'estate stenta ad arrivare
come dirtelo,
che si è spento il fiume
e che non trova più il suo mare
inutilmente torna,
inutilmente scorre.
L'ora dei silenzi, si fa mia
necessario
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Perché io esisto in un'esistenza non mia
in questo inesorabile tempo, io non esisto.
La vanità del mio sogno,
è una tela senza luce.
Anche
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Priva di ogni sguardo
mi riposi, nella mente.
- Silenziosa -
Sono rapito dall’ascolto.
Sono
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L'attraversamento della linea,
il passaggio del punto zero.
Trovarsi davanti al niente,
fare un passo avanti,
perdersi nell'oltre, nel non detto
oltre i limiti della stessa verità.
L'assoluto io che incombe
dentro lo specchio nessuna
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Sola, era la terra
prima dell'uomo,
e sola sarà, dopo di lui.
Chi ricorderà l'aurora
chi, le ridarà il suo nome?
Occhi smarriti del vento
in cerca di rami da cullare
io torno stanco a casa la sera
mi avvolgo di
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Ho una voce,
un'acqua delle pozze
ci giocano i fanciulli
nelle serate afose
quando il cielo si stanca
e lascia qui l'azzurro
ho una voce, un'acqua silenziosa
una marea di stelle, ed un cammino
quando la notte trema
e senti anche il
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Nei giardini dell'inconscio,
coltivo i fiori proibiti,
le palme di luce antiche,
e le chiavi per le
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Il tuo abbraccio di bambina,
la tua grande anima stanca
forse un po di Luna, posata
sul davanzale della tua finestra
che dice strane
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Oltre Oltre la porta (Riflessioni) |
Destino La ricerca della felicità ("Tra i diritti inalienabili dell’uomo: la tutela della vita, della libertà e la ricerca della felicità" Thomas Jefferson (1743-1826) (Sociale)) |
Bianca Tema libero |
C'è un giardino fiorito
oltre i cespugli,
ogni giorno è bagnato dal sole
dagli sguardi dei passanti
io ci passo spesso le notti
e si sentono le stelle
se sai ascoltare,
mi bagna la luna, dei suoi silenzi
umida rugiada taciturna
si
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Quale bianco inverno
potrà contenermi,
quale terra ospiterà la mia?
Un orologio al muro
un'immagine muta.
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Ho memoria di te,
come il fiume
che corre al mare
nel sonno della notte
l'anima si quieta,
ma non l'acqua delle sorgive
lei corre, sotto la nuda terra
si sprofonda nell'abisso
fino al mattino.
Ho memoria di te
come il fiume,
che vuole il
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Stammi vicina...
da troppe notti trema
qui, la terra...
e nel mio sonno,
ogni cosa si allontana,
hanno fame di distanze i
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Le impronte, sulla neve
sono parole, che mai scrissi
pensiero notturno,
di solitudini strane
nevica,
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Langue il sentire,
d'un basso vivere d'ore
annoiato passo all'imbrunire
e sfioro, un muro ancora caldo
che fin dall'alba, dal sole fu baciato
io sentii dal suo sommesso ventre
le nuvole d'estate e l'azzurro cielo
una memoria d'altre
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Annegano nelle pozzanghere
gli sguardi umidi di pioggia
passi frettolosi, come seguissero
un richiamo
e ho le mani in tasche buie
al riparo dal troppo vento
qualcuno di noi, non saprà più tornare
seguendo le nuvole del
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La pietra non dice nulla
ma ha memoria di ogni cosa.
L'erba dei campi, è cosi sottile
riveste il mondo e danza al vento
vorrei essere un piccolo insetto
un invisibile grano,
l'insieme del silenzio
e la parola muta.
Quando
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Vivimi l'istante
in cui i miei occhi caddero nei tuoi.
Vivimi il tempo che ti rubai.
Vivimi
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Tu non lo sai,
ma non tutte le stelle sono stelle
alcune sono dei sogni rimasti accesi
dimenticati forse,
ma non per questo spenti.
Tu non lo sai,
ma in altri mondi qualcuno dorme
e le raccoglie, le fa sue
sento legami invisibili nel cielo
mani
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Io ti avvolgo di parole
come il vento copre la terra
di foglie, in autunno
e verrà la neve
e soffierà il vento
e sentiremo ancora una voce
tenue filo del bisbiglio
come i fumi dei camini
che si alzano per poi sparire
di noi
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| Tu, che dai
silenziosi sguardi
nell'anima mia, che freme
tu che sei l'onda
la mano bassa e silenziosa
l'acqua che si spinge al mare
di nuvole bianche come seta
ha vestito il cielo,
velato volto del dio amico
di colui che tace, e si
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Fammi compagnia, siediti qui vicino.
Restiamo qui, seduti.
Dividiamoci un silenzio.
Erano milioni di occhi le stelle
e tutte mi guardavano, silenziose.
Tutte volevano dirmi qualcosa, tutte.
- Slegato dalle ombre, amai solo una luce.
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C'è un nudo invisibile,
sotto la mia pelle.
Ascolta.
Bevo, quel dolce veleno che non mi uccide.
La malattia che amo, che vivo.
So cosa c'è. Lo
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2488 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1111 al n° 1140.
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