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Anna Di Principe
Le 578 poesie di Anna Di Principe
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Tra macerie polverose
lasciate in eredità dal passato
son cresciute profonde radici
dalle mille cicatrici.
Sopra un cuore in rovina
rendo degna la mia essenza
gentile...
Non mi nascondo
dietro sedimentate aporie
non mi rifugio
in
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Oggi è una di quelle mattine
in cui il grigio sovrasta l'azzurro
l'angoscia l'anima strugge.
Gli occhi guardano senza vedere,
la mente scatena la forza
dei più cruenti naufragi.
Oggi è una di quelle strane giornate
in
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M'è dolce camminare
sull'umida battigia
tra le bianche conchiglie
sparse tra i nodosi tronchi
levigati dall'andamento
ondoso del mare.
Sognante
accolgo i tiepidi raggi
d'un sole d'autunno.
Un soave languore
l'anima mia
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Sei qui con me,
al tramonto,
lungo il fiume
tra il garrire degli uccelli.
Mi attraversi e riluci
sei presenza gentile
nell'aria fredda
che nelle ossa
s'insinua .
Gorgoglia l'intimità della parola
attraverso la tua voce
calda e
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Chiamerò
il vento di novembre
pieno di rabbia...
ché porti via tutti i pensieri
lasciandomi solo la forza
di sentire che sono viva
tra pilastri di cemento
e rami di follia.
Lascerò il vento
al suo lavoro
per allontanare
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Un giorno ti sei legato
al filo del mio tempo
quando nella terra
del mio fato
fiorivano pugni d’illusioni,
che come stormi
di folli pensieri
soffiavano sulla strada
del vento.
Ho camminato - poi -
nel bosco dei respiri,
nutrendo
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Stretta alla resa
- ostaggio -consegnata
al nuovo giorno
anch'io, tradita
sconto la mia croce.
Tenacemente
avvinta al girasole
invano attendo il polline
nel vento
che insemini il mio grano
d'utopia.
Incombe, già
un'altra
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Nel vortice dei pensieri
m'arrovello.
Il tempo logoro e sfilacciato
si srotola fugace
su un cammino impervio
dalla sua riserva semina
istanti perduti.
-Ad ogni richiamo sordo-
La vela grigia del pensiero
veleggia lenta
tra i marosi, in
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Cipresso alto e flessuoso
ti scopro ora ...
come amico
solitario e amante del silenzio,
ma che sa anche donare
conforto e caldi abbracci.
Cipresso solitario
che t'elevi tra le tombe
e vegli il sonno eterno
uniscimi al Divino
sussurrami una
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Tra teneri germogli in boccio
tra arpeggi di lira
esistono anime
che da sempre si sfiorano
si toccano...
senza che i loro corpi
si conoscano.
Bevono la stessa luce
respirano lo stesso maestrale
di maggio...
sono foglie
dello stesso
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Oh Dei,
che impartite ordini al mondo,
chiudete le porte d'oro del tempio
e lasciatemi al di là dei vostri confini,
ma accendete il mio cuore
con germogli d'amore.
Lasciatemi
una voce d'ascoltare
sul far della sera
che mi parli
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Non aspettarmi!
Mi attarderò di più
in questa grigia sera d'autunno.
Raggiungerò
l'altra sponda del fiume
dove il silenzio placherà le mie ansie
lontano dal caos del mondo.
Resterò
là ad ammirare
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Come posso non pensarti
-amato-
quando il manto della sera
mi tesse i contorni
e in silenzio
la notte mi veste.
Quando
la Terra innamorata
rincorre il Sole,
quando
il fragore dei tuoi occhi
si riflette nei miei.
Il fuoco sulle mie
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Oh vento,
soffia soffia
senza indugio
allontana le mie illusioni.
Illusioni inutili
sedimentate nella mente
che annoda sogni.
Soffia, oh vento,
porta lontano il tempo
che mi raggiunge,
che mai ferma la sua mano
per regalarmi
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Lì
dove mi stai aspettando
subito mi rapisce
il tuo sguardo,
improvviso deraglio,
mani dal tatto gentile
dolcezza di un petalo schiuso.
