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Le 69079 poesie pubblicate dagli autori del Club Scrivere |
Aspetto sempre un tuo gesto
l’abbraccio caldo
che non ha confini
e uno sguardo di nostalgia
quando la luna si spoglia
e resta solo ombra
oltre la terra e le carezze
mai date dalle stelle.
Aspetto sempre una tua parola
e gli anni
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Il corpo mio detesta
la poesia della notte fonda,
rottola nel letto disfatto,
mentre ancora
punge la voglia del sono.
Il tempo e la storia
stanno alla finestra,
con le spalle alla luna,
sussurano nutriti versi
ad un vate, che
disteso se ne
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| Dicembre, arrivi chiuso nel tabarro
con vento freddo e neve
ci porti febbre e catarro
poca luce e il giorno più breve.
Sui rami sarà galaverna
il sole assai tiepido batte
e pare che sia una lanterna
nel nido già dorme la merla.
Attende che
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E viene puntualmente a me ‘nzurda’
areto ‘e laste ‘e sta nuttata amara
e ancora nun cuntenta ‘e pezzeca’
te miette a fa’ int’ ‘o lietto ‘a pertusara.
E ie ca pozzo ancora spanteca’
me sento comme a varca ‘e na purpara
ca l’onne vonno assieme
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Le strade abbracciano muti miagolii
e gli alberi immobili
stringono a sé parole non dette,
e, testimoni, osservano le ali
di angeli caduti,
angeli senza luce
che nascosti
-in segreto-
hanno, sì, una scintilla
da proteggere tra le mani
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come e perché ci siamo adattati
a tante memorie
‒ perché tutte quelle lingue che non consolano ‒
che si fa
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Cosa resta di un incontro
il cui sguardo non resiste dal guardare in alto
felicità d’istanti si rinnovano
unicità per la quale sino ad oggi hai vissuto
pur rendendoti conto che tutto è finito
non bastano ricordi
conoscendo una verità che fa
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| Una cosa è certa
io non mi lascio svilire
vado avanti per la mia strada
fatta di luce e di sorrisi,
La mia anima vola
e volerà sempre,
lontana dagli intrighi,
dai veleni,
dalle ipocrisie.
In me alberga l’amore, si,
e amo anche il sole, la
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Il segreto
delle nostre attese
era nei silenzi
e cadevo ogni volta
prima dell’aurora
mentre la luce
era solo ombra
e la tua pelle
una danza perduta.
Il mistero
di tutte le stelle
era un velo di seta
che la notte
stendeva sul
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Bisogna imparar dalle stagioni
la calma la pazienza e le ragioni
per vincere lo stress delle giornate
spazio tempo a vita
dedicate
il tempo è signore di passaggio
che scorre senza lasciare
messaggio
e allora viviamo il presente
che tutto ci da e
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Pronti? E si partiva verso la città.
In genere il pomeriggio della domenica
per esser pronti
al mattino, verso le otto,
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La semplicità di un ricordo
si affaccia più intensamente
quando guardando il calendario
una finestra si apre sbattuta dal vento
richiamo amico che vuole far sentire la sua presenza
certo di non essere d’intralcio
a chi amore nel tempo ha saputo
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Inquietudine e desertiche
valli di nubi i miei cieli
ogni volta che vai,
come se si fermasse il tempo;
e litania perpetua,
e claudicante il mio incedere,
e l’attesa.
Vuoto infinito
a sommergere l’anima.
Io attonita, appesa,
smarrita in silenzi
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Basta campi bruciati
da ordigni e deflagrazioni,
basta tormenti e croci
sui campi di grano!
Non più fragori di artiglierie
su giardini e abitazioni,
basta battaglie per cielo,
per mare e per terra.
Basta! Basta guerra!
Basta crudeli
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E c’è un dolore forte più del vento
che avvolge cuore testa e sentimenti
ma intanto dal tuo mondo non mi senti
mentre l’assillo cerca un paravento.
Con le parole innalzo un monumento
su questa terra amori e tradimenti
signora che rinnova i
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Uomini
di ieri e di oggi
se ne vanno curvi
sotto il peso del vivere
cantano
trattenendo le lacrime
ridono
castigando il loro cuore
si sposano
e diventano padri
infrangono
le leggi dell’umana storia
che fa la guerra
mentre insegna la
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C’è un libro,
un libro piccolo,
che ride su uno scaffale.
