Troppo vicine stanno le nubi,
su questo cielo plumbeo,
in questo caduco giorno,
come le foglie ingiallite, sugli alberi muschiati...
...Ed io aspetto, aspetto...
...Aspetto la folgore, che squarci ed illumini l’infinito...
...Ed il rombo di tuono
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| Key west, incede sincopata, una musica che stempia,
filosofo piaga d’Egitto o cavalletta senza ritegno,
ingorda mangi e distruggi, i campi alacremente coltivati dagli altri
hai rosicchiato dentro i cuori, pur di avere uno spazio non concesso,
la tua
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| Madre di tutte le prostitute sulle acque seduta, i re hanno goduto e fornicato con te, gli abitanti della Terra si sono ubriacati del vino immondo,
in groppa alla bestia scarlatta, alzi la coppa dell’ira di Dio;
Nessuna carezza, psiche t’affronta
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meraviglia, la luce che filtra tra le propaggini verdi,
ognuna danza e conta novelle, felici lassù,
saranno loro ad accarezzare il refolo che le accompagna?
donano versi di leggera natura;
In basso ronza un bombo, s’accoppia felice nel gineceo,
è
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Non sei più con noi, dove noi siamo,
siamo noi ad averti insieme, nei cuori,
staresti a giocare, di nuovo, con noi,
noi siamo tutti con Te;
La domenica sera, quell’ora scoccò,
indelebile verità del nostro cammino,
unico, in un sol senso,
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| Ogni alba, tra le dita, soffice, scivola via,
come riccioli d’oro spettinati, si disperdono, i raggi,
guardo le onde delle mie nocche nella risacca,
i sogni sono tutte le albe che sogno;
Non sono lontano dal corpo e l’anima resta ingabbiata,
chissà
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Io, ho visto tante cose nel cerchio,
ho potuto ampliare il campo, fino ai confini,
ma cosa c’è al di fuori?
Contatemi voi, magnificenti esseri sovrannaturali,
cantatemi il suono del cielo oltre Orione,
ditemi dell’alba siderea, datemi il raggio
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| Dentro una bottiglia non affonda dovresti guardarla;
È carina mentre naviga ferma,
non siamo così piccini da salirci dentro,
non si sa dove va;
Il vento non la sospinge, soffiando sulle vele...
...non ne ha;
Solo la carena è come un
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| Con il kantaro incastonato di blu cobalto, aspetto;
vicino alla sorgente argentata di sera,
vicino ai fiori d’inverno, d’elleboro rosa, indugio.
Con la calma di una montatura sellata, sotto i dolci profili di colline, temporeggia.
Con la classe del
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| È l’attimo, una nuvola cangiante,
le onde in uno stagno,
persino un pensiero, un sogno,
si diventa, della vita, perduto amante;
È un velo, chador profumato di betel e incenso,
una nuvola bigia che il sole nasconde,
persino un pensiero, del sasso
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| Tentazione, lieve piuma che carezza la nuca,
che i pensieri versa nel rosso velluto,
che i brividi fa scendere lungo la schiena,
dolce tocco d’amore che nella mente rintocca;
Volgerò il mio sguardo indietro,
fino al magico posto, tra gli alberi,
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| Avvolgimi tra le spire,
buio che squarcia il cielo, che galleggia sull’oceano,
illudimi, miracoloso miraggio,
prima che resti spiaggiato,
liberami, nel sogno, da queste vecchie catene,
del dolore taglia le pene;
Compi il ciclo, ancella, del
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| Che editto reale!
Spande gioia nell’anima, sgorga come l’acqua sorgiva, dalla sorgente,
fresca, dolce e chiara riesce a zampillare,
come un bacio sotto la luna riesce ad amare;
Or che il fiume si rinnovella e cresce,
Il mio amor pasce,
sui
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| Soffice e macraba carezza d’amore, abbandonandola,
ho lasciato il vuoto tra le pieghe del cuore...
asciugavi, Tu, le gote imperlate, salate,
ritraendo i misteri dell’animo in pena;
Un’istante è la vita, un giro di boa,
al largo va, ondivaga,
Mi
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| Si resta prigionieri del passato,
si ricordano sempre strali e tuoni,
le tempeste spazzano via tutte le cose,
nel presente torna sempre il sereno...
