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alias Marina Pacifici
Le 655 poesie di alias Marina Pacifici
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Scrivo per te
mentre penso alle tue fragili mani.
Inquieta e senza fine l’attesa
diventa nel tormento il mio Getsemani.
Scrivo per te
per trovare una tregua e una ragione al tuo e al mio dolore
e dare un soffio di vita
alle pareti di spettrale
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Verrò da te in un mattino di brina.
Tra i giardini d’inverno ammantati
e i pennacchi di fumo dei camini
arriverò con gioia bambina.
Verrò da te nella festa di colore dell’Appennino.
Nell’aurora che ascolta una donna e i suoi pensieri
lieve nel
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Ti porterò una rosa bianca
del colore della neve.
Una lacrima silente dal tocco lieve
ti dirà quanto il tuo abbraccio mi manca.
Ti porterò una rosa
la più bella del mio giardino.
Ogni petalo diverrà un ricordo
che mi parlerà di te
nella
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| Il treno del ricordo viaggia nella notte
sul binario della nostalgia
nell’inverno di una donna
fra amarezza e illusioni interrotte
sulla tratta a me cara, in segrete ore.
Il treno del ricordo
ha un unico passeggero
col suo bagaglio di silenzio e
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Signore della vita e della morte
che mesto guardi dalla Croce.
Ascolta la mia supplica
nella deriva delle ore.
Ti giunga dall’abisso la mia voce.
Signore del viandante
che arranca sulla tenebrosa via
dalla corona di spine desolata,
mitiga
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Ti sia carezza la neve
che tutto allevia e rincuora.
Si posi con dolcezza dove sei addormentata
e plachi l’angoscia dell’ultima tua ora.
Ti sia compagno il vento
che ascolti la mia preghiera
e dal calvario ti venga a liberare
nel silenzio della
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Ricordo le tue mani da pianista
belle ed affusolate.
La loro grazia ed eleganza
non le ho mai dimenticate.
Ricordo il tuo sorriso d’autunno
mite e dolce più del sole
che consolava ogni mia lacrima bambina
nella carezza paterna di uno
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| L’angelo del silenzio ti veglia accanto,
il viso triste e premuroso in una lacrima sincera
ora che attraversi questa lunga
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In una pioggia d’oro il calicanto
solitario all’imbrunire
ascolta la mia malinconia
nel silenzio d’ inverno.
Carezza di
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| Nel respiro del vento
un ricordo vola via
alla tremula luce
per rammentarmi un tempo
che ora è soltanto
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La mia sera ha il colore
di ciò che ho amato e perduto.
Tinte di nostalgia
tratto solitario
luce di malinconia.
Una
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Epifania d’un tempo perduto
che non torna più.
Melodia malinconica nell’anima mia
che conosci soltanto tu.
Le fiabe
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| Nella notte bianca
deserta la stazione
attende un altro giorno
nel manto di brina.
Leggero come un sogno
arriva il
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Era una luce vera
a rischiarare il sentiero
nell’ arrossire invernale dell’ agrifoglio.
E’ la nostalgia
che consola il silenzio solitario della sera
e verga con l’inchiostro della memoria
il candore di un foglio.
Non c’era l’ eccesso di oggi ad
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Sfreccia solo nel ricordo
la slitta di un sogno sulla neve
nell’ aria cristallina.
Torna soltanto alla memoria
sulle
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Si sveglia nell’ aria gelida
la domenica dicembrina
ed il Monte Lema
scompare in un manto di foschia.
Nel silenzio della mattina
con irresistibile malìa
torna un ricordo dolce e lieve
e sul cuore che rammenta
si posa nella carezza di un fiocco
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
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Canzone bambina
mentre scende la neve.
Purezza d’un tempo
che serbo in me.
Melodia in un sussurro
nell’ alba
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Alle prime luci della mattina
un filo di fumo volteggia nel cielo.
Ricama il fiore della solitudine
sul paesaggio
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Si nasconde un universo
nello sguardo di un bambino abbandonato.
Non splende il sole
ma una stella fredda e dolente senza nome
nel cielo d’infanzia di un arcobaleno dimenticato.
Petali caduti nel gelo
i giorni trascorsi in solitudine
feriscono
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Era l’autunno d’oro
nel sereno respiro delle colline il tuo sguardo
malinconico e mite.
Era il bacio d’ombra
conforto nell’infanzia a rovinose cadute
lungo impervie salite.
Ora che di solitudine e di nostalgia ardo
i tuoi occhi
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Vento
che alle porte dell’ alba
valichi il confine alpino,
recami la voce di chi amo
nel silenzio del primo mattino.
Vento
che eri compagno
nella tenebra di una bambina,
accarezza la mia solitudine
fai fiorire di speranza l’ anima ammantata di
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Sono ricordi che rischiarano il cuore
i paesi del lago
che s’accendono a sera
e dall’opposta riva
splendono in tremula
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E penso a te nella tenerezza del tramonto
durante un intermezzo di silente memoria
quando la nostalgia presenta il
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Porto segreto in me un giardino in fiore
oltre la tenebra che mi ghermisce
e la notte polare del dolore.
Ma, anima mia,
lo sai, fuori dall’oasi di noi
e dal rifugio del tuo abbraccio
vedo solo cenere, trincea e terra brulla.
Ecco perché dal
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| Accompagna i pensieri
nell’andare lungo il viale
alla luce di una consapevolezza amara.
Scende nell’anima
con la
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Erano bastioni inaccessibili
di una fortezza avvolta nella nebbia,
i tuoi occhi frenetici
dal gelo artico.
Una fiamma
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Era una contrada dolce nel mio sogno
dove mi trovai quasi per magia.
Mille colori d’autunno
tingevano le colline
in
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Sono protesi al tramonto della nostalgia
e al vento del rimpianto
i miei ricordi
in campi sconfinati di solitudine
ora
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Sembrava un acquerello Firenze
vista da San Miniato
con Santa Maria del Fiore che si stagliava in lontananza,
il lungarno
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Dove ho dimenticato il sorriso della ragazza che ero?
Nel silenzio dell’anima, ogni tanto,
lo ritrovo ancora
quando torno
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655 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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