Solo invernale? Non è vero.
Cosa dite? Io l'ho praticato
in tutte le stagioni. Appisolata
nella vita quotidiana, mai al cento
per cento viva. Tutto automatico.

Della scorta non mi ero preoccupata.
Ha sofferto l'anima, non voleva
fare l'amicizia col buio. Poi il cuore,
voleva saziarsi. E cosa c'era per lui?
Solo un battito disperato, ogni tanto.

I sensi addormentati, anestesia completa.
L'anima per un secondo mi svegliava:
Non mi abbandonare, voglio stare con te.
Il cuore: fammi battere ancora, non voglio
fermarmi lentamente. Capisci?

Si, si, quante volte mi avete parlato cosi.
E poi? Ero sveglia, ma ho dovuto mettervi
una pietra sopra. Santa pace. Adesso che io
sono stanca, vi devo ascoltare? No, non
capisco proprio. Ci devo pensare.

Letargo. E improvvisamente la svolta
arrivava come un fulmine a ciel sereno.
Il risveglio era decisivo. I sensi in stato
di allerta. L'anima c'era, anche il cuore,
scuotendo l'addormentata di tanti anni.

Non voglio morire. Devo nutrire i miei
sensi. Ogni giorno, e lo farò con te.
Corro questo rischio perché l'anima
mi dice: Ti amo! E non parliamo del
mio cuore, perché ormai batte per te.

Che bello addormentarsi...