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Paolo Morganti
Le 1099 poesie di Paolo Morganti
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Aedo innamorato
le tue perle salate cadono, come pioggia battente, sulle corde tese suonando una lirica struggente.
Amore che nel sangue ribolle, fermo sulla porta del freddo nero raggelante
si propaga cone un'eco di dolce note tramata.
Il pianto
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Ha i suoi anni, sornione, ronfa
si liscia e strizza gli occhi,
sul tetto guarda la luna
la polvere magica brilla sulle vibrisse.
Non dorme stringe gli occhi,
aspetta felino,
gioca, attento che non fugga...
...Attende...
Onore, gloria contro
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Malandrina, ammantata sotto una buia cappa, scherzi
nascosta da batuffoli bigi ghigni tra mille artifizi.
svanisci dietro la bruma un secondo
riappari con il sorriso a tutto tondo
I baci cadono come le stelle
di polvere argentata sulle ciglia
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Il centro in se stessi è perfetto,
al di fuori, alla gravità fa perdere l'assetto,
tra brame e possesso si
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Esce rosso rubino, spumeggiante, spillato
il vino buono come il miele
nelle bocche intrise di fiele
diventa disgustoso aceto.
Appare d"oro ogni raggio di sole
alto nel punto più alto del cielo
il sole regala nuance di colore
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Fole come sussurri contano fiabe
dal vento sospinte leggere come nuvole bianche
di mille forme cangianti, poi svanenti
liocorni alati, magiche fate, lupi e leoni con agili gazzelle
poi alti manieri, mostri marini e visi umani.
Il cielo ammiro
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In un punto, solo in un infinitesimale punto
come una saetta sfiora l'orizzonte tutto
eppure è piccolo meno di un nanometro
e le primule, le campanule pensa alle viole
raggio ch'albeggia profumo ch'aleggia
rotolare sotto la pioggia
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Intorno, restami addosso nei pori
sparso profumo di rose, odori
restami tra le labbra rossi chicchi di melograno
asprigni, serrami gli occhi che nel verde marino affondano;
Con le stelle ammiccanti
intorno alla loro regina
luna
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Scivola tiepida tra freddi brividi
pori appuntiti si toccano caldi
assaporo le labbra disciolte
dilavate dall'acqua, dalla voglia scaldate;
Miscelannnea di brividi,
di sapori umidi
profumi che schiaffegguano le nari
corpi persi. nella
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Mi manca il respiro un alito di vento
esplode il soffione
ogni stame vola in alto
ognuno porta con se la predizione;
Si rinnovano vite quando cadono
paracadutati portano amore
miracolosa esplosione
tutto sembra svanire
resta in mano uno
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Due ali, l'amore è un volo, due simili ali
...Voli,
Un'onda azzurra, calma, leggera, schiumosa
...Galleggi,
Un'antica quercia, robusta, rigogliosa, ombrosa
...Contempli,
Un fiume cristallino, tortuoso, silente, calmo
...Nuoti;
Tanto
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Non ascolti, impegni tesori al. banco,
celati. non valgono niente,
non vedi, annebbi colori dietro grigi veli,
non tolgono il buio,
non danzi, non canti, non ridi,
indossi maschere acquistate al mercato dei cenci,
non odori, turando le nari alle
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Piu di una volta mani e le nocche,
pugni chiusi, piu volte bussano alla porta,
non ci sei mai, disattenta, non aspetti, corri sempre via
quanta fretta di fare, corri e non sai dove andare;
Qualche volta aspetta che acini gonfi, rubini
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Misero, non ho marciapiedi,
mendico su un vuoto forziere seduto,
all'accatto, non ho neanche un piatto,
nelle mani rose
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Ho la testa pesante
un peso il cappello di feltro
martella la pioggia battente,
scivola fresca sul volto
lavando il torpore,
risveglia la notte
strascicata di fuori, strisciata sui banconi
unti di impronte bisunti di vomito,
parlano in
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Nudi, strappate le fredde armature
a terra brillano accecando,
facciamo l'Amore di amore
non toccare
guarda tra le tue mani
non toccare
ascolta questo profondo silenzio
non toccare
inspira tutto il profumo di un sogno
non toccare
il
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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Cerchi spezzati, senza centro, semicerchi
all'intorno lupi e le zanne colano di languore, di fame,
il fiuto brama la carne, che lacera sfama la sete...
