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angelo cora
Le 328 poesie di angelo cora
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*
quando
il passato più vero
s’ affaccia mostrandomi il viso
con il suo fare sincero
**
ricordando agl’ occhi chi ero
tremo nel buio che arriva, sento mancare il respiro
un forte rumore nel cuore
**
chiudo memoria ai pensieri
respiro il
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eri piccola
quando rinchiusa
tra ciglia
negl’ istanti dei giorni vivevi
*
bella
quando il tuo splendido viso
nei miei occhi stupiti specchiavi per brillare
più forte, nell'azzurro dei sogni ch’ amavo
*
minuta
quando nelle vene come
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*
non serve
dalla campana sentire
il forte rintocco dell’ ora
*
nel tempo che dura l’ amore
esso non reca misure ne di lancette
l’ andare
*
chiede di esser bevuto in due nello stesso bicchiere
sommando le intense emozioni a quel più
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*
tu
cercami
dove finisce il reale
dove cominciano i sogni
e dell'amore fragranze
*
cercami ancora
dove il passato rimane come
una voce amata a giudicare
il presente
con le più gravi parole
tutti i calare del sole
*
trovami
negli
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*
dopo aver colmato
d’ un femmineo corpo
ciò che più agl’ occhi piaceva
d’ abbracci baci, da carezze goduto il piacere
*
aver riempito il cielo, d’ intense sottili parole
voci risate, al vento lasciate e qualche stonata
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*
l’ amato
sapore di pelle
tra lievi pause del cuore
insegue il respiro curioso
*
il vento leggero rincorre il piacere
viso sottile curve diverse bocca carnosa
serpeggia sinuoso un caldo ardito tremore
*
increspa le labbra rosate dell’ intimo
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*
non
lascerò che
il mio cielo
pur se dal volto stupito
*
colga da raggi il tuo sole
mi basteranno le stelle e uno spicchio di luna
poggiati sul cuspide della collina
*
a illuminare il tuo viso all’ arrivar della notte
d’ usignoli il
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*
eccola
ancora tornare
come l’ odioso rancore
come di scuro la notte
come un giorno che piove
*
solo di gocce l’ amaro che poi ti fa vomitare
col suo strano rumore che scuote il batter del cuore
a soffocare pensieri ad annientare ricordi a
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*
un miraggio
da sguardo rincorso
tra un rimpianto patito
lungo sentieri percorsi da vita
dal mosso di fronde del bosco oscurati
mostrava tra orme saggiate, il cammino
*
sebbene ci fosse speranza, in quello che
mente sognava nel cercar quella
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*
quasi
un viaggio
nel cuore tra vene
catturare tra ciglia socchiuse
bocca su bocca posata, emozioni
*
se solo avessi d’ istanti ancor la tua
bocca tra labbra dischiuse lasciata
quel senso di lingua insinuante che rode
*
finirei di succhiarla
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è sempre
quel tasto che stona
che lascia a musica amata
quel distorto sapore, come nei tempi
d’ allora, quando d’ amore colmata, splendevi
*
mi camminavi nel cuore, come se fosse un sentiero
del tuo amare padrona, come al mattino l’ aurora,
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così
come il mare
lasci sulla pelle il sale
*
sorride l’ orizzonte alle
prime luci dell’ alba rispecchiando di te
l’ ultimo istante di luce prima che il buio compaia
*
spegnendo in te ogni mio desiderio
come l’ onda trascini momenti
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*
siamo
un mondo di gocce
tutte d’ eguale spessore
nate da un gioco d’ amore
*
di diverso colore, diverso sesso e tepore
viaggiamo il letto d’ un fiume ondulato
che poi ci porta all’altrove
*
a volte ci diamo la mano, per cacciare timori
per
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*
silenziosa
chiara fina
cade la pioggia
rimbalzando gocce al suolo
*
nembi scuri chiudono il cielo nell’ angolo
più distante marcato da piaghe del muro
s’ apre cigolando un vecchio portone ferrato
rigato da stille dal rugginoso
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tra tutto
sto fosco momento
tutto l’ azzurro che manca
codesta assurda parvenza
questa arrogante, furiosa violenza
*
che toglie speranze al presente
ch’ esplode ignorando innocenti presenze
un’ odio dal volto confuso, che giovani fiori
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è troppo
diversa l’ aurora
che stizzosa insegue la notte
lasciando il mattino da solo
*
strane le sue sfumature, colte da sguardo sincero
calcate da strati di nero, che un cielo stupito rinnega
tra venature d’ oscuro, dipinge un sole
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Cerca la poesia:
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Invia un messaggio privato a angelo cora.
