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santo aiello
Le 2488 poesie di santo aiello
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Cielo e luna, luna e cielo
anche la notte si ripete
si riconta ogni mattino
tutte le sue ombre
tutte le sue
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Ti accompagna, lungo il fiume
questo cielo dei pensieri
Cosi sottile, è il perdersi dell'onda.
Quanti sogni, ho visto annegare
nel mare bianco, silenzioso
di un'abito da sposa.
Tu avevi in te questo freddo inverno
questo silenzio mai
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Tu sei quello che senti
sei mare agitato
vento sulle cime
sei l'onda che si infrange
sei, l'umido di un bacio
il dolce morire del vento
sei foglia e sei respiro
sei un pensiero a caso
un'angoscia
sei la luce che si spegne
il mio sonno
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Volgi a sera, vita
con il tuo silenzio.
- Un tarlo, scava. -
Le radici, dei limoni
tramano d'azzurro
e mi vestirò, di sale
di luce mattutina
ti accoglierò,
come si accoglie un figlio
uno scoglio muto e baro
inghiottito dalle
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Un angelo, dai tuoi seni
dorme con me la notte
nel vento tiepido delle ore
sbatte forte le sue ali
s'inchina, al tuo corpo stanco
la poesia della sera,
un fuoco amico che si riaccende
nei silenzi degli sguardi.
Dove riposerai, amore
nel tuo
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Tutto scorre
va verso il suo silenzio
scivola l'acqua, è muta
porta con se il segreto
scorre anche la vita
si precipita nell'abisso
di questo vivere informe
di questo canto smorzato
poca terra mi rimane
poco sole, lembo amato
un canto
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Non mi sottraggo agli specchi
agli sguardi dei fanciulli
al vento costante che viene dal mare
No, non mi sottraggo alle cadute
agli sbalzi d'umore
alla fragilità del tempo
non mi sottraggo a me stesso
alle contraddizioni
al senso
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Vieni, posa le tue piume
sul mio petto,
riposati su questi verdi rami
tra queste giovani foglie
ferma le tue ali
e cerca il sonno
tra le mie braccia.
Il cielo è cupo stasera
promette pioggia,
e tu sei più stanca del vento
che
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Giochi d'acqua
nel tuo canto vero
silenzio del mare
d'ore, in apnea
e tu eri fragile
più d'ogni altra cosa
più di un'alga e l'onda
s'infittisce la presa
nella stretta mano
sfuggirsi, mai
io sarò l'acqua
di
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Io la bacerei,
anche solo, per sentire
il sapore della sua anima
e porterei in me, il suo
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Tutto dorme,
dentro questa quiete
anche il mare
più non si lamenta,
ed io, che nella tua deriva
volli trovare un mondo
io riposo
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La notte sentivo urlare
e dalle finestre si spegneva
la stessa luce
Anna e Fabio si sono sposati in trincea
fu per loro un modo, diverso
di vincere o morire
e tu continui a dirmi, che è cosa da poco
se continuo a perdere
giocando a
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Sii gentile con la poesia,
e lei sarà gentile con te.
Sarà come una donna
che quando la cerchi
lei si farà trovare.
Lei non si stanca.
Come l'alba che arriva
lei si poserà sul cuore
nella luce di un silenzio
si
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Sento di abitarti
e lente, in me
scorrono
le tue parole
siamo due finestre chiuse
ora che c'è il sole
la mia casa è vicino al mare
s'offre alle onde
entra in me, ora
come i pesci scrutano l'abisso
come le grandi
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Sei nata da una stella
da un cammino silenzioso
forza di gemma oscura
s'apre di profondità atroce
il posto delle fragole
si trova in un cammino
sorde valli di gelsi, e rose bianche
passo dopo passo
si fa notte, torni nel tuo
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La guerra è finita
le mani, sono vuote
e l'alba sa di fumo
odor di case e di conigli
di nebbie umide e di vino
ognuno torna a casa
vivi e morti, stanno insieme
qualcuno osa ancora
chiedersi chi siamo
e negli sguardi, trovi
ogni
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Oltre Oltre la porta (Riflessioni) |
Destino La ricerca della felicità ("Tra i diritti inalienabili dell’uomo: la tutela della vita, della libertà e la ricerca della felicità" Thomas Jefferson (1743-1826) (Sociale)) |
Bianca Tema libero |
Bruciavi, come un sole
e nell’ombra, lentamente aprivi
la tua dolce fiamma.
