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radicedi64
Le 131 poesie di radicedi64
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Sono inciampata
sulla lunghissima ombra dei tuoi passi,
lontani, ormai,
nel ricordo.
Sono inciampata
come puntina nel graffio del vinile
che salta
sulla lunghissima nota,
padrona,
nell'ampia estensione
fino all'emozione
dolce, forse,
che
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Nella direzione animale
dell'istinto
le emozioni sono cieche.
Brancolano
nell'antico buio della ragione.
Orfane di
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Non la forza del pensiero,
fisso sull'antica impotenza,
ma la nera incandescenza
di un anonimo caffè
piegherà l'acciaio del cucchiaino
e dei miei occhi
piantati nel vortice dei granelli di zucchero.
Insieme si dissolvono
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Nell'angolo
di un remoto cratere lunare
mi osservo immobile.
In bilico
sulla lunghissima punta
della silicea scheggia che mira al mio
cuore.
Incerta mia presenza
in gravitazionale assenza,
separata legalmente
dal terreno mio peso
obeso
e
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Posa gli occhi,
la montagna,
tra le dita inquiete dei suoi piedi
nudi,
per non smarrirli
nell'impaccio di un'inattesa vulnerabilità.
Genera pioggia,
ogni volta.
Piove,
forse,
dalle buie sorgenti nel suo sguardo
un tempo fiero.
O
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Ossessione ottusa,
la tua,
(come cane che s'insegue la coda)
di cogliere la misura precisa
del solito
pensiero circolare.
Lascia traccia disinvolta
e vi s'immerge
la goccia
che insegue la propria natura.
Squarcia
mutevoli,
sovrapposte
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Si agita rabbiosamente sul fondo.
Troppa la distanza da percorrere
fino al pelo dell'acqua.
Nella dura lotta,
tesa alla luce e all'ossigeno,
resta artigliato
nell'inguine roccioso della scogliera,
tra ondate di muti orgasmi subacquei
strappati
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Cammina scalza
la mia bambina,
da settant'anni insegue
il suo canto.
Giocano col dolore
svelato da una runa
i suoi piedini nudi,
lungo un raggio di luna.
Un salto avanti,
tre passi indietro,
saltellano tra crudi pezzi di vetro.
Affamata
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Non bramo
incontrarmi nel riflesso
ipocrita
dello specchio di Grimilde.
Piuttosto d'acqua,
lo specchio
in cui potermi intuire.
Tra le forme incerte,
un po' deformi,
cogliere il suggerimento del mio sguardo
intriso di fiaba,
per lasciare che
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Insolitamente colorata
è la sera
in cui intingo le dita.
Affondo le mani nell'arancione
denso
di un tramonto che tinge,
indelebile,
l'anima
passando attraverso le mie iridi multicromatiche.
Primordiali scintille di
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Con decisione,
calda
come il pensiero di te,
corposa trasparenza del fiotto d'acqua
si fa strada e
scivola
tra il sapone
e le mie cosce amazzoni.
E' acerbo il mattino
che ci vorrebbe ancora addormentati.
Non è poi così lunga
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Ha scritto
l'inchiostro invisibile.
Sonoro
come vagito di figlio
voluto
fortemente,
tra bianchi interstizi
di antica pietra.
Nuda isola
all'origine di un'ennesima
rinascita.
Impura
la voce delle anime
ha
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Era di carne e sangue
per il suo amore "ballerina"
il cuore del soldatino dallo sguardo di paura,
passo di piombo
sulle strade straniere,
vuote di pace.
Lei danzava attese
disegnate nell'aria della sua stanza
a forma di "Amore,
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Immersa,
dinanzi al mare,
in fantasie diluite d'emozioni.
Le palpebre serrate
come saracinesche di negozi estivi
nelle fredde,
mute sere d'inverno.
Rumorosa, l'estate,
urla il suo fragore rabbioso.
Immerse le gambe,
ingoiate
dalla forza
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Immobile
sul pallido specchio di lago
che non restituisce riflessi.
Troppo rumore dentro,
troppo silenzio fuori.
Con un intero sciame di vespe negli occhi
a malapena riconosco,
tra le ombre
dei tuoi ganci divelti
sul muro dei ricordi,
la mia
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Continuo a fare posto
all'avente diritto di turno,
nel tuo piccolo cuore.
