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Anna Di Principe
Le 578 poesie di Anna Di Principe
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| Al margine dell'arco silenzioso
in asse svettano nude le rocce
rosseggianti di dolomia
all'informe sole.
Pupille incantate sull'iridescente
guizzo lacustre - i capricci
della brezza intrecciano i nostri fluidi
con nastri di nuvole e lacci di
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Umani dal volto contratto e guardingo
neuroni impazziti su piste parallele
si rincorrono.
-Molteplici vite da vivere, esauste anime -
allo spazio cosmico rubano ossigeno
da tempo esploso quale immensa carica
esplosiva.
Miliardi di schegge sul
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| Che mi rimane di te?
Un atomo dell'Universo?
Un germoglio d'effimera felicità
dissolto dall'ira degli Dei? Ora
sei ombra che lambisce la luna,
umida e vaga nelle notti
affamate d'immenso.
Persa nelle porose ore atipiche
sfregiante
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In mille gorghi e spirali
miserevole vita t'insidia,
alle carezze il pallore sfugge
nello sguardo un chiarore melanconico.
Pupille insufflate di pianto
narrano quel vuoto da colmare,
tremanti le ciglia d'antica nostalgia
memoria di fuggitivi
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| Talora fragile e spenta
gravata di vita trascorsa
-con il timone guasto-
di ogni risorsa priva.
Immobile in un angolo sto
estremo rifugio della mente.
-Polveroso strumento rugginoso -
Talora fluttuo morbida
tra il plancton di un mare
quasi
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| Il pungente mattino
spalanca le finestre
ad un sole svogliato
oltre l'azzurro orizzonte,
linee velate di nuvole.
Neve sulle alture
città fumose, strade
come curvi artigli
tra ammassi di case.
Tracima il mio cuore
quasi simile
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| Sul viale ruggine asfalto
pensieri pioggia - mescolati
ai miei passi incerti.
Atmosfera fumosa e appannata
una voce nella notte -Urla - il mio nome.
Ricordi?
Scompigliando i pensieri riaffioravi
come un'ombra artefatta
come un fiore nato
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| Ancora un anno al traguardo. Oggi!
Impazza l'eterno ritorno cosmico
annichilita, assorta mi nego alla logica
del tempo che iracondo m'inchioda.
Le passate primavere narrano
di passi incessanti sentieri tortuosi
tra affanni, dolori, gioie,
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| Il poeta
tra follia e ragione
accerchia il pensiero,
di crepe tracciato il viso
dissotterra emozioni.
Scrive di palpiti d'amore
di calde vogliose carezze,
del naufrago stanco che
s'aggrappa al legno
strappato alle onde
dalla speranza
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| Allontanato il respiro
da un mondo
senza orizzonte
e da cuori d'ortiche
l'anima stanca
indossa ali
per il cielo terso.
Andare oltre trame di ragnatele
arabeschi d'inganni e ipocrisie.
Dispiegate sequenze
tra luce cosmica
e mistero, s'
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| Sconti - oh cuore-
quel furore ardente
di lampi rosseggianti
dei giorni andati.
Esausto chiedi tregua
stremato da terre desolate
da demoni ed angeli
da venti e maree.
Ti consegni al silenzio
lontano da amori senza bussola
lontano da lunghi
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| Atarassia
non schiaccerai la mia essenza.
E' un insueto smarrimento
scardinare il turbamento
dello spirito. Fiamma
ardente nel bene e nel male.
Esorcizzo
il sole che non risorge
lo sguardo che si spegne
il corpo che respira
inconsapevole
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| Ascolto la pioggia.
Il suo cadere è un ritmo
dalla voce suadente
una melodia di note
altalenanti.
Una goccia
dietro l'altra
sulla mia pelle scivola,
destando i sensi
tra mormorio di tuoni
ed energia nell'aria.
Assaporo e
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| E' questa l'ora di andare
-donna-
vestita di bianco
come la neve.
E' questa l'ora di gettar via
gli abiti che sanno di sangue,
di fango, di polvere,
abiti coperti di spine
tolte alle rose, strappate via
dalle tue mani.
Districati dai
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| I tuoi occhi accesi e ardenti
conoscono ogni mio gesto
pur se nascosto e impercettibile.
