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Francesco Giardina
Le 234 poesie di Francesco Giardina
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Arrivai muto.
rapendo
tracimai d'essenza
così,
di spirito crebbe un luogo
un "non me"
infine,
essendo
fui dinuovo facoltà
e poi felicità
...addirittura pure di volare
in caso
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La pernice bianca ormai vola basso
la seta arruginisce
non c'è posto più per nessun ubriaco
quaggiù
il vuoto non lascia spazio...
sicché domani
saremo debito
il fardello
delle nostre squame
infarti
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In fondo
la poesia...
un'emergenza che non abbisogna
il salto cieco di una mano monca
il dito ciucciato
di un neonato inquieto
la breve sosta dell'infinito...
i novemesi delle stelle
la vertigine d'un grammo di luce
la vernice del
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Siamo cellule
per difetto
arrotondate
eppur è distante il cammino delle stelle
voci surreali ci appartengono
s'appartano in primavera
nel carteggio d'un ramo verde
e del solingo
passero
che accarezza i suoi
occhi
i nostri
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Il 14 febbraio
i violini
si fermarono...
pensarono
d'esser perduti ma innamorati...
Jack "il squartatore",
noto killer del pentagramma
dal basso ventre
e profilo scolastico
non musicante
dirigeva l'orchestra
facendo a
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Spossati percossi
sfondati
contorti
stravolti
spacciati dalle nostre esigenze
un tocco nel viso dei nostri desiseri...
puniti insabbiati
impudici
con l'anime pesanti meno
d'una foglia secca d'autunno
evirata dal dolore,
castrata dalle
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Non strofino più le lampade
...spreco inutile di energia...
i tappeti volanti
sono fossati
castrati...
maramaldeggio
i'd want nothing...
mi srotolo su un mucchio di lana
selvaggio
animale
sono eccedenza di
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è il mago gigante che sta dentro le piccole rose
giardiniere, maestro di stelle
il nostro primo vagito... d'autore
è il grembo materno
che accompagna la neve
il viaggio
le mani che accarezzano le matte celesti
il velo
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Procreano limiti
a non finire...
son guasti riusciti ad arte
catalizzano
immobilizzano
i tendini e lo stomaco
ci muiono dentro la pelle,
dell'anima
schiaffi al cervello
umiliato a schiavo
spartana mediocre sopravvivenza
...in questa
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Per caso volle
il destino
delle donne animar il corpo
a tender pianeti
di colore ignaro
a noi ammiranti terreni
e serpenti
solo briciole di folgore
nel loro passaggio blues
furtive sui tetti
del nostro letto
accarezzano le millelune
del
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La misura dell'essenza
trabocca dal vaso delle virtù
è figlia d'un fiore
odore del tempo
la misura dell'essenza
è pulpito di speranza
immobile aspetta
è aria che apre
le ante del cuore
i ruvidi fogli
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Sotto la pioggia
una goccia va fuori strada
sbanda
fuori dal mondo, cade
s'arrotola piccina e nell'universo
s'accartoccia
sbatte tra le stelle
esplora nuovi pianeti
bordeggia il sole
sfiaba la luna dei poeti
corsara nell'olimpo degli
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Sono molecole d'argento
aeriformi pulviscoli di speranza
fluorescenti
rimbalzanti
vanesie
...luce di desiderio ardente
una cometa di colori
ad arcobaleno si risolve,
in pensiero celeste
si evolve
è bolla di sapone denso
che trema di
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Rammendo come incantatore
di umili vesti
le membra esauste dell'amor
ho visto lingue salate
e bocche giganti
avvelenar di sabbie mobili
le piante sagge della fratellanza
impantanati stiamo in poltiglie di sonno
allunghiamo il passo appena
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È un piatto di luce
dato all'anima
è decoro
sostanza che s'alimenta
nel frattempo che non siamo
sono i plotoni del cuore che fanno la guerra al male
le rondini partite
per incontrar altro cielo
l'augurio d'un nuovo abisso
su
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Albeggiano
sulle vette della notte
meretrici insonni
tessono rami e stoffe
ai chiodi del cuore
sincopi affamate di noi...
volte che inceppano i tuoni celesti
son fulmini di quiete
rapsodie claudicanti
che armonizzano lo zoppicar dei
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Francesco Giardina.