...Il sole è lì, dietro le nuvole;
È l’amore il motore, l’anelito d’amore che spazza via i nembi
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| Sarà che sono dimentico delle cattive stagioni,
sarà che cammino a testa bassa,
può essere il dolore a rendermi vero tra gli uomini,
sicuramente mi trasfiguro con la massa;
Sarà che il tempo scocca ogni minuto secondo,
sarà che dopo la pioggia, il
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Invia un messaggio privato a Paolo Morganti.
Indirizzo personale di Paolo Morganti: pulse.scrivere.info
| Superare il moderno, con le sue forti pulsioni,
con le indomabili passioni,
covare rancori e infinite paure,
è rimanere schiavi della tecnologia e la società, rattrappire;
Sterminare il presentismo che non progetta futuro,
non ha memoria del
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Sollevo il coperchio
riluce lo specchio,
Meravigliose, giri e giri ancora, le fouettés,
attratto e innamorato, non stacco gli occhi da te;
Magici din don accompagnano te,
un filo di luce riflesso,
illumina gli strass del tuo tutù,
e felice
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Giù nei vicoli stretti urlano ingenui Roger Rabbit,
a frotte accorrono giovani Bobby,
brandendo i manganelli,
armeggiando
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Gli astri, i pianeti...
La terra,
sono fatti della medesima polvere...
Il vento attraversa ogni cosa,
alimenta il fuoco;
Io sono stato ovunque,
ho visto tutto quello che c’è da vedere...
Ho riempito i polmoni...
e ho trattenuto il
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C’è qualcosa nei versi, girovagano, inebetiscono,
strabiliano, poi amano, amano ancora amano,
lasciati abbracciare prima
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Sul greto del fiume, osservo acque cristalline,
ora che scorre calmo, senza il frastuono della piena, lo attraverso,
ho con
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Quasi, quasi, la tesa fa ombra,
sotto il baldanzoso cappello, nulla,
neanche un piccolo raggio che illumini,
offuscato,
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Come una foglia che al refolo di vento, cade,
volteggi con i Tuoi sogni di carta e cartone,
non tocchi ancora la spiaggia,
non riesci a cullarTi con la risacca;
Sogni, nel bagnasciuga,
corpi avvinti, nuda la luna che brilla ed ammicca,
ebano
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Piove, sul rivolo d’acqua fino al tombino,
va la minuscola chiatta di carta,
una gioia gli occhi del bambino,
che sorride mentre la scorta;
Torno con un volo, ai giorni di quella stagione,
giocavamo insieme io e capelli rossi d’Irlanda,
due occhi
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Stanno in tondo, con la spada in resta,
ne ammiro tre: Sir Lancillotto, Sir Tristano e Percival,
han corazze, argentei elmi in testa,
speroni d’oro sugli stival;
Sono sempre capitavola ed amici,
mai in fondo all’ultimo posto,
quando hanno l’elsa
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| Carnevale!
Sul viso poggiata,
la bautta di cartone, dorata,
dona la realtà trasfigurata,
emergono enigmi irrisolti,
dipinto, sulla cartapesta,
La tua immagine attesta:
vero soma o finta maschera?
Risolvi l’arcano, sfinge donna, leone
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Quante facce, rifletti pregiudizi, proietti diapositive,
resta vuota quella parete imbiancata, come sepolcri, sacra,
E se fossi sempre giovane sul quadro?
saresti, non sei!
Quanto conta l’oste che ti offre buon vino?
Cosa vale la lettura della
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Sono sempre le stesse stagioni, giorni, settimane e mesi uguali,
nulla cambia,
all’orizzonte il sole sorge e dietro le
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Tapino! Speculare orridi pensieri,
sul quadro ligneo.
Misero! Mendicare briciole di cuore sul letto di morte.
Falso profeta! Decantare il vino rosso mentre inacidisce.
Gretto! Plagiare a piacimento anime libere.
Così, malgrado voi, io cadetto di
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