Un preludio sinfonico
d'intensa luce
nel lembo rosa pervinca
di un dialogo semiaperto;
caldi
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| Sull'orlo dell'arida terra
l'anima al fuoco consacrerò
quale unica vampa salvifica
a fluttuar nella divina dimora
dell'immortale Venere.
Arderò
i tuoi cupi dolori con fiamme
roventi e implacabili
per brillare lucente e
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Indirizzo personale di Anna Di Principe: annadiprincipe.scrivere.info
Il mio corpo...
foglia d'albero in autunno
trema al minimo soffio di vento.
Come foglia
sul ramo ormai scosso e nudo
strepito
...inghiottita
dal madido sottobosco.
Accartoccio gli orli
timorosa dell'abisso.
Staccata dal
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Crea la mia notte!
Abbatti, sgretola
questi muri e soffitti
Srotola pensieri rosa!
Alza questo cielo
poni veli di seta
sulle spesse Ombre
falcia questa pioggia
che diffonde antichi echi,
sfibrate schegge nel cielo.
Rendi
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| Si è annidato nell'anima
un insetto ripugnante,
un parassita.
Fagocita luce
che a fatica
l'oscurità dipana.
Incessante
è la sua viscida opera
da quando vivo con le crepe
nell'anima.
È un insetto
pronto a
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Oltre la sera
fuggono gli ultimi pensieri,
stringono la gola
un gelo attraversa le ossa
nel tremore
d'un aborto d'amore,
un battito stanco
s'aggrappa alla vita.
Seduciamo
il brillar del sole
con il nostro essere fragili,
vuoti
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Vago
su cumuli sabbiosi
di esigua umanità,
brividi irrefrenabili
scolpiscono sul viso
quel sorriso luminoso
d'immensa libertà.
Vago
sul fiato di tempi vissuti
palmi marchiati
di stimmate profonde
di tormentati
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È una notte spettrale
raggelante silenzio
s'insinua ...
involucro
nel cielo dormiente.
Aria greve e stanca
sospira
inaspettati grumi
di tristezza.
Sibili di vento
tra respiri dal sonno
vinti.
Lui è solo,
Cavaliere di
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Sfidano lampi
e bufere di
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M'hai donato una rosa
in una notte d'incanto.
Il cielo indossava un mantello
nero a pois
la luna lo abbottonava
racchiudendo l'immensità.
M'hai donato una rosa
ne sono rimasta abbagliata.
Ho proteso le mani
per
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Ho viso, labbra e occhi
che incantati ti guardano
ho seno, fianchi, gambe
per avvolgerti con rude passione
ho mani che sanno toccare
denti che mordono
piano e con piacere.
Se mi tocchi
ti accorgerai che esiste
questo mio corpo
...ne faccio
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Occhi che guardavano il mondo
in silenzio respiravamo piano
raccontandoci la vita
senza barriere
senza confini.
Baci rubati e aliti caldi
nello scorrere veloce del tempo
segni indelebili fra i solchi
del viso, silenti emozioni.
Stretti nel
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Ascolta!
È il fruscio delle foglie
accartocciate e tremule
dai rami adunchi
si staccano...
Volano
come se avessero ali
nel cielo prima di morire.
È la natura
che agonizza
con il suo sguardo appannato.
Mi lacera il
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Non ci sarà più tempo
per ciglia salate
è cessata l'ora della cenere
per il trepidante cuore.
Quante estati sgranate
in trame di pensieri
tra fango e polvere
di triste assolo di danza!
Ogni giorno ritrovarsi
a
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Perché mai devo Io
provar tali pene?
Pensieri dolenti
frantumati
a causa dei giganti del male;
un presente fratturato
senza limpida speranza
senza calore l'anima
un calpestare cuori
di sguardi appannati
di visi consunti
come
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Stavi lí
seduto sulla scogliera
con la testa fra le mani
pensoso e solo.
Ti ho visto così
quando ti ho incontrato
in compagnia del mare,
dai bagliori del sole luminoso.
Un mare un po' crespo
le mani di velluto
tra i
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578 poesie trovate. In questa pagina dal n° 211 al n° 240.
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