Il mio
rigorosamente in
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Se tu mi dimentichi Autori Vari
Le poesie che hanno partecipato al Premio di Poesia Scrivere 2011, con tutte le opere partecipanti ed i vincitori
Pagine: 208 - € 11 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686214
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Anime in versi Autori Vari
Antologia degli autori del sito Scrivere
Pagine: 132 - € 10,00 Anno: 2012 - ISBN: 9781471686061
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È sufficiente uno specchio.
Bagliore,
lama di fulmine mi spacca in due.
Sono un albero secco.
Non sono più io.
Non sono più te.
Eppure
anche questo è amore,
lo capisci?
Voglio aghi impregnati di colore
voglio sentire
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Ho i remi in barca
e la mia barca è un utero
caldo.
E' antro,
è caverna,
silenzioso rifugio.
Respiro un po' di cielo,
rubato,
tra i lembi di una fenditura
sulle pareti della mia roccia.
Raggio di sole e Raggio di
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E' qui
che voglio generare vita.
Questo è il centro esatto del mio nucleo caldo
colore e odore terra
di stoppie bruciata a fine di agosto,
che intriga acre le nari
dopo aver consumato
e goduto,
ubriaca di stelle e frinir di cicale,
la
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Inutile tentare di raggiungerti.
E' di infrangibile cristallo
la fredda,
nitida trasparenza ingannevole
del limite.
Il mio.
Nel muto agitarsi
di un incapace sacco lacrimale,
tento,
dall'altra parte del cristallo,
di rassegnare
la mia
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C'è uno scompenso nell'universo.
Lo senti?
E tuo fratello ha il doppio dei battiti.
Il doppio dei respiri.
Il doppio della voce
che urla il doppio dell'orrore
umanamente sopportabile.
Eravamo in tanti
per te.
Anche io ero
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Mi vuoi?
Davvero?
Vuoi che la mia lingua cada,
ora,
nella tua bocca?
Prendila!
Il tuo alito è caldo.
E' già voglia.
La voglia è umida
e piega il mio corpo.
Ogni poro
della mia pelle
è
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E' concava
l'intima forma dell'accettazione.
La goccia scorre
lenta
lungo tutta la parete.
Regala
la misura del movimento,
la direzione.
Se ti sorprenderà il palato
col sapore del sacrificio narcisistico,
avrai ingoiato
l'ultimo
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E' tanto che mi rincorro.
Mi inseguo e mi semino.
Continuamente.
Ho flirtato con le mie paure,
per farmi compagnia,
agli angoli di strade
dai nomi di cupe sensazioni.
Cammino sulle punte
per non svegliare,
o calpestare,
i miei inconsapevoli e
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Si annusa meglio ad occhi chiusi.
Dall'istintivo centro di un inquieto girasole
si percorrono chilometriche spirali di ricordi,
vortici risucchiati dalle avide nari
e dagli occhi,
gialli,
carichi di un'estate di incerti ieri,
di speranzosi
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Se la tenerezza
ha il gorgheggiare dell'uccellino
l'attenderò qui,
tra le sbarre dell'antica voliera
che imprigionò il mio primo vagito.
Appollaiata
su questo trespolo incerto,
dondolante.
È precario l'equilibrio
tra la
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Titillo il nervo ottico
e, lentamente,
spalanco la pupilla dell'ennesimo occhio frontale
da immolare,
gravido di un più ampio spettro di colori,
sull'altare della mia inestinguibile
sete di chiarezza.
Ad ogni nuovo bianco
(che più
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Il bimbo aveva occhi vispi
e raggi traenti di luminose astronavi,
tra raggi solari,
dalla finestra della camerina.
Ma l'ombra pomeridiana,
ingorda di giochi e di luce,
si arrampicava,
minacciosa, sulla facciata del palazzo.
Occhi vispi
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"Ti darò un pizzicotto di misura"
(mi hai detto)
"tanto, c'è già sangue".
Non sapevo la mia anima potesse sanguinare.
Stupita,
ignoravo si potesse misurare.
"Fa male?"
(mi hai chiesto)
Un
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Occhio
scaltro buca le fronde tra i cespugli,
curioso,
oltre la siepe.
Confuse saette di pupilla luccicante
tra dardi solari.
La gazza ladra è sempre in agguato.
Occhio...!
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131 poesie trovate. In questa pagina dal n° 61 al n° 90.
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