Toc- toc
chi è adesso dentro
resti fuori
dalle teorie
qui comincia l'assurdo
a forma di pagnotta
lo ingeriamo
al posto del silenzio
tic- tac
hanno dato da mangiare
ai bambini morti
il veleno della vita
toc- toc
fa il
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"Cartavelandoci"
su remi.
Naviganti
e risorti
all'ombre di orizzonti
in 3d
dormiamo verticali
per appoggiar
l'anima
al timone
comandanti siamo
figli d'una rotta infinita
figli d'una grotta!
sfilano
le zattere
e i
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Una colonna di fumo
sotto le alpi...
scritta "albergo poveri"
al centro della pancia obesa
di tassi e quant'altri animali
nessuna se ne cura...
china dinanzi al golfo
mediterraneo
un cappio sopra le stelle
quasi bel
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Mi coprirò il sorriso
e la barba,
sporco di gloria
e misurato...
sarò barbiere
per i calvi
e contadino d'anarchia...
avrò forbici
per tagliare corto
e rastrelli
per arare il passato,
maestro sleale
di idee
e di
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A vario modo
negl'intricati
passaggi
lo scollego
e m'esce
un alito
di vetro
che
squarcia la gola
e singhiozza
di sangue vero
...-nebulosa
di pianto-
...e scorgo appannarsi
i tetti
e le case.
S'ardimenta
l'anima mia
nel viaggio
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È l'ultimo
dei miei pensieri,
quello che non sto pensando
il diluvio interdetto
l'anima nella mano...
sono le parole che non trovi
i silenzi dimenticati
un rigo che salta
una tastiera analfabeta
è lì,
che bisogna
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Una goccia calda
codice fiscale
d'universo
una gara ad ostacoli
venuta dal cielo
di mercoledì
...io,
primo
superstite
estinto
nel tuffo
in tuorlo dorato
soffice come paradiso
nell'anima
ancora
porto
il fiatone
di
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Questa è la storia
di quando la Befana diventò velina,
di quando un paio di tette al silicone
costava meno d'un litro di benzina...
a Napoli era per sempre il 6 Gennaro
e le monete erano tutte diventate
passacarte dell'oro
le
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S'apre candido
immune
sboccia
è sigillo che fiata
luce che macchia
pura...
come cane
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Club 2013...
c'eravamo tutti
anche i cannibali e le stelle
c'era una spiaggia di cielo
partorimmo una canzone
da buoni vecchi amici
bevemmo e fumammo
...come al solito
erba tricolore
gli stivali madidi di sabbia
uno in particolare
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Mani volanti
mani che tremano
che afferrano il giusto
il bene...
penombre d'anima
che accarezzano fogli
virtuali
virtuosi
di una tastiera
che sembra musica
parolieri
trampolieri d'infinito
parenti e affini di madre
coraggio
con la
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Questa non è soltamto
una Fiabastrocca
che si incaglia tra le materie grigie
e le marmitte
scomponendo i motori del silenzio
e delle città...
ah... se potessi sdoppiare
davvero il mondo
giocando a far l'amore
con le
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Ci poetano stelle
nel frattempo
di cartastraccia...
frumento d'argilla
che edifica l'arco
celeste
con
fondamenta
di cioccolata calda...
mollica dolce che inchioda!
arcieri in cerca del primo bersaglio
l'istante su cui scocca
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è fiato da pensare
questo sibilo
che ci accomuna tutti...
ci scalda le parole
è cosa d'universo
si rassetta dentro l'anima
appartiene ai ventricoli vividi dell'intelligenza
...quella buona...
quella che sa sperare
e mai
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234 poesie trovate. In questa pagina dal n° 91 al n° 120.
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