Guardati dal sorriso
che nasconde denti affilati
ansiosi della tua carne

Diffida del sottile timbro seducente
di una voce melodiosa
che sussurra di mondi sconosciuti

Non lasciati portare lontano
fra le sabbie mobili
in una terra di sentimenti troppo intensi

Crudeli volti e troppe bugie
sulle tue spalle deboli
melma nera che ti trattiene al suolo

Non guardare la miseria
di briciole sul tavolo abbandonato
solo un velo di pane raffermo

Getta a terra gli abiti smessi
di parole mai dette
e di imprese mai vissute

Cammina di nuovo sulla lama affilata
che taglia brandelli di ragione
lasciando la pelle sporca di peccato

Ascolta la voce della tua anima
che ti parla del sapore leggero
di un giorno passato al vento

Di quanta vita c'è bisogno
per camminare sul sentiero
sotto un manto di sconosciuti sospiri?

E' il mio quel sangue...
in una nera e fredda notte d'inverno
che luccica all'ombra della luna