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Ieri pubblicate 23 poesie e scritti 35 commenti.
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♦ Giorgio Lavino | |
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Agosto 2025 |
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Le 72950 poesie pubblicate dagli autori del Club Scrivere
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Sarà la monocromia
di questi giorni esausti...
o forse i troppi silenzi sparsi
sulle orme bagnate dal mare
che tutto sembra sfumare.
Anche cercare di esondare emozioni
rimaste lì incollate tra le labbra
quando nessuno
in realtà è pronto ad
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Na vota tutt’ ‘a vita
aunite sott’ ‘o sole
o int’ ‘a tempesta.
Mo’ basta na semmana
e ‘o core già fa festa
e se cunzola!
Na vota tutt’ ‘a vita
cantanno notte e juorno
core a core.
Mo’ abbasta sulo n’ora
e ‘a chiocca
cerca e piglia
‘a
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Un battaglione di nuvole
avanza nel campo
del cielo
riversando barili d’acqua
sopra terre abbandonate
pattuglie di frane e fango
vigilano sui viaggiatori
e’un temporale estivo
ci sorprende il suo arrivo
sei fermo mentre l’acqua
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mi batte il petto che scivola nella caduta del silenzio
tremo la visione dell’altro vestito da giudice
sento il pensiero lancinante di un io schifoso di voci
traffico il sogno di un mattino che scalda la tenerezza
vedo i miei occhi aperti sulla
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Sei l’ombra che danza nell’eco del giorno,
il respiro rimasto piegato al mattino,
la sedia che attende con strazio e decoro,
un profumo sospeso sul mio destino.
Eri fuoco che scalda anche senza toccare,
ora cenere stanca nel grembo del vento,
una
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Come si nota che il tempo passa veloce e con esso
il ricordo si estranea quando lo stesso è terribile
un abbandono che non dovrebbe essere segnalato
visto il grande dolore che emana
sollecitando soltanto quel potere
ricercato ad oltranza onde
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 | La vita ci sfugge.
Come torrente turbinoso
la sua voce, ora ghiaccio,
si arrende alla nostra
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La distanza che ci separa
è un filo prezioso
teso fra il nulla e la notte
che accoglie le lune
e i desideri di fragola
sparsi su qualche bacio
rubato al mattino
quando la tenebra muore.
Il vento che ci unisce
soffia da un luogo antico
dove
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È una increspatura all’orizzonte,
il dorso di un delfino,
la curva di luce
di un Sole che,
purtroppo rassegnato
all’ingiustizia subita,
scruta
dall’altra parte
la Luna.
È una speranza racchiusa
tra gli scogli e la riva,
un disegno di cielo
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Il vento di aprile
apre i fiori
e quello di maggio
mi fa vedere i frutti,
i tramonti dell’estate
mi danno nuova
la gioia di vivere,
la bellezza delle viti
gronde di grappoli
mi fanno sentire vivo,
nentre i sogni della notte
mi preparano a
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Ti ho sentito piangere
stamani all’alba
le pareti trasudavano le tue lacrime
e anche la luce si è fatta soffusa
nonostante la finestra sul cortile
lasciasse trasparire l’albore del sole.
Sono rimasto in ascolto nelle ore venture
cercando di
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povera patria assassinata dai soldi e dal potere
malata di un silenzio sporco d’indifferenza cretina di cielo
sfinge d’un buio arido di lacrime sgocciolato dalle nuvole
Italia in mano ai nani ai burattini e agli incapaci
il popolo è attaccato in
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Sarà pure qualcosa di speciale
quell’intrufolarsi tra le coperte
ritrovo tutt’altro che scontato
quando il pensiero viaggia lontano
calore che nemmeno a quaranta gradi puoi trovare
non basta la fantasia onde creare simile sentire
dolce caramella
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Gli stivali mi osservano,
ma non vogliono toccare la mia pelle.
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Rifiutano la marcia
sui corpi senza nome,
di affondare nel fango
dove sbocciano bandiere insanguinate.
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Non seguono i sentieri
che i tiranni tracciano con la polvere da sparo,
né
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Parole crude, scartavetrate,
che sfregano l’anima senza pudore.
