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Elena Poldan
Le 545 poesie di Elena Poldan
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Non fissarmi adesso,
i tuoi occhi
sono specchi spietati
dove mi rifletto.
Non mente il sole,
non smette di scorrere
la
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E intanto che spolvero le stelle
tra frantumi di memorie
vapori di rimpianti
rovi d’insuccessi,
mi specchio nella
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Non è sempre primavera
nei giardini ingialliti
del mio cuore indebolito.
E' il mio pensiero maldestro
a spirare venti
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Sbriciola il tempo
in frantumi di ricordi,
verdi schegge smerigliate,
rewind differenti
ad ogni nuova fermata.
Sui tuoi
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Scende la notte
sull’anima stanca,
le onde lambiscono piano
le sponde prosciugate
dall’ultima audace scommessa.
Nel
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Scorre il tempo fra le dita,
sabbia soffice, minima, infinita.
Uno zefiro dispettoso scompiglia
riccioli di memorie
e i
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Tra mille volteggi
-giri bendati-
e pagine nere
in festosi brandelli
d’esistenze sbandate
a rincorrersi
nel pauroso
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Mungi
disperazione maligna
fino all’ultima lacrima nera
dal cielo opprimente.
Nega da tempo
al sole gioioso
di
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Piovono i miei pensieri
sull'asfalto bagnato.
Scivolano via spore smarrite,
sono le mie speranze
di possibili
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Un fruscio
il terrore.
Corrono le docili gazzelle.
Solo un attimo prima
infuocato e immenso
il sole abbracciava
i
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Stanotte
ho sussurrato alla luna,
mi ha ascoltata divertita,
ha ammiccato alle nuvole curiose,
mi han sorriso tre stelle
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La luna è stanca
il sole depone le ultime certezze
scalda un fuoco violento
agita un vento selvaggio.
Un essere è
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Talora
trattengo le ali
fra le dita
e rimango a osservare
la cipria iridata
che si libra nel vento
tracciando
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Aironi a mezz’aria
nella volta celeste.
Solcava i miei palmi
con artigli di pianto,
stille di vento
il nostro
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Affondo dolcemente
le mie dita
sul tuo morbido capo
estasiato
sulle mie gambe
ti distendi
non vuoi che mi fermi.
Ti
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Sfoglia i tuoi petali al vento
osserva la tua vita
andare, disperdersi lontano
oltre l'orizzonte più distante.
Respira il
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Cerca la poesia:
Leggi la biografia di questo autore!
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Indirizzo personale di Elena Poldan: elenapoldan.scrivere.info
Borbotta il camino
nel domestico bagliore,
discreto calore.
Diffonde la sua essenza
l'arborea linfa
nel convivio
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Suona ancora,
non fermarti,
fa' danzare le tue dita
su quei tasti nervosi.
Come parla
e racconta e urla
il
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Aleggiano soffiando
fra vapori di ricordi
volti cari allontanati
dalla smania dei domani.
S’una freccia
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Potrei anche
addormentarmi adesso
e dimenticare domani
di svegliarmi
dal consueto sogno molesto
e lasciarmi
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Ho chiuso
un libro polveroso
-il mio-
pagine ingiallite
da troppe letture,
gualcite
e mi sono liberata
finalmente
da
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Il caotico turbinio
di un ciclone infuriato,
ruotando
la vita capovolta,
urtando
pensieri in
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I giorni
sono gabbie
senza sbarre
e scalate nel cuore
che anela al tuo viso
e labirinti
dove mi
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Oggi
voglio aprire tutte le porte
anche quelle serrate da anni
per guardar dentro ogni stanza,
anche in quelle colme
di
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Cammino su tacchi
di vanità bendata,
affido al bagliore
d'uno specchio compiacente
la mia essenza ridotta
a pura
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Dopo essere inciampata
su angosce marcite
-erba avvizzita, aborrita, calpestata-
mi sono rialzata
sui detriti
di ciò
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Snocciola il futuro
nei frammenti smerigliati
da ideali distorti
in un percorso perfetto
tra omicidi d’amore
autentico
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Il giorno è un’alba
zoppicante,
fagocita chimere
in un sentiero senza fine,
utopie sempre nuove.
E il cuore trabocca di
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Qualcuno ha bisbigliato
nella notte
e un volto sfocato
mi ha fissato
trovandomi così cambiata
nella mia pelle
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Uccido il tempo
con profili d’estate
sull’orlo d’un sole
che è già tramonto.
Farnetico pigiando le note
d’un ricordo
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545 poesie trovate. In questa pagina dal n° 451 al n° 480.
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