Spero intervenga l’ONU, unico seppure
dubbio garante che offre codice di globale rispetto
a fermare il colossale genocidio in atto,
delle parole: amore, cuore, anima
mare, sole, luna, lacrime, cielo
violentate, stuprate dalla ferocia poetica
che usa queste esche offuscanti a realtà drammatiche
e pubblicizza egoismi in agi ingrassati
miranti al deliziatorio d’esposizioni lievitanti
in esibizionismi vorticanti di vanità mercantiche
-Sgozzo perpetuante di metafore
d’elementi antichi del creato, ignari
d’identità viventi grevi a sopravvivere
-Cinismo e insensibilità mascherati
da credi vomitanti all’icona farsa imposta
pasturano plebaglia promossa confusa cialtronaglia
-Replicanti e falsari in casta attentano
con pseudo-dolori labili coscienze Arlecchine
-E’ facile trovare amplificati piagnistei
dei suddetti impostori per una foglia
in anticipo caduca d’autunno e totale indifferenza
al pasteggiar d’avvoltoio alla savana
su scheletrito bimbo
-Troppo misero investimento, foglio e penna
per vedere iene oltraggianti aggregarsi al volo,
al progetto di libertà fraterna va lasciato pegno la gioia
e riprendersela è firmare col dolore comprovato
...occhi secchi, solchi al viso l’identità di questo
recalcitrante al rimiro di specchio
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