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Francesco Giardina
Le 234 poesie di Francesco Giardina
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Quasi non mi ripeto più
...no look my heart
l'entusiasmo non ha fiato abbastanza
l'entusiasmo non ha fatto abbastanza.
Che mi fulminasse
almeno
un nuovo sogno...
di "poesis intelligence"
magari!
...ah,
se potessi
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Quasi non volendo
palpitando è palpebra invisibile
che vede
nasconde protegge
da lì
ogni alba
partono i pensieri
arrivano sin dentro la prossima notte
nell'istante che non sappiamo che chiameremo futuro
faranno di noi le nostre
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Il cielo condensato in un solo respiro
il bagaglio a mano di una furtiva aurora
il bacio alle stelle prima della buonanotte
la pazienza del Padre calmo
l'udito che addolora le strade della speranza nuova
il pianoforte che musica le dita alate dei
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D'estate vedo il mare da casa mia...
d'estate il sole è lingua di tutti i mondi...
d'estate le vette sono isole
gli eremi
sono lunghe passeggiate
notturne
di stelle filanti e stelle cadenti
di sognatori e di viandanti
odorano di sole
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Ai francescani miei assoli notturni
che di orizzonti a scomparto
scompigliando ho travagliato
nella sala parto dove nascono le stelle
mentre cadono,
nascono già
nuove stellecadenti
chiudo gli occhi e il cielo ho già
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Ma come fanno a stare fermi?
i pesci dal mare vanno via
tirano uova sulle piazze...
i compagni non si calano le mutande
ma come fanno a stare fermi?
i topi dalla fogna scappano
fermano le uova sulla piazza le guardie del dottore
il malato se ne
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Sto cambiando
è vernice fresca per il beato macello
a serpenti sterili m'evaporo di parole
veleno dolce sui pori della mia pelle
che del dolore è diventata arte
parte
ha fretta il progresso
corre come uno zoppo dopato
...a-
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"I wanna go to the sky"
mannoh, disse lui "è meglio mediaset!"
"no, non hai capito"-ribatto io-...
"parlo di questa meravigliosa
tavolozza celeste che colora l'anime"
e lui
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obladìobladà
il greggio poeta
egregio petrolio
santo Petronio
è greggesultano...
e- sultano i clan e gli apostoli...
quanti fan per la strada avete...?
ma cosa dite...?!
il poeta conserva solo
la sua
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Non ho molti occhi.
Quasi non mi tocca
questa coltre infelice
che soffoca l'immensità,
questa palude
di malvagità che mai finisce
che insanguina le parole,
le gioie.
La mia patria non ha nome
e non è molto
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Il visionario
non ha corrente
rimane al buio... sempre
anche se fa vento
anche se è maroso
è vergine di camonilla la sua nerbuta ombra
il visionario
non ha corrente
anche se s'attacca alla presa
alla spina
a una birra
...il
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Ma tu che ne sai del vento...
dei miei polmoni d'argento
che inceppano il respiro
l'orso non ha paura delle stelle
è argilla la mia mano
di limoni
pagliacci
spreme verbo
-fuoco amaro,
dolce siepi-
metallo e cemento non sono il
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Al Gran Cafè Nobel
la tazza è di porcellana
e la luna del Politeama...
nel bagno c'è una sottana e una scopa storta
sul marciapiede la sua legittima proprietaria,
corrotta
e,
in doppia fila il suv
d'un disoccupato
che
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Ho toccato il cielo con gli occhi
inventandomi persino il respiro
senza dire una parola che avesse aria...
ho acceso candele di carta
e ho picchiato la luna
di delirio ho fatto cosa?
tra il bianco e il nero
c'è sempre un uomo
tra la
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Salti sperimentati all'occasione d'un giorno
minimali entusiasmi sbilanciano il congedo della paura
mi è grave l'essermi stato fuori...
aver ascoltato un brano d'un verso nella sottana ruvida del pomeriggio
e i Lacuna Coil che mi
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M'è gentile e breve.
