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cocòveronicacroccia
Le 46 poesie di cocòveronicacroccia
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Annessi,
dismessi,
variegati attimi
sfioriti sulle note di una penna.
L'inchiostro purpureo
scorre nelle vene
e sopra fluide onde
di alchemici scomodi pensieri
incombe e soccombe
lungo l'avvenir
dell'eterno moto celeste.
Aprendo
le
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Volatili danzanti
in lontananza,
friabile auspicio
di una senile irruenza,
planano docili
sulla tela.
Vitree bolle
saponate,
facile siluro
di una consistenza delicata,
sgambettano annaspando
in superficie.
Più sotto io,
giaccio
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Occhi frastagliati
cuori illuminati
immagini riflesse
nella nebbia.
Aliti distillati
dentro anfore
annegate nell'oceano
smuovono onde
come venti
provenienti
da terre lontane
pieni di una brezza
di oltre mare.
Un'isola deserta
in
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Dove sei anima fragile,
goccia tiepida dell'universo,
salvagente in una notte senza stelle?
Dove sei figlia di una poetica Afrodite,
unica salvezza in questa grigia stagione
ormai tiranna di gelide emozioni?
Dove sei melodia più
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Confusamente seguo
la metamorfosi costante delle nuvole,
cirri ballerini sempre pronti a cambiar forma
per poi infine scomparire.
Note sul pentagramma del cielo
al ritmo variabile del vento
con l'incessante sottofondo del fruscio delle
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E' grazie all'indulgenza dei ricordi
che rispolvero il tuo viso
tessuto abilmente dal tempo nel tempo
intrappolato nella tela dei rimorsi
dove gitani spazi impediscono alla vista
l'odore di un comune sangue
che sgorga da due opposte anime.
Ora
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Preferisco stare immobile nel mio giardino
a osservare dormiente le stelle,
che stare a correre veloce nelle strade
ghermite da mummie viventi.
Adoro crogiolarmi sui tappeti dall'atopico pensiero dorati
abbandonato dalle razionali menti,
che
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Raggomitolata a pensare
con il battito che cresce incessante
al lieve fruscio dei capelli
su di una scia di ricordi
il richiamo del mare
appare sempre più forte
e l'elica dei tramonti affamati
smuove attimi
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Strusciava tiepida lungo le colline del volto
lungo le dune dell'espressione
a ridosso delle scalinate di mille emozioni
umida era la corsa verso l'attrazione gravitazionale
sempre più forte sempre più densa
scivolava verso il
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Compari
senza il mio permesso
lungo i viali battuti dal vento
le foglie ingiallite sussultano
alla tua presenza
e stridono al tuo sordo passaggio
le idee si confondono
in un tempo indefinito
la vista si annebbia alla realtà
immergendosi
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Gracchia la cornacchia.
"Smettila di tacere!"
esclama.
Resta nella mente solo il dubbio.
Cade dalle stelle la verità,
precipita in una botola profonda.
E ora Tace.
Ti torcevi,
quasi non respiravi
la paura diveniva la
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a cocòveronicacroccia.
Cammina distratto,
il Silenzio,
percorre lunghe strade rotonde
costeggia mura appiccicate con sguardi gelati
rimasti nel limbo del tempo
intrappolati
a tratti sembran parlargli,
gli sguardi,
ma l'illusione dei sensi
riporta subito a casa gli
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Zoppica il cuore vibrante,
ora rende le scarpe sporche alla folla
"Invidia" sussura la giungla ormai pronta a scagliar giù le urla.
La fanciulla ingenua compra abiti di seta
e pronta all'arrivo tanto atteso
le sottane
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E continui a camminare
a braccia chiuse
e orecchie tese
su per le valli e giù per i monti
la testa china
il naso
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Distese le braccia
sul punto di entrata
la fine temuta
ormai giunta,
nel punto focale
sbadigli confusi,
congiunte le
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Cigolante ruota di un carro
- giovane donna nuda -
traini al polpaccio le sfide,
i sogni, i rimpianti e i tuoi miti.
I
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Confusi.
La linea sbiadita
agli occhi negata
le redini in sfumature mutava.
Simbiosi di sguardi
metamorfosi di carni
la pelle cambiava.
Il cordone ombelicale cresceva
e ai sogni levava certezze.
Strappava carezze.
La porta si apriva:
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Gronda,
sfronda,
affonda.
Ciclo vitale,
eterno movimento,
allucinazione visiva?
La foglia cade
su di una steppa asciutta
mentre
il germoglio freme,
la lingua sguizza,
la saetta scatta...
Pescatore,
ormai ignaro di tue docili fortune
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La testa duole
il pensiero preme
e dalle viscere
di un passato dimenticato
prepotente incombe
su di una zattera pericolante
ora trema
ora
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Scorrono fluide
folli emozioni
su vellutate note
scompaginano
scompigliano
scoprono intuiti
serrati dietro maniglie
sorvegliate
da imponenti gitani
che sconfitti e stanchi
stan là a mormorare
bisbigliando appena
con sommossa flebile
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46 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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