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annuska romano
Le 65 poesie di annuska romano
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Prendimi,
o primavera,
a volteggiare
nell'aria pregna di profumo di zagare.
Prendimi,
con te verrò e
a pennellate tingerò
rossi tramonti
in lembi di cielo.
Prendimi,
a risvegliare altre primavere e
nuove albe dorate.
Dalle tue
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| Mani grandi, possenti
mani che sprigionano linfa
mani che avvolgono,
scivolano,
accarezzano il dolore,
infondono speranza,
placano il cuore.
Mi abbandono
nella forza delle tue mani,
e,
mendicante annaspo
tra dubbi e certezze,
sbavo tra sogni e
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All'ombreggiare del giorno
scriverò per te, gabbiano
i versi più belli,
poi,
sfiorerò le corde della mia chitarra
per intonare canti melodiosi.
Dimmi tu,
gabbiano
se dal tuo misterioso nido
questa sera
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A dismisura mi inebrio.
Avanza lentamente Bacco,
mi circuisce, mi impiglia,
mi appaga.
Ed io ebbra di ogni
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| Ho camminato tanto
o Madre
per cercarti,
ho attraversato paesi
addormentati e distese verdeggianti
per giungere sino a Te.
Sola e abbandonata
Ti ho trovata
chiusa in un eremo
diroccato, dietro quattro
sbarre di ferro.
Avrei voluto
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se il vento impervia
e i lupi ululano
se...
il pianto mesto
di una cornacchia
ti avvolge in una
spirale di malinconia
e...
se la luna avara
e capricciosa
si nasconde ai tuoi occhi...
non importa!
Per te ogni alba si tinge
di rosa,
e ogni
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Polvere di speranza
nel grigiore dell'inverno,
briciole di memoria
nei giorni intristiti di pioggia,
illusioni sgretolate dal tempo,
desideri soffocati
nel gelo della disperazione.
Forse tu,
un giorno capirai.
Forse tu,
domani,
con la luce dei
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Ho racchiuso in una bottiglia
un sogno segreto
poi, oggi
al mare
ho aspettato tutto il giorno
l'approdo di quel gabbiano
vagabondo che ha perso
la rotta.
...Un fruscio di ali... ed eccolo arrivare.
Tu, gabbiano
che sei amico del mare
e osi
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Ho parlato per lunghi giorni
lingue sconosciute
e
per lunghe notti
ho nascosto i miei occhi
gonfi di pianto.
Ho poi stropicciato
sogni,
intrecciato
ceste di speranze,
calpestato deserti senza vita
visto cieli senza orizzonti.
Geme il mare,
ma
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Oltre queste mura
il lamento silenzioso
di una donna
martoriata
dal dolore,
un corpo straziato,
dilaniato,
consumato.
Scorre nelle ossa
il male,
pervade,
avvolge.
Nessuno ascolta
quel gemito
che a fior di labbra
esala nella
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Trattengo
tra le ciglia
una lacrima,
soffoco a stento
un grido;
un'ansia improvvisa
mi assale.
Frugo
tra gli anfratti
del cuore.
Ristagnano
lembi
insanguinati,
spasmi
di dolore
ancora vivi.
Il tempo,
forse
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Cerca la poesia:
Invia un messaggio privato a annuska romano.
Anelo verso l'infinito
in silenzi siderali
là dove ogni respiro si confonde col vento lunare.
Mi nascondo
dietro un grappolo di cielo argentato:
c'è quiete qui,
tanto silenzio.
Oltre questa pace
il bagliore del mistero eterno
mi
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| Scolpirò su questa nuda pietra
il mio nome,
lascerò tracce ovunque,
scriverò versi,
i più belli,
per osannare l'amore
e il mio canto di gioia.
Ho indossato
le ali della libertà
per volare negli spazi più
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Vagabonda erro
alla ricerca della mia vela
lo chiedo al guardiano del faro,
imploro il pescatore
e il marinaio,
ma non trovo più la
mappa,
il timone già vacilla
e il vagar mio
non mi sorprende.
Mi risveglio al pallor
di un'alba
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Ho vegliato tutta la notte
per costruire il tuo aquilone,
ho cercato e vagato
per costruire i colori più belli,
poi,
stanca mi sono addormentata
e ho atteso l'alba.
All'alba, sul mare
ho srotolato il mio rocchetto
ho teso il filo
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Sola,
nel buio della notte
a raccogliere le mie ansie,
a nascondere i miei segreti,
sola,
a rispolverare
nel sepolcro della memoria
ricordi antichi,
sola,
ad aspettare un solo gabbiano,
a cercare la mia vela perduta,
a ritornare nel porto
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In un rotolar di scene
serie- comiche
si muove stanco il burattino
in un frastagliar di gesti robotizzati
e sguardi increspati
di complicità.
Si apre lo scenario!
Marionette
-ombre fugaci-
si trascinano.
Scivola il filo della vita
appeso
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Nel sentiero del tuo cammino
ho raccolto
fragranze di fiori
in un arcobaleno di colori.
Ho bagnato la bocca
all'acqua fresca
della sorgente,
ho dissetato le mie labbra,
ho rinfrescato il corpo.
Poi mi sono immersa
nel buio della notte,
e mi
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Riverberi di sole
e colori magici
tra gli anfratti
delle nude rocce.
Sabbia infuocata,
fluttua il vento
e cimiteri di pietre focaie
nel ventre della terra.
Non un fiore selvatico,
non un soffio di vita,
non un respiro di bambino.
Vago e...
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| Nel deserto della vita
mi trascino ansante
su sabbia rossa,
e lingue appuntite di serpenti
avvolgono il mio corpo.
Non una goccia d' acqua
a rinfrescarmi,
nè un alito di refrigerio
a consolarmi.
Inerme aspetto!
e... di notte
polvere di
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65 poesie trovate. In questa pagina dal n° 21 al n° 40.
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