La scelta.
Anche se fuori piove
e dentro nevica,
le rondini
non finiscono mai nel cielo.
Come dischi volano.
Angeli
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Invia un messaggio privato a Francesco Giardina.
O'caruso piccolo piccolo
ch'ha fattu o'suolitu schierzu
sennevà a puorta'n turnè
in coppo o'pparadisi
l'anima de principe cch'è tenia
e u suo' surriso!
nunnè sira e'miraculi stu juarnu!
addie,
ce vidimmi
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Siamo così poco
che luce non basta
per quanta polvere al buio resta
sei polveriera nella notte
guerriera di cristallo
odore d'assaggiare
primula che incanti
che spara ancora a corpo libero
sul morto libero
che volteggia
che
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Abele adele babele
tre gambi d'un fiore
tre zampe d'un
tavolo
del quarto foglio apparir possiamo
di legno pregiato
ebano d'anima
rovere della vita dovremmo
...ne avremmo sentimento da costruir
ma come una conta a pari e dispari
o come rosso
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C'erano due betulle
piene d'incenso
ai lati del monastero
erano aquiloni senza cielo
il disegno d'arte
a mani giumte
d'un bimbo innamorato
una si chiamava infinito
l'altra seccava al sole ogni giorno
c'erano due fratelli
e un
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E io
taglio sempre
cipolle...
dove
sbollentano i sentimenti?
sulla pentola... sul mio- CARDIO?
un gambero pescato ad itaca
sono...
torno indietro
per imparare il senso
della delusione...
in mio
dolore
impasto a caso
farina di
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Sui bozzi d'un pendio
come scorciatoie
d'una scalata a tempo
sentinelle e bestiame
pecore e pastori
alzano il biglietto ad uno ad uno
per prendere una zattera sulla vetta
e volare sulle stelle
in cerca del destino
...anime pescanti
i nostri
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Dal grand'alto,
loggia pervia di paura
è diaspora clandestina
...emigrano parole
tuoni imperfetti
sillabano
altri me... rimbalzano!
m'è presto il futuro
sul divano in finta pelle
trasudo tormento
fermento
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M'oltrepasso
d'aurora ad ali
separandomi
dal punto zero
d'un solo palmo
che è infinito!
la luce accomoda le distanze
resuscita nulla
a brevi somme di dolore
...intervalli di silenzi
speranze
incertezze
pronostico
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Ho fretta d'amore
ho freddo d'amore
e un frate sordo che mi vede solo piangere...
ho un cane muto che m'accompagna per tutto il marciapiede.
Quando
cado sul punto onesto della croce
m'accorgo del fato.
Addomestico due pesci e un gallo
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Se i miei occhi avessero visto
la fame negli occhi d'un bimbo
...a colorare di nero tutto il mondo
basta un attimo!
...-indifferenza-
troia, arida come il nostro
pentimento...
è gia Africa anche qui!
se i miei occhi avessero visto
il
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Due bellissimi
fiocchi sulla porta di casa
ce li ha portati una neve speciale
che scioglie l'anima
...uno celeste come il cielo
l'altro rosa come l'orizzonte
dai miei occhi verso i vostri occhi
solo miele che zucchera
il caffè la
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Le piume del diavolo
solitarie vanno
s'incollano di melma e di corallo
confondono
svolazzano
su alberi senza nido
...dal male infetto
sfatte
le piume del silenzio le carezzi sempre
senza volerlo
tra la pioggia e la mano
hanno paura
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Bradiposo
roccklessiastico rilassamento
sono papa dei miei perchè...
in letargo con le papere
assonnato di catrame
cerume di pioggia le mie poesie...
sono molle le posture
le geometrie ancor più flaccide
quel che finge di
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Ho l'altezza
dei grandi volatili predatori
ma nonostante tutto
mi nascondo ancora felicità che non conosco
ho zero occhi per intuire l'eterno
tre gambe da fenicottero
per non rigare stolto
dieci cuori
per giocare a carte
con chi
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234 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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