Leggi in me come uno stregone
la malinconia della prigioniera
e la rabbia che scaglio al vento feroce
guardiano dell'inferno.
Se volessi sparire o
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| Ho accatastato
- un po' a caso -
in una valigia di tela
flashback di vita
pensieri e sentimenti
gioie, sofferenze, speranze
in miscellanea.
Anni sprecati
a collezionare
la paccottiglia
di oggetti preziosi
a respirare
vacui
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Indirizzo personale di Anna Di Principe: annadiprincipe.scrivere.info
| Allo svanir
dell'orizzonte
gli spazi
si dilatano
le dimensioni
si perdono
in questa notte
d'inverno bianca.
Indugio languida
nel momento
dell'assenza
che trasuda
un silenzio
denso di nulla,
nel lago del cuore
echeggia una
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| nei sussurri della notte
voluttuosi pensieri
nel lieto divenire
insieme
persi nelle note
di un canto pagano,
le dita tra i capelli
biondi fili frementi,
fragili e consapevoli
nell'ascolto delle anime
il fuoco e la neve
si
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Fuggiasca d'amore
niente ti placa
niente ti quieta
perdi fiducia
pallidi sorrisi offri all'anima
desiderosa d'amore
da nefasti presagi avviluppata
-vaghi-
perduta nel tormento
di quest'acredine arida
mentre dentro brucia fuoco vivo.
Dove
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Che senso ha fuggire dai binari di una vita nebbiosa e grigia
per una meta prediletta dove i sogni si tramutino in
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E' un'alba di dicembre
fuori è silenzio, sola
nella casa vuota
rimugini curiosi pensieri
improvvisa sibila
la voce dilatata
del vento di grecale,
ulula come un lupo
aspro preme sui vetri.
Soffia e sgretola
vuote e inutili
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Alba di un giorno uggioso
aria fresca e frizzante
accarezza il cuore indomito deluso
è un dolore penetrante... travolto
dai fili spinati dell'ipocrisia.
Dense tenebre
le vene tendono
echi irrefrenabili s'estendono
sulle onde spumose
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| Uomo, impavido cavaliere,
nella realtà caduca
stanco delle oscure
pene d'amore,
non cristallizzarti.
non temere possibili
ritorni d'amore.
Sappi! Nel cuore c'è
un giardino misterioso
intriso di luci ed ombre
origine di pungenti
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Come nella favola
il grillo parlante
è l'umana coscienza.
Il grillo petulante
a tutti dispensa
consigli preziosi.
Canta, salta,
balla, osserva
nessuno l'ascolta.
Piccola creatura
pugnala e ferisce
con la verità
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Riconduci l'essere
nel tepore rassicurante
di attimi di serenità,
chiudi in un cassetto
le incessanti emozioni
proteggiti...
Tra soffi di speranza
un equilibrio interiore
forgia, pur se fragile
come muro eretto
a tutela del
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Silenzio quasi mistico
solo la voce della natura
passeggio per il viale
rosso di foglie d'autunno
alberi ormai spogli
le foglie volteggiano
sul desolato selciato
alcune s'accartocciano.
Foliage d'autunno
pittoriche sfumature
dal
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Mai accetterò
la tua assenza
mai ti perdonerò.
Hai intrapreso
l'eterno viaggio
senza sillabare...
da tempo
nel cieco delirio
annaspo nel mare
dei "perché"
dei "ma"
dei "se".
Nella tua
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Con l'anima smarrita
lo sguardo assente
cammini sull'asfalto
polveroso e caotico.
Donna,...perché?
Chi ti ha scolpito
questa tristezza
sul pallido volto?
Nessuno s'addolora
del tuo gemente dolore?
...cedi... sprofondi
sempre
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Magiche emozioni
occhi di stupore
quelli che vedono
il deserto... che
i pensieri tramuta
in sogni proibiti.
Il vento scolpisce
le dune sinuose
intorno un mare solido
di sabbia dorata.
Il sole fiammeggiante
alto e potente
sfumature di
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Tra morbide e tenui nuvole
una nuova alba s'affacciava
lo spazio cosmico infiorato
silente il giorno sbocciava.
Ricordo...
il tessuto dei sogni indomiti
di una primavera mai dimenticata,
l'incanto dei dialoghi intensi
l'aroma del
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578 poesie trovate. In questa pagina dal n° 511 al n° 540.
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