Cosa sa dell’amore, la notte?
Quali silenzi,
sotto le stelle,
scorrono nei fiumi antichi?
Sogno del mare,
canto d’acqua oscura
scendi nella mia pelle
come
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Che io scriva o non scriva
da me non si allontana
questa meraviglia di vita
che si risveglia, ogni volta
che mi cattura il tuo volto
il tuo sguardo triste,
perso nel nulla,
e interrogo i miei fiori
se di te sanno qualcosa
se sanno il tuo
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Un altro sogno
come da bambino
mani distanti, che salutano
e io immobile,
dietro quel vetro
e tutte le mie speranze
svanite in amaro
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| Pietà per questa mia anima inquieta
per questo mio vivere sulle braci.
Non riesco ad arrendermi, a lasciare stare
sarò nel posto sbagliato, lo sarò sempre
ah, come invidio voi,
voi che sapete accontentarvi
per me la morte
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E qualcosa rimane,
forse, la fine di una frase
l'ultima parola amica
e qualcosa rimane
un biglietto del bus, ora scaduto
il freddo di quella sera
nella città che fu per noi vuota
o forse la pioggia
che correva nei canali
qualcosa si,
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| Nelle sere, giù al lago
si adorava l'eleganza dei cigni
passavano bassi, vicino all'acqua
sfioravano la pace, la
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| Distacco, e cade la mano
nel vuoto del vuoto
anima leggera e vissuta
non hai un corpo,
non hai un viso
solo un bianco pallore
una paura di te
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Ma il pensiero, sul suo volto,
aveva sempre una sua luce
un suo non detto che inquieta
che scuote, come un vento
di cui non conosci il nome.
Certe notti mi allontano
vago nei sogni,
innumerevoli stelle
mi seguono in cammino
certe notti non
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Ti porterò domani, aldilà del fiume
faremo un ponte, sopra i flutti
sopra ogni tua tristezza
e cammineremo insieme
seguendo la corrente, con gli sguardi
ti porterò domani,
nel giardino dei ciliegi
e sarà ancora
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A chi arriva, il giorno
se siamo, tutti
orfani di luce?
Fa promesse la notte
ingannandole di stelle.
Poi nell'alba, cade ogni cosa
si precipita al suolo.
Non hanno nessun suono, le maree
mi avvolgono in silenzio,
come, l'ultimo tuo bacio.
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Verso, nella tua bocca
un bacio astratto di sapore
rosso vino in fiamme alate
dove s'alza lo sguardo
e l'aquila fa il suo nido
noi riposeremo stanchi
della fatica dell'amore
ci raccoglieremo in un sol gesto
in un sol corpo esangue
tomba e
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Un tempo l'orologio andava piano
e si passavano le ore dietro i cespugli
e l'alba finiva in fretta
per correre dietro alle notti
un tempo ero un fanciullo
e costruivo fortezze nei cortili
le dame dei coralli si vestono di sera
un tempo c'erano
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Tu guardi un sole già spento
ultimo fotogramma di un vecchio film
eppure insisti, a volerlo rivedere
anche se da lontano
nella pianura, si snoda
l’acqua che navigammo
e non so, e non sai
di quale mare parli
quando la notte sogni
e alzandoti,
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Amo la tua solitudine
quel tuo modo strano
di parlare col fuoco
e guardare nuvole lontane
ti sento nella notte
passeggiare tra le righe
cadendo ogni tanto
da un dolore all'altro
segui, qualche stella senza nome
e gli hai dato un nome
di un
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2488 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1051 al n° 1080.
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