C’è una stella,
una piccola, dietro alla luce
di un lampione pieno di vento,
-cielo spento-.
C’è una voce, che non parla,
si nasconde dietro agli occhi
della sera, dietro ai suoi scuri
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Antichità salvate da un destino inconcepibile
si nutrono di un particolare calore
che ad ogni contatto sembrano riprendere vita
adoperandosi per esternare tutta la loro riconoscenza
umane folate di vento non si arrendono
quando per terra piccole
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E tra vento e pioggia, venne pur l’autunno
con le foglie che, pria ad una ad una
volteggiando, formarono un tappeto
soffice del colore della terra.
Arrivò anche l’inverno con la neve,
che ricoprì del suo biancor le foglie,
e sopra d’esse lui
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Tutto è finito
e sento il tempo
che passa come un fiume
che travolge tutto
anche il colore dei giorni
trascorsi ad amare
le lune notturne
e le melodie infinite
scritte sulla sabbia.
Tutto è passato
ma il dolore è rimasto
scava
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Che sia Inferno
quel che ora vivo?
Sempre più mi trovo solo
senza che nessuno
parli con me
e vago per vie buie.
Ogni notte cammino
fino a sfinirmi
oramai non so nemmeno
dove sono arrivato
e quantomeno quale sia
la mia meta.
Che sia
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Chi sei Potenza imprevedibile
che stravolge di incertezza la mia vita?
Mossa ad arrampicarmi
sulla quercia
e vedere la cima in libertà
idealizzavo un destino amico.
Ho ammirato dal ramo più alto
le stelle brillare silenziose
percependo bisbiglii
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Dov’è finito quel senso del dovere
che così tanto hai insegnato
sembra proprio che abbia preso un’altra strada
volontà arenatasi ha imboccato la via sbagliata
sarà soltanto questo momento voglio sperare
perché mai lasciare tutto non vedo lo
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Macera
la piaga dell’Amore
dentro alle lacrime scioglie il mio dolore,
innestato
nel Sangue delle
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Uno tuffo nel tempo passato,
rivivo immagini
di spiagge dorate,
gabbiani d’un bianco argentino
quali sembianze
d’angeli in volo sul mare.
Acque brillanti
sotto il chiarore dell’astro lucente,
bianchi evanescenti vapori
salubri e sottili
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Su questa nostra terra
madre di tutti gli uomini,
tutti cercatori
di una pace futura,
ma sempre pronti
a fare una guerra.
Stagioni madri
di popoli guerrieri
tormentate da conflitti
sempri più devastanti,
a loro non resta
che sognare un
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Pensavo che la vita fosse senza fine,
che il tempo non dovesse mai finire.
Le stagioni della vita cambiano,
scivolano come un fiume,
come un soffio di vento.
I giorni si rincorrono senza sosta,
le stelle si accendono e si spengono
portando via con
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Non so
se dimenticare tutto
o prendere qualche
piccolo fotogramma
di quello che è stato
e che mai sarà più
come le tue mani
che rubavano il cuore
alla fine della notte.
O le parole
che stridevano l’alba
in un tremore di vento
mai
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Fu complesso giungere fino a te;
ahimè, la tua voce cercai nel vento,
tra ombre e speranze lontane da me:
di non trovarti il cuor si fece lento.
Cresceva, palpitava, indi svaniva,
come nebbia sui mattutini laghi
e tra gli echi il tuo canto
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S’aggiran festose nuvole e colori
alba fiorita ed ammantata,
sibilante giorno veritiero,
alba boreale, intesa di emozioni,
natural effetto ed’ anima ciarliera.
Giorno ad ammantar pizzi e ricami,
dinamica avvenenza ad esplosione boreale,
saliente
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Fango e polvere
solo fango e polvere,
è ciò che mi rimane
solo fango e polvere...
nel fango ogni giorno
cammino, ormai da solo
a nulla trovo riparo
niente è rimasto
della mia pacifica vita...
polvere è quel che respiro
in questi
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69079 poesie pubblicate su questo argomento. In questa pagina dal n° 121 al n° 150.
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