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ciò che
mi resta di te
è una goccia di sole
negl’ occhi
un viso tra mani rinchiuso
un poster appeso sul muro
* *
d’ un’ immenso silenzio, stupore
un tormento che s’ aggira per casa
un vuoto scavato nel cuore
un viaggio
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e mentre
scrivo aspetto
che tu irrompa la mente
che tu mi sugga ancor gli occhi
che tu mi strugga le ore
che mi stravolga, sfogliando il presente
*
fresca come l’ aurora, come un raggio di sole
come il più bello dei fiori, come di rosso
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*
or che t’ ho
un po’ conosciuta
resto qui nel mio solo
rinchiuso tra mille pensieri
a domandarmi chi sono
*
un uomo abbagliato dal sole
invento il tuo oscuro sapore
sopra labbra dischiuse disteso
*
col mio più smagliante sorriso tra
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*
è come
foglie al vento
il nostro forte vibrare
da occhi dentro gl’occhi
da quel volere più forte
ciò che parola tace ma il corpo forte dice
*
d’ abbracci di baci di respiri
da braccia riabbracciati, da bocche respirati
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è meglio
non pensare
non immaginare
oltre un bagliore d’ aurora
*
e qualche raggio di sole appeso nel cielo
ancora un sorriso negl’ occhi, pur se rinchiuso
nel vero, qualcosa scuoti più forte il batter del cuore
*
tra qualche
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*
un tratto
di sabbia distesa
nuda ai raggi del sole
mostrava orgogliosa il suo mare
tra i canti migliori ch’ aveva
al mio solitario osservare
*
nel suo leggero danzare, tra tondi giri dell’ onde fino
lo scoglio schiumando abbracciare, lento nel
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*
è quel
pensiero incosciente
che strappa ore alla mente
ricordi d’ istanti al presente
*
rimuove il sole al cielo, lascia un viso
negl’ occhi, un grande vuoto nel cuore
cambia colore all’ umore
*
vento senza la vela che gonfia
d’
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non
c’ era gente stasera
a trattenere d’ un passato
gloriosi sapori
*
ne il cielo al tramonto
mostrava all'aurora, tra venti nuovi
di rosso i lieti colori
*
non c’ era profeta a indicare con dita puntate
orizzonti vicini sereni o fuggire
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*
ci siamo
appresi un mattino
tra i primi sorrisi del sole
un vento dal volto gentile, spargeva
profumi di fiori
*
il cielo d’ azzurro più forte, mostrava l’ intenso colore
tra tanta gente insieme per strada, tu camminavi da sola
un
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*
se avessi
colto dal cuore
quel profumo gradito
di fiori, da mente recisi
*
per qualche insulso motivo
rattristando d’ oggi il mio amare
avrei un sorriso, ove gl’ occhi specchiare
*
avrei un’ abbraccio fra queste mani abbracciare
e lievi
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il sole
dipinge i tuoi occhi
tra ciglia di scuro colore
divelti al cofuso stupore
*
d’ azzurro più intenso del mare
scavando nel fondo del cuore un’ abisso
con dentro il tuo viso, della tua bocca il baciare
*
alla spavalda finzione il
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*
è sempre
il dir del silenzio
ciò che si deve ascoltare
*
nei suoi momenti più chiari
con la schiettezza più vera
con gl’ aggettivi più avari con suoi
zittiti origliare
*
di donna adora gli sguardi,
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nulla
pesava in saccoccia
niente in memoria giaceva
tranne un sorriso interiore
*
nessun rumore nel cuore ad assordare
le vene a rammentar vecchi
amori
*
già troppe volte ascoltati nel loro nulla da dire
oltre quel triste
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*
furono
venti leggeri
d’ altri intensi sapori
*
volti a pensieri d’ amore
impregnati da densi colori
a disegnare di rosa sfumato
*
un sorriso, mai visto, dai lineari precisi
presagi sostare nel cuore, come fosse l’ amore
a disegnare nel
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328 poesie trovate. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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