...il potere.
Gli ulivi, i limoni, la terra
I canti dei grilli degli uccelli,
i fischi dei
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Cambi sempre, in fretta, corri svanisci,
da qualche parte, manchi?
Qui dopo lasci lo spazio,
Schiariti i pezzi che la luce fa cadere,
Il buio non esiste .
Profumi di più delle tuberose, se il vento ti è amico.
regala la
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| Paura, dolce buio che inebria la mente,
specchi che ingannano opacizzati,
ingabbiata la luce dietro sbarre tramate,
non supera i pensieri che sono come vagoni attaccati.
Chi oltrepassa il muro che ha eretto,
chi guarda oltre sporgendo la
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Falene, abbagliate dai fasci di luce, muoiono
l'arsura di vita, i bagliori dopo bui pesti
accecano meravigliando, stupefacendo
è l'amore per il volo libero stupendo;
La rinascita, occupando un frammento di cielo, inebria,
folle la dinamica
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Parole, gocce mattutine, diamanti, appendo,
brillanti nel cielo terso stupendo,
il tempo cieco non ê galantuomo
cambiando, con bigie nubi le annebbia;
Come gemme lucenti sul rosso velluto le adagio
tesoro eterno non svalora l'elegante
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| Antica roccia, levigata dalle piogge,
indurita dal tempo,
rotola, solitaria, a valle,
s'adagia al fondo
occupa il suo spazio, rotonda perfetta, in un sol punto,
greve sasso,
rimosso.
Non bastano gocce di perle,
fole di freddo
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| Coriandoli sulla strada
quanti colori!
Sparsi i petali di rose delicate
un tappeto d'oriente
betel che rinfresca, fumante resina che avvolge,
le sete, la sete bruciante, fruscianti.
Polvere, sabbia e mandala
colorano il sorriso volano con le
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Conosco il tratto d'unione,
parole, comunicazione,
so dell'incontro casuale
dell'amicizia causale.
Conoscere il se, protetto,
dominio mentale,
so dell'anima libera
senza inganni ché frantuma gli specchi.
Conosco il cavallo
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| Getti via un po del passato, clangore nel cuore
ampliando quel ristretto bugigattolo zeppo di polvere
restano le impronte dei doni, le orme dei passi di danza
in volteggi e baci caldi illuminavamo la buia stanza.
S'allargano le pareti, respiro con
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Scivolano, battente tempesta, le gocce
a poco a poco diventano minuscole perle,
battono sui nomi ed i cuori intrecciati;
La dura pietra scalfita le accoglie
restano tracce
l'acquazzone appena li accarezza
rinfresca i caldi abbracci
inumidisce
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| Sassi rotondi, perfetti
dal fiume scolpiti, lisci tutti uguali,
lunghe dita li tenevano stretti
- Tieni! Questo è bello, dicevi.
Radici secche, intrecciate
d'ambra e d'umida terra profumano ancor,
candide mani le tenevano strette
-
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| Guarda!
Oltre le iridi dentro il petto
colori cangianti
variegati profumi
delicate movenze,
nel vento libere danze.
Gambi spinosi trafiggono
se strappi al vento il libero canto.
Guarda!
Oltre la mente nella luce dell'anima
stille rosse di
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| Pizzicar quattro corde
strimpellando note convulse
dal resto avulso, radica d'albero, intonso
perché poi plausi sparsi nell'aere volino intensi?
Platee d'acque cristalline,
di verdi erbe fini sottili fili
profili come visi colline
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Vengono a cercarmi,
ogni alba ed infine ai tramonti,
son tiepidi raggi agli albeggi
nuance, nella tavolozza della sera mischiati;
Vengono a trovarmi,
emozioni mi cullano
ricordi scorrono, color seppia...
...Dagherrotipia...
sguardi luce
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1099 poesie trovate. In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
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