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Andrea Russo
Le 61 poesie di Andrea Russo
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Mi sono lasciato andare
in ogni botola di male
aggrappato a mammelle d'animale
per qualche sogno bestiale,
che ha il suo angolo di tempo
in germogli di follia brutale,
tra parole d'indaco
lasciate galleggiare in ogni canale,
parole con cui
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Spesso
mi son guardato allo specchio,
per riempirmi il cuore
senza riconoscermi più nel tempo.
Ho dovuto leggere con amore
tutte le scritte sul giornale,
parlava di gente che abbaia
e di silenzi color aurora,
a chi dar retta
chi dar
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C’è chi ama,
con le guance tra le rose
nel morire in un volo fatale
di labbra sapienti e ciuffi setati,
già colmi di rugiada.
Come se fossi io tempesta
di carezze e delizia profumata,
nei gemiti che ansima la luna,
mentre mi dai da bere baci
e mi
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Non so’ nascondermi,
ne fuggire e ne oppormi,
al bisogno,
che ha il tuo nome,
nelle carezze del mare
e che ha i tuoi occhi
nel calore del sole,
mentre ti tuffi,
prepotente,
nel mio cuore.
E che importa
Se tu, sei lontana
o se il dolore
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Solo i poveri
si uniscono per amore,
sopperiscono la ricchezza,
combattendo il giorno e il dolore,
si accarezzano stretti,
si baciano morenti,
spesso piangono violenti,
poi di colpo si senton vinti
e ridono guardandosi negl'occhi.
Sono solo
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Se ti dicessi
che l'amicizia e l'amore
sono solo un oblio
in cui potersi perdere nei pensieri altrui
e che ti stringono stretto,
di calore o di dolore poco importa questo,
quando ti ritrovi sottomesso
da voci morbide come tuoni,
incastrate a
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Mi pare, a volte,
di sentire gli esseri che regnano il mio spirito,
cantano in un abbandonato delubro
tutte le paure che oricalco
e trasfiguro tra suoni macabri,
che capziosi si levano in gemiti di vento
e fluiscono dentro le
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E' già notte!...
la gente cammina indifferente
sepolta nella propria mente,
sembrano gusci vuoti
in balia del mare
nel cercare sogni tra il cartone.
Povere pecore sbigottite
in un silenzio senza volto
e già annegate
tra lacrime
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Guardo i gabbiani volare,
mio figlio non sa la fortuna delle loro ali,
uccelli senza nido a cui donerei
lacrime e respiro
per un battito d’ali nel vento.
Fuggono da questa barca rotta
in questo lamento di gole in tormento,
scappano da questo
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Ci sono persone
che scelgono che vita devi vivere
e su che mensola devi sostare,
dimenticando la polvere che ti ricopre
fino al giorno che gli ritorni in mente,
come un ricordo da gustare
in quella scialba noia che l'assale.
Ci sono persone
che
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Corri, corri
e ti ritrovi di nuovo nel solito bosco,
con il fiato affannato nella sua pietà
e con lo sguardo rivolto
all'immonda bellezza
di fiori ribelli nati dal sole,
son sempre giovani come giganti.
distinguono i poeti nel loro
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Leggi la biografia di questo autore!
Invia un messaggio privato a Andrea Russo.
Vorrei invadere l'etere da un fiume di musica,
che spazzi via fiori e ortiche
e lasci scappare queste anime
legate solo da parole antiche,
felicità illusorie, note di rame e tendenze adamitiche...
Tutte maschere flessibili
con inclinazioni
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In un rispetto di spine
non esiste il dolore
senza che gli doni il cuore
e i limiti
galleggiano solo nella ragione
come putrido rumore,
che ti carezza
in santuari d'amarezza.
Quella gioia
ha un'eternità nell'innocenza,
che
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Avevo una bambola di pezza,
l'unico amore di un figlio del dolore,
magnanima nel sorriso
e soffice come nuvole di pensieri,
tra le mura nere
di un rancido puzzo di vita...
Mi ha cinto stretta come l'aurora
dopo il primo dolore e nell'infinito
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Non mi aspettare,
tra le pendici del mare,
non farlo,
tra le chiese dove andare a pregare.
Non sarò là,
come natura d’una luna morente,
anche se tremo
nel cielo che m’inghiotte
d’acqua e di morte...
Non mi aspettare
e non ti
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Scriverò di te
stella bruna che vai verso il mare
e mi trapassi nei passi
di quel tuo scintillare...
Scriverò di te e dei tuoi occhi scuri,
della tua pelle liscia
che non saprò mai accarezzare,
di quando esci dall'acqua
e
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Erano giorni strani
vissuti tra sogni e solite carezze mai date
ed erano sempre lontani
gl’occhi che vomitava il cuore
di un povero astemio ubriaco solo d’amore,
Erano giorni strani
dove ci son state notti
con pesi gelidi in dolci ti amo,
che
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Dovrei vivere
oltre la mente e diviso nel cuore
per rubare le lacrime al mare
e affogare il sorriso del sole.
Dovrei essere felice
ad ogni sussulto di bene,
ad ogni carezza che sa dare un viso,
ad ogni parola che ti lascia smarrito,
ad ogni
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Immacolata,
tra il pianto dei ricchi,
che ti ha vestito a festa di lino
e ti ha baciato
di avarizia ruvida
tra la seta...
e com'è limpido
il grido dei poveri
che accarezza il tuo viso,
tra piume cadenti
di angeli stanchi,
nel
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Come una cicala
canto di pensiero
tra la tela che si sfilaccia nel tempo
in una trappola di ragno,
che non trova il filo giusto
nel rammendare l’inganno
di pensieri lambiti nel sogno
da un alito di vento,
ormai nascosto
in conchiglie chiuse
nel
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61 poesie trovate. In questa pagina dal n° 1 al n° 20.
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