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 | Giovane donna
che ti specchi
nello speccio
e non rifletti
il tuo riflesso.
Ti vedi?
Chi vedi?
Lo vedi?
Vedi un uomo,
e una donna:
di abbracci
e di baci
lui la sfama.
Spirali d'acqua
le lacrime,
confondono la vista,
guarda bene.
Ti vedi?
Chi vedi?
Vedi una donna
corrosa nell'anima,
per un amore
mai avuto
e già perso.
Ti vedi?
Annebbiato è il pensiero
da tristi pensieri
che ormai offuscano
la perfetta visione.
Chi sei ora? | 
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Opera pubblicata ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633, Capo IV, Sezione II, e sue modificazioni. Ne è vietata qualsiasi riproduzione, totale o parziale, nonché qualsiasi utilizzazione in qualunque forma, senza l'autorizzazione dell'Autore.
La riproduzione, anche parziale, senza l'autorizzazione dell'Autore è punita con le sanzioni previste dagli art. 171 e 171-ter della suddetta Legge.
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«Quando gli avvenimenti della vita ti segnano e il dolore prende il sopravvento, capita di specchiarsi e di non riconoscersi più nell'immagine dimessa riflessa in uno specchio... una figura distorta ti guarda e ghigna...» |
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