Il mare è mosso stamane.

Lunghe file d'onde ruggenti
s'ergono spavalde, s'accavallono,
avanzano spedite . Poi di scatto,
violente precipitano sull'umida banchigia,
schiaffeggiano con forza e travolgono
piedi solerti che passeggiano solitari.

Un attimo. S'acquetano, tornano indietro
tiepide carezze bagnano passi stanchi.
E via. A continuare l'eterno ciclo .

Cosi l'uomo mio a notte fonda torna,
barcolla, gli occhi rossi di rabbia
blatera ingiurie, mi strattona, mi colpisce,
mi afferra, con violenza mi prende, inerme.

Un attimo. S'acqueta e come cucciolo
abbandona il capo sulle nudità offese.

Nella stanza accanto i bimbi dormono
tranquilli e sognano, un altro sogno.

Cosi l'altalena della vita mia
s'alterna tra angoscie e speranze.
Attimi eterni.