Verità sputate, mai domate,
col sapore acido dell’amore.
Sincera è la lama che affonda piano,
non mente, ma intanto squarcia.
Ogni frase è un fiore marcio in mano,
che punge e poi
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Dividerò le lune
le infrangerò nel cielo
e l’orizzonte rifletterà
i miei antichi timori
e le nostalgie lasciate
a consumare i giorni
e le sere desolate
dal nero vento di mare.
Difenderò le ombre
tutto sarà compiuto
quando il tuo
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Viene a noi qual fratello tremante,
ha in sé potenza d’Amor
da far trasalire il mondo.
In lui la Forza dello Spirito Santo,
fuoco e desio che Unità alimenta,
che invalida le discrepanze
e sconfigge il mal del fallimento.
A noi giunge con
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Nuova un’alba
vestita di rosa, stupenda
per mano mi prende
e mi porta nel tramonto
del mio ieri.
Colorato e leggero
il mio vivere
è lì che mi
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Rinchiuso in gabbia dalle tue promesse
col solito attestato di cartone
che blatera col piglio di un lenone
fantasmi di parole in sé sconnesse.
Tenuto in gabbia conica speranza
che sperpera lamenti in calda attesa
di un tuo sorriso fulgido a
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Cammina piano il tempo sulla pelle
le mani tremano come rami secchi
la mente vaga tra le lontane stelle
ascolta e tace il cuore dei vecchi.
Trascina via con sé l’età fuggente
i suoni, i fatti e i nomi d’ogni storia
e resta dentro un’anima
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febbre che scalda l’anima di una rima baciata di cielo
in silenzio bacio con passione le nuvole colme di pioggia
vola la rondine con il cuore al di la del sole
nasce il vagito della primavera addio buio di notti mostruose
sento la bellezza abbaiare il
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Il bello è che ci fan passare la notizia
come se fosse di naturale giustizia.
Stanotte hanno attaccato,
sui tetti di civili addormentati,
bombe hanno sganciato.
Hanno detto che è stato uno sbaglio
che l’obiettivo era lì accanto.
Ma sono sempre
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Sussurra il cuore note dissonanti,
come corde spezzate in un’arpa muta,
le parole, piume o pietre taglienti,
cadono a pioggia sulla carne nuda.
Sincere sì, ma senza armonia,
verità che graffiano la pelle,
cristalli di ghiaccio in piena
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Seppur non ricordando il frangente
quel verbo ha la potenza di rivoltarsi contro
affinché con tutta la sua forza
possa trovare un posto nel mondo
dove con fare deciso non debba vergognarsi
nell’essere pronta a tutto con il solito saper
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 | Ho atteso lunghe stagioni,
per udire il tuo dolce e leggiadro sussurro.
Il mio sguardo ti ha inseguito,
all’orizzonte, mentre il tramonto
disegnava di sfumature calde
il tuo arrivo freddo eppur amato.
Scrivo di te con i colori
rubati da quella
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 | Subito all’alba sorge il sole ad oriente,
occupa il suo posto in cielo nel tempo di un niente,
riscaldandosi si sposta verso il centro, poi diventa fuoco.
Già comincia la discesa, piano piano e senza farsi notare.
E’ stanco, ha sprecato tanta energia
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Resterai
o te ne andrai per sempre
ma io ricorderò
se respirerò le ombre
tutte le volte che la luna
mi parlerà di te
nei cieli d’argento
alla fine del giorno.
Mi amerai
o andrai via al tramonto
e il sole che muore
avrà una nota
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È ormai sera, il buio cala
come fosse nebbia
nella valle della luce,
oggi è stato l’ennesimo
giorno da vivere
con gli affetti più cari
che fin dalle prime luci
del mattino
mi hanno donato
un loro perché...
E poi, io
mi sono sciolto
come
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Il vento tace, gridano sirene,
paura della paura, ad irromper
bombe e droni, forti esplosioni
ed innocenti sotto le macerie.
Qui il vento tace,
paura della paura stessa,
pelle a brividi di freddo,
inconcepibile dramma
della natura
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72950 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 